Giovedì, 29 Luglio 2010 AbruzzoIn Consiglio Regionale di scena lo schifo della SanitàL'assordante SILENZIO di Tagliente, Prospero e ArgiròUna seduta di Consiglio Regionale straordinaria per parlare di sanità. Sì, quella tanto bistrattata sanità regionale al centro, in questi giorni, di tante polemiche per via del Piano di Riordino che il Commissario Regionale, Gianni Chiodi, si appresta a varare. Tantissimi i cittadini d'Abruzzo giunti a L'Aquila per manifestare il proprio dissenso, per difendere il proprio ospedale, per rivndicare una sanità degna di questo nome. Centiniaa e centinaia di cittadini rimasti fuori dai cancelli dell'Emiciclo guardati a vista, come cani bastonati, da un cordone delle forze dell'ordine allestito dai responsabili dell'ordine e della sicurezza. In quell'aula sono entrati solo i sindaci con la fascia tricolore sul petto. Loro, i cittadini, quelli che si rivolgono alle strutture sanitarie della nostra Regione per farsi curare, non hanno avuto accesso. Ma per oltre 4 ore hanno protestato con dignità chiedendo a Chiodi di fermarsi. Loro, i signori della politica, ovvero i consiglieri regionali, che quando hanno bisogno di essere curati trovano aperte le porte della sanità privata e quelle privilegiate della sanità pubblica, all'interno del loro fortino hanno dato vita ad uno spettacolo davvero poco esaltante.
In aula tanti e polemici gli interventi da parte dei consiglieri regionali di minoranza. Ha iniziato Carlo Costantini, èpassando poi per Camillo D'Alessandro, Walter Caporale, Franco Caramanico, Maurizio Acerbo ed Antonio Menna. Per la maggioranza, a difendere le scellerate scelte della Baraldi, il capogruppo del PdL, Giuliante, e la Verì, presidente della Commissione Sanità. Silenzio, SILENZIO ASSORDANTE, da parte dei consiglieri regionali del Vastese e del Sangro. Per Peppino Tagliente, Antonio Prospero, Nicola Argirò, Giorgio De Fanis ed Antonio Nasuti evidentemente quel Piano Chiodi va a pennello. Momenti di tensione aula con il presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano impegnato nel richiamare tutti all'ordine "atrimenti faccio sgomberare l'aula!!!". E giù fischi e dissensi da parte degli oltre 60 sindaci presenti. Sindaci "incazzati" pronti nel contestare le tante corbellerie sciorinate dall'assessore Lanfranco Venturoni e dal presidente Gianni Chiodi. Quest'ultimo ha letto una relazioncina (ndr: scritta forse dalla Baraldi?) con la quale ha tentato di "addromentare" il popolo abruzzese. Due interventi che hanno ignorato completamente le richeiste fatte dai sindaci d'Abruzzo ai quali non è rimasto altro da fare che lanciare all'interno della sala le loro fasce tricolore in segno di clamorosa protesta. Un gesto di sfida per un Commissario, per una Giunta e per una maggioranza di centrodestra che ha mostrato ancora una volta il concetto che ha della democrazia partecipata. Alla faccia delle belle parole e dei toni da "sagrestia" usati da Chiodi. Una brutta pagina per la nostra Regione. Una brutta serata per i cittadini abruzzesi. Un messaggio chiaro e preciso che i cittadini dei territori così fortemente penalizzati dovranno recepire per ricordarlo a tempo debito. Giuseppe Forte |