Sabato, 9 Luglio 2011 Vasto"Beviamo l'acqua che sgorga dai nostri rubinetti perchè è la più buona"Appello dei vertici della SASI ai cittadini di 92 Comuni della Provincia di ChietiConferenza stampa, questa mattina a Palazzo di Città di Vasto su iniziativa dei vertici della SASI, la società che gestisce il servizio idrico in ben 92 Comuni della Provincia di Chieti.
Presenti i tre membri del Consiglio di Amministrazione: il presidente ing. Domenico Scutti con i consiglieri ing. Giuseppe Di Vito e dott. Vincenzo Palmerio. Ha fatto gli onori di casa il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna. Nel corso dell’incontro sono state illustrate le strategie di intervento della SASI e le caratteristiche dell’acqua erogata attraverso le condotte. Decalogo contro gli sprechi Per ridurre al minimo gli sprechi e salvaguardare una risorsa importante come l’acqua, soprattutto durante il periodo estivo è fondamentale ricordare e mettere in pratica qualche piccolo accorgimento, ed alcune buone abitudini come: - Chiudere il rubinetto quando ci insaponiamo o ci radiamo o ci facciamo lo shampoo; - Riparare il rubinetto che gocciola o il water che perde; - Installare cassette di scarico a doppio tasto; - Preferire la doccia al bagno; - Installare i frangi getto o regolatori di flusso nei rubinetti e nelle docce oppure acquistare rubinetti a risparmio idrico; - Lavare frutta e verdura lasciandole in ammollo e non sotto l’acqua corrente; - Usare l’acqua corrente solo per risciacquare i piatti. - Far funzionare le lavatrici e le lavastoviglie solo a pieno carico; - Lavare l’auto usando il secchio e non l’acqua corrente; - Usare con parsimonia l’acqua per innaffiare il giardino e le piante; iniziamo ad innaffiare verso sera e possibilmente con acqua piovana raccolta precedentemente; Confronto fra acqua potabile SASI e acque minerali Obiettivi Incentivare un uso consapevole dell’acqua di rubinetto, dimostrandone la migliore qualità rispetto all’acqua in bottiglia. Premessa Partendo dall’assunto che i valori relativi all’acqua SASI sono sempre ampiamente contenuti nei limiti di legge (Vedi tabella in allegato, dati fonte Arta ), si riporta il confronto tra i limiti previsti dalla legge, l’acqua SASI e le acque minerali. Come prima cosa sono stati valutati i valori di Ph e cloruri (sali importanti per l’organismo umano, se presenti in concentrazione eccessive possono modificare il sapore dell’acqua, i limiti di legge sono 250 mg/l nella nostra acqua varia da 2 a 9.6 mg/l). Sono state prese in considerazione le analisi effettuate per i due elementi su 9 etichette di acque minerali di larga commercializzazione dalla rivista ALTROCONSUMO , ed i valori dell’acqua SASI, che risultano essere assolutamente nella media a seconda dei punti di prelievo lungo la rete di distribuzione, come previsto dal piano di controllo e sorveglianza del ciclo idrico. PH È un valore magnetico e indica la concentrazione di ioni di idrogeno e la quantità di protoni e quindi esprime il grado di acidità o di alcalinità di una soluzione. I limiti di legge vanno da 6,5 a 9,5, ma il valore ideale è tra 6 e 7. Il nostro dato oscilla tra 7 a 8, quindi un’acqua basica con un valore simile alle acque minerali. DUREZZA È una caratteristica naturale dell’acqua, che deriva sostanzialmente dalla presenza di ioni di calcio e magnesio. Il valore consigliato va da 15 a 50 °F la nostra acqua varia da 12,5 a 26 °F, vi sono diversi modi di classificare la durezza delle acque, spesso non coincidenti. Come orientamento possiamo classificarle in: Acque leggere o dolci: durezza inferiore a 15 °F Acque mediamente dure:durezza compresa tra 15 e 30 °F Acque dure: durezza superiore a 30°F Le nostre acque più “leggere” sono nei comuni di Atessa, Castelfrentano, Frisa, Furci, Cupello Lanciano Monteodorisio Mozzagrogna, San buono, San Salvo, SanVito, Scerni, Treglio e Vasto. SODIO Indica la quantità di sale comune presente nell’acqua, il limite di legge arriva 200 mg/L,m. Anche in questo caso l’acqua SASI è uguale e in molti casi migliore delle acque in commercio, poiché il suo contenuto in genere è irrilevante, (va da 0,6 a massimo 9 mg/L). Possiamo dire quindi che bere un litro della nostra acqua di rubinetto, equivale a mangiare poco più di mezzo cracker! FLUORURI Il fluoro è presente nel corpo sotto forma di composti chiamati fluoruri. Ci sono due tipi di fluoruri: il fluoruro di sodio viene aggiunto all’acqua potabile ed è diverso dal fluoruro di calcio che è una sostanza naturale. Si trovano in natura come costituente di rocce ma possono derivare anche da attività industriali. Il limite di legge previsto è di 1,5 mg/l nelle nostre acque risulta irrilevante da <0,10 a 0,33. Quantitativi eccessivi di fluoruri nell’acqua o alimenti possono portare all’insorgere di una malattia a danno dei denti. NITRATI Sono considerati sostanze nocive che giungono nelle falde acquifere attraverso i terreni, a causa delle concimazione con sostanze chimiche e fertilizzanti. Anche in questo caso nella nostra acqua ne troviamo quantitativi irrilevanti, che ne confermano la purezza. I limiti di legge sono 50 mg/l, nei nostri impianti variano da <0,5 a 4. CLORURI Sono sali importanti per l’organismo umano che, se presenti in concentrazione eccessive, possono modificare il sapore dell’acqua. I limiti stabiliti dalla legge sono 250 mg/l. Nella nostra acqua, come nelle acque minerali prese in considerazione, la presenza di cloruri varia da 2 a 9.6 mg/l. L’acqua dal sapore più “piacevole” è quella di Casalbordino, Gamberale, Lama dei Peligni, Palombaro, Treglio. CON DUCIBILITA ’ I sali disciolti nell’acqua consentono il passaggio della corrente elettrica, più alto è il valore di conducibilità e più consistente sarà la quantità dei Sali minerali disciolti. Il limite fissato è di 2500 ,uS/cm. Anche in questo caso la nostra acqua si dimostra molto buona, cioè ricca di sali minerali. Conclusioni Ci auguriamo che questi dati confortanti, possano scoraggiare il consumo di acqua minerale che, anche nella nostra Regione risulta essere in aumento. L’Italia infatti, secondo le ultime stime si trova ai primi posti in Europa per consumo annuale pro capite di acqua in bottiglia, con 192 litri consumati (fonte Altroconsumo). Oltre al pesante impatto ambientale dovuto alle bottiglie di plastica, questo fenomeno comporta una spesa consistente. Se si considera che il consumo medio una famiglia di 3 persone è di quasi 1000 litri l’anno, ad un prezzo medio di 25 centesimi per litro, la spesa per una famiglia è di circa 250 euro all’anno. La spesa per la stessa quantità di acqua proveniente dagli acquedotti SASI sarebbe meno di 1 euro l’anno. Le nostre attività di controllo I controlli di qualità delle acque destinate al consumo umano hanno lo scopo di tutelare la salute, per questo il giudizio di qualità deve basarsi su dati analitici integrati da risultanze degli esami e la valutazione della serie storica dei referti. Il gestore e quindi la SASI spa, acquisito il parere igienico sanitario sull’apparato in questione da parte della ASL competente per territorio, pone estrema attenzione nel programmare come pure nell’effettuare, l’opera di manutenzione sia ordinaria che straordinaria per la conservazione, risanamento della struttura, delle attrezzature di captazione, adduzione, accumulo, distribuzione. L’impianto deve essere conforme a quanto previsto dalla normativa vigente di Settore, garantendo la sicurezza igienico sanitaria dalla captazione al punto di consegna (contatore). SASI spa effettua quotidianamente analisi atte ad accertare: - se le acque siano tali da consentire l’utilizzazione a scopo potabile senza alcun trattamento; - se siano tali da consentire l’utilizzazione a scopo potabile dopo trattamento; - richede alla ASL competente il rilascio del giudizio di qualità ed idoneità d’uso; - attua i controlli interni, cosi come previsti dall’art 7 del Dlg.vo 31/2001. SASI effettua regolarmente circa 1000 analisi annue, che nei prossimi mesi verranno ulteriormente incrementate per arrivare almeno a 1400 analisi, tra quelle di autocontrollo e quelle effettuati dall’Asl, tra sorgenti, serbatoi, rete di distribuzione, fogne, depuratori, fosse Himoff. SASI spende 150.000 euro per i controlli di qualità, e per svolgere al meglio questa funzione a breve verrà predisposto un laboratorio interno (come previsto dall’art.7 del D.lgs 31/2001), in cui verranno effettuate tutte le analisi di routine. SASI ha già fatto investimenti per nuove attrezzature e personale addetto al campionamento ed al controllo degli impianti di clorazione, di apparecchiature necessarie per effettuare alcuni analisi durante il campionamento, come la temperatura dell’acqua della sorgente, pH, Cloro residuo. SASI è dotata di piano di autocontrollo delle acque destinate al consumo umano, con 477 punti di prelievo sparsi su tutto il territorio dei 92. Anche qui prevediamo di aumentarli individuando punti critici da tenere sotto osservazione, per meglio garantire la qualità dell’acqua erogata. |