Venerdì, 27 Agosto 2021 Vasto

Vasto ha ricordato Luciano Tosone, professionista, artista e ricercatore

Bella iniziativa della Società Vastese di Storia Patria

A cento anni dalla nascita dell'ing. Luciano Tosone, professionista, artista e ricercatore, ieri sera, a Vasto, la Società Vastese di Storia Patria, presieduta dalla prof.ssa Gabriella Izzi Benedetti, ha ricordato l'insigne concittadino organizzando un incontro di alto contento umano e sociale. Nella suggestiva sala della Pinacoteca Comunale arricchita, per l'occasione, dalla presenza di alcuni dipinti di Tosone e di alcuni plastici di edifici progettati nel corso della sua lunga attività professionale, si è sviluppato un ricordo fatto di testimonianze e di documentazione di alto valore storico e culturale.

Dopo i saluti del sindaco Francesco Menna e dell'assessore alla cultura Giuseppe Forte, la prof.ssa Izzi Benedetti, cugina di Tosone, ne ha ricordato i tratti salienti della biografia. "Era un perfezionista, nel lavoro non si concedeva la minima disattenzione". Sia nella sua componente artistica che in quella progettuale "Vasto è una presenza costante". La relatrice ha ricordato la ricerca maniacale che Tosone faceva dei materiali ed ha evidenziato le tappe salienti della sua vita: dal mancato trasferimento, nel periodo bellico, in un campo di concentramento nazista, alla disgrazia che negli anni sessanta colpì Tosone con la perdita della cara moglie Maria La Palombara a seguito di un incidente automobilistico. Un episodio che segnò molto gli anni a venire del grande progettista ed artista vastese.

Il nipote Luigi Scarano Tosone ha, invece, tracciato un percorso attraverso le opere progettate dal nonno.

"Ha interpretato - ha detto - diversi temi, dalle scuole alle residenze, con grande padronanza tecnica". L'archivio di Luciano Tosone è uno scrigno in cui si può leggere la storia dello sviluppo della Vasto del dopoguerra. Oggi ne restano le presenze tangibili, negli edifici che potrebbero essere collegati in una sorta di percorso tosoniano. Vi troviamo, tra gli altri, gli edifici dell'Istituto Figlie della Croce, le scuole medie Rossetti e Paolucci, l'istituto Commerciale Palizzi, i due grattacieli, la scuola elementare dell'Incoronata e quella di via Santa Lucia, la spettacolare costruzione realizzata su Lungomare Duca degli Abruzzi, le varie ville di privati cittadini, l'allestimento della cartolibreria Universal, le abitazioni di edilizia popolare in via Ciccarone e di Vasto marina, l'edificio a scacchi di corso Mazzini e così via.

"Nella sua progettazione - ha detto Luigi Scarano Tosone - c'è sempre un equilibrio tra oggetto e ambiente in cui si trova. Luciano Tosone ha segnato con il suo ingegno, la sua fantasia, la sua arte e la sua professionalità un lungo periodo della sua Vasto".

Un filmato realizzato percorrendo le strade di Vasto  ha completato l'illustrazione del giovane erede che, nella circostanza, ha proposto in visione anche progetti e schizzi realizzati dal caro nonno che ebbe sempre una particolare attenzione per la salvarguadia del verde e dell'ambiente. Emblematico il progetto, mai realizzato, della Biblioteca Comunale prevista dal Tosone all'intero della Villa Comunale ma progettata seguendo la logica della conservazione massima del verde circostante.

L'architetto Michele D'Annunzio e il giornalista Valeriano Moretti hanno condiviso poi ricordi di vita intrecciata con quella di Tosone. "Aveva una grande inventiva ed estrosità, ben salde nella sua professionalità, che non riuscivano ad essere contenute nelle regole urbanistiche", ha ricordato l'ex dirigente comunale. "Un uomo di grande cultura, con competenze nel mondo tecnologico e dell'arte", lo ricorda D'Annunzio che spiega come "in tutte le opere di Tosone troviamo applicazione dei fondamentali principi Vitruviani". 

Moretti ha detto: "Ho frequentato a lungo la sua casa per amicizia con i figli. A Pozzitello si creava una sorta di cenacolo in cui noi giovani aspettavamo sempre Luciano perché con lui si parlava davvero di tutto. Aveva il coraggio delle proprie idee, era un fanatico della bellezza in senso generale. Il suo era uno spirito giovanile che trascinava tutti noi". "Ci mancano la sua piacevole compagnia - ha concluso Moretti - la sua allegria e la sua passione per le cose belle". E in chiusura c'è la testimonianza di Tito Spinelli, che di Tosone è stato allievo, a dare un'altra chiave di lettura ad una vita, quella di Tosone, tanto preziosa e ricca di significato.

Nella serata ci sono state le letture di pensieri, lettere e recensioni di Tosone, affidati alle voci di Raffaella Zaccagna, Simona Cieri e Davide Giacon.

In chiusura di serata la testimonianza di Tito Spinelli, che di Tosone è stato allievo.

M.M.