Giovedì, 27 Gennaio 2011 VastoDomenica sera Vasto ricorderà il compianto sen. Giuseppe SpataroUna Santa Messa sarà celebrata nella Cattedrale di S. GiuseppeDomenica prossima, 30 gennaio, ricorre il trentaduesimo anniversario della morte del compianto sen. Giuseppe Spataro avvenuta in Roma il 30 gennaio del 1979. Il Comitato cittadino "Sen. Giiuseppe Spataro", presieduto da Giuseppe Forte, lo ricorderà, come per gli anni passati, con la celebrazione di un rito religioso all'interno della Cattedrale di San Giuseppe di Vasto. La cerimonia avrà inizio alle ore 18.00.
Il sen. Giuseppe Spataro era nato a Vasto il 12 giugno del 1897 dove frequwento le scuole elementari. Proseguì gli studi presso l'Abbazia di Montecassino e presso l’Università degli studi di Roma dove si era trasferita la sua famiglia. Si iscrisse alla FUCI e dopo qualche anno venne eletto presidente nazionale, carica che mantenne fino al 1922. Le capacità politiche e organizzative di Spataro non passarono inosservate ad un acuto osservatore come don Luigi Sturzo che propose al giovane universitario di entrare nel Partito Popolare come dirigente nazionale. Fu eletto vice segretario con don Sturo (1921-23), rieletto con De Gasperi fino allo scioglimento del Partito (1926). A Spataro l’onere di saldare personalmente gli onerosi debiti del Partito. Giunsero i difficili anni del Venennio. Spataro riprese il suo mestiere di avvocato e la sua casa romana divenne luogo di incontro per molti antifascisti, nonostante la vigilanza del regime. A partire dal 1941 tali incontri divennero più frequenti e sistematici per l’organizzazione di un programma attorno al quale organizzare un movimento politico dei cattolici democratici. Il testo a firma di De Gasperi si chiamò “idee ricostruttive della Democrazia Cristiana” e venne diffuso da Spataro, prima clandestinamente in ciclostile, poi, dopo il 25 luglio 1943, a stampa in diverse migliaia di copie per una diffusione capillare in tutta Italia. L’opera di Spataro fu molto utile anche i contatti con tutti gli altri partiti antifascisti. Il 28 luglio del 1943, proprio nella sua casa fu costituito il Coordinamento Nazionale delle Correnti Antifasciste, che successivamente, il 9 settembre, assunse il nome di Comitato Centrale di Liberazione Nazionale. Dopo la liberazione di Roma, nel primo governo Bonomi, nel 1944, Spataro diventa sottosegretario alla Presidenza, con l’incarico di provvedere alla stampa ed all’informazione (assorbendo tutte le funzioni del potente MinCulPop), incarico riconfermato nel 1945. Poi diventa sottosegretario agli Interni. Partecipa attivamente alla nuova Carta Costituzionale. Dal 1946 al 1950 è presidente della RAI (EIAR). Ha ricoperto la carica di Ministro delle Poste e Telecomunicazioni (1950-53), Vicesegretario DC con De Gasperi, Ministro della Marina Mercantile (1958-59), di nuovo Ministro delle Poste (1959-60), Ministro degli Interni (1960), Ministro dei Trasporti (1960-62), Vice presidente del Senato fino al 1976. Morto a Roma il 30 gennaio del 1979, le sue spoglie riposano nelle tomba di famiglia presso il Cimitero Comunale di Vasto. Peccato che del patrimonio morale e politico di Giuseppe Spataro oggi tentano di farne una strumentalizzazione personaggi che nulla hanno da dividere con questo grande statista che ha onorato la sua città, Vasto, la sua Regione, l’Abruzzo, e la sua Nazionale, l’Italia. Giuseppe Forte |