Lunedì, 2 Maggio 2016 Vastese

Il Comune di Furci ha reso omaggio all'eroico Carabinieri Angelo Cianciosi

Sentita e partecipata cerimonia nel piccolo centro del Vastese

Con l'intitolazione di una strada e la deposizione di una targa sul muro esterno della Caserma dei carabinieri, il Comune di Furci ha oggi reso omaggio al carabiniere Angelo Cianciosi, trucidato per rappresaglia il 26 settembre 1943 assieme ad altri due colleghi della stazione di Pascellata del Comune di Valle Castellana (Teramo) e un alpino a Sella Ciarelli, una contrada di Rocca Santa Maria (Teramo).
Un intero paese ha celebrato il coraggio di chi si rifiutò di segnalare al comando tedesco l'ammassamento di truppe partigiane in località Ceppo di Bosco Martese, luogo simbolo dell'Abruzzo nel cammino che portò alla Liberazione, punto di svolta per il movimento anti nazifascista abruzzese. Lo ha ricordato il sindaco Angelo Marchione, al cospetto dei quattro figli dei carabiniere ucciso, affermando che "Cianciosi pur andando incontro alla morte non ha tradito il suo giuramento di fedeltà alla sua Patria e all'ideale di libertà. Ci ha insegnato che è la libertà a renderci vivi".

Alla cerimonia hanno partecipato il comandante dei Carabinieri della Legione Abruzzo, generale Michele Sirimarco, il comandante provinciale Luciano Calabrò e il presidente dell'Anci Abruzzo, Luciano Lapenna. Nel suo saluto Lapenna, ha affermato che per troppi anni le vittime di Sella Ciarelli sono state dimenticate, ma che con il loro sacrificio hanno aperto la strada al percorso democratico del nostro Paese. "Oggi onoriamo - ha detto - un grande figlio del Vastese, che per 73 anni abbiamo dimenticato, un grande figlio del nostro generoso Abruzzo dove si è costituita la Brigata Majella, con i suoi 136 morti e oltre mille feriti, che diede il suo prezioso contributo alla liberazione del Paese". Sirimarco durante il suo intervento di saluto ha detto: "Oggi stiamo difendendo la memoria di quanti sapevano bene che avrebbero rinunciato al loro futuro per salvare il nostro futuro. Prendo solenne impegno che i valori per i quali Angelo Cianciosi si è battuto continuino a essere espressione dell'attività per i nostri carabinieri nello svolgimento del loro servizio in favore dei cittadini".

Parole commosse quelle di Claudio Cianciosi nel parlare del sacrificio del nonno e l'impegno del Comitato onoranze martiri di Sella Ciarelli sorto nel 1999, presieduto da Oberdan Tiberi, che portò alla realizzazione del monumento a ricordo di quelle vittime sul luogo della tragedia.

Alla cerimonia hanno partecipato numerosi Comuni del Vastese (Vasto, Casalbordino, Gissi, San Buono, Montedorisio, Fossacesia, Cupello, Lentella, Liscia, Palmoli, Fresagrandinaria e San Salvo) e le associazioni combattentistiche e d'arma di tutto il territorio con il coordinamento dell'Associazione nazionale carabinieri di Vasto presieduta da Adriano Barattucci. Presenti il comandante della Compagnia carabinieri di Vasto, maggiore Giancarlo Vitiello, il comandante del nucleo operativo, capitano Domenico Fiorini, e il comandante della stazione di Furci, Maurizo Lioci.

Lo scoprimento della stele con il nome della nuova via è stata affidata ai bambini della scuola primaria del locale Istituto comprensivo, mentre la targa apposta sulla facciata della caserma alla pronipote dell'eroico carabiniere, Iole Cianciosi. La giornata era iniziata con il raduno in piazza Umberto I e il corteo, aperto dalla Banda di Furci diretta da Giuseppe Di Santo, con la deposizione di una corona al monumento ai caduti benedetta da don Francesco Corazzari, parroco di Torrebruna e assistente locale del gruppo alpini.

Durante la celebrazione della santa messa il parroco di Furci, don Graziano Fabiani, ha invitato a fare memoria di un gesto di chi ha voluto donare la propria vita per difendere altre vite. “Non c'è amore più grande - ha detto - di chi offre la propria vita per gli amici».

PINO CAVUOTI