Lunedì, 30 Gennaio 2012 Vasto

33 anni fa moriva in Roma il Sen. Giuseppe Spataro

Un illustre cittadino vastese tra i protagonisti dell'avvento della Repubblica

Ricorre oggi il trentatreesimo anniversario della morte del Sen. Giuseppe Spataro, figlio illustre di Vasto, morto in Roma il 30 gennaio del 1979.
Quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo lo ricordano per le sue non comuni doti politiche ed umane.
Spataro nacque a Vasto il 12 giugno 1897. Terminati gli studi superiori, si trasferì a Roma per studiare giurisprudenza. In quel periodo entrò nella Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI), di cui fu presidente dal 1920 al 1922. Impegnato in politica già da giovane, aderì al Partito Popolare Italiano di don Luigi Sturzo, di cui ne fu vicesegretario nazionale. Durante la dittatura fascista svolse una importante opera di preparazione alla riorganizzazione democratica del Paese, tenendo insieme le fila dell'ormai disciolto Partito Popolare e di alcuni ambienti antifascisti organizzando riunioni clandestine nella sua abitazione romana. Partecipò al Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) centrale insieme a Giovanni Gronchi e Alcide De Gasperi e contribuì in maniera rilevante alla fondazione della Democrazia Cristiana e alla riorganizzazione del quotidiano il Popolo. Dopo la guerra rivestì importanti incarichi di governo: fu sottosegretario alla presidenza del consiglio, ministro delle poste, della marina mercantile, dei lavori pubblici, dell'interno, dei trasporti. Dal 1946 al 1951 fu inoltre presidente della RAI.Spataro morì a Roma il 30 gennaio 1979.