Lunedì, 27 Giugno 2011 VastoCesare Puccioni eletto oggi nuovo presidente nazionale di FederchimicaPrestigioso riconoscimento per l'imprenditore toscano la cui azienda opera a VastoCesare Puccioni è stato eletto oggi, in occasione dell’Assemblea generale, nuovo presidente di Federchimica, l'associazione nazionale delle imprese del settore. Puccioni, 66 anni, presidente dell'omonima impresa di Vasto (Ch) che produce fertilizzanti dal 1888, succede a Giorgio Squinzi, in carica da 12 anni. Cesare Puccioni è stato eletto per il triennio 2011-2014.
«Il 2011, proclamato dall’ONU Anno internazionale della chimica –ha dichiarato Puccioni– deve essere per noi un momento di riscatto: la Chimica che si presenta per quello che veramente è, Scienza e Industria per il futuro e per la qualità della vita. Per l’Italia la Chimica è un laboratorio di cosa si può fare di meglio e di più: nella Chimica sono più di 800 le imprese che fanno innovazione con attività di ricerca e siamo secondi solo alla Germania. La Chimica, dal canto suo, offre sempre nuove sfide di collaborazione tra Impresa, Istituzioni e Ricerca pubblica: oggi quella che più si impone è la Chimica Sostenibile, ad esempio quella da Fonti Rinnovabili, sulla quale il sistema industriale italiano si sta impegnando con progetti di rilevanza mondiale». Dopo aver chiuso il 2010 con una crescita significativa (+8% in volume) che ha portato il valore della produzione a 52,6 miliardi di euro, l’industria chimica in Italia sta affrontando un 2011 meno dinamico e caratterizzato da forti tensioni sui costi delle materie prime, con prezzi che quasi sempre hanno già superato i picchi del 2008. Lo sviluppo è sostenuto in Italia soprattutto dalla domanda estera, mentre – nella media dei settori – la domanda interna è stagnante ormai da molti mesi, dopo il recupero dovuto alla normalizzazione delle scorte. La performance dell’export appare positiva con un +18.4% in valore e +9.5% in volume rispetto al 2010. Un dato confortante in termini assoluti e soprattutto se confrontata con il risultato medio degli altri settori italiani, rispetto ai quali la Chimica si dimostra in grado di esportare tecnologia. Al Ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, intervenuto all’Assemblea, Puccioni ha chiesto: «che ci aiuti a perseguire lo snellimento amministrativo, un potentissimo strumento di politica industriale, forse l’unico effettivamente praticabile in un’epoca di scarsità di risorse pubbliche: perché è a costo zero per lo Stato, le Regioni e gli Enti locali, e perché produce effetti enormi sulla competitività delle imprese». Puccioni si è poi rivolto ad Antonio Tajani, Vice Presidente della Commissione Europea presente tra i relatori della giornata: «L’Unione europea ha deciso di perseguire lo Sviluppo Sostenibile nei suoi modelli di produzione e di consumo e la Strategia Europa 2020 mira a questo obiettivo. Chiediamo che si tenga debito conto del valore imprescindibile dell’industria manifatturiera in ogni nuova misura europea, e che con questo principio sia definita l’allocazione delle risorse finanziarie per la Ricerca e Innovazione nei prossimi anni». Puccioni, ha rivolto un sentito ringraziamento a Emma Marcegaglia, Presidente di Confindustria, lodando il suo «intelligente e grande impegno» alla guida del sistema confindustriale, e associandosi pienamente «all’allarme che ha lanciato recentemente circa la recrudescenza di uno spirito anti-industriale». «Rimettiamo la Chimica al centro di nuove strategie di politica industriale, perché, più di ogni altro settore - ha concluso Puccioni - è un formidabile snodo di rapporti tra le generazioni, dove la tradizione della Scienza s’incontra con l’innovazione dei giovani ricercatori. Per questi motivi ci deve essere un “ponte” tra il 2011, l’Anno della Chimica, e il 2015, l’anno dell’EXPO. Finora in Italia si è dato molto spazio ai temi della tradizione per promuovere i prodotti dell’agricoltura e dell’industria italiana. E’ tempo di parlare di food security (contro denutrizione e malnutrizione) e food safety (sicurezza del cibo per la salute umana), e in questi campi la Chimica ha tantissimo da dire per una vera cultura dell’alimentazione sostenibile». Nota biografica Cesare Puccioni, Cavaliere del Lavoro, è nato a Siena nel 1944, già dal 1962, appena diplomato, comincia a lavorare nell’industria di famiglia, che produce fertilizzanti dal 1888. Sposato con Cecilia Malhotra ha due figli Mario (attuale Amministratore Delegato della Società e membro del CdA) e Ginevra imprenditrice. Si dedica, inizialmente, ai sistemi produttivi degli impianti. Con lo stabilimento di Vasto, entrato in funzione nel 1961, svolge un ruolo di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’area industriale di Punta Penna e del porto. In tre anni diventa responsabile della produzione. Nel 1966 è nominato amministratore delegato. A ventisette anni, alla morte del padre, si trova alla guida dell’azienda. Potenzia e differenzia la gamma dei fertilizzanti. Nel 1981 assume la carica di presidente, mantenendo quella di amministratore delegato. Negli anni ’90 aumenta e diversifica la produzione, che arriva a coprire circa il 13% del fabbisogno nazionale per i fertilizzanti tradizionali e circa il 30% per alcuni settori specifici quali gli organo-minerali. Si adegua alle nuove sfide del mercato in termini produttivi e gestionali. Introduce concimi innovativi: i concimi a cessione controllata, gli idrosolubili ed i prodotti speciali. Dal 1995 al 1999 è stato presidente di Assofertilizzanti. Dal 1993 è rappresentante per l’Italia nel Consiglio dell’International Fertilizer Association (l’organizzazione mondiale dei produttori di fertilizzanti), nonché membro del Comitato Finanziario del 2002. Componente della Giunta di Federchimica dal 1973, è membro del Consiglio direttivo dal 1998 e del Comitato di Presidenza dal 1999. È stato tesoriere dal luglio 1999 al luglio 2001 e vice presidente per i rapporti interni dal luglio 2001 al luglio 2009. |