Sabato, 4 Aprile 2009 Sport

Domani giungerà a Vasto la Coppa del Mondo conquistata dalla nazionale di Lippi

Rimarrà esposta per l'intero pomeriggio nei saloni di Palazzo d'Avalos

Giungerà domani a Vasto la Coppa del Mondo di calcio conquistata dagli azzurri allenati da Marcello Lippi nella indimenticabile sfida con la Francia disputata nell’estate del 2006 a Berlino. L’ambitissimo trofeo giungerà nel pomeriggio in piazza Rossetti per essere trasferito, subito dopo, all’interno di Palazzo d’Avalos dove verrà esposto al pubblico che potrà accedere nell’area museale. Molti gli sportivi e soprattutto i giovani che affluiranno all’interno dello storico edificio vastese per ammirare da vicino quella coppa che fu alzata verso il cielo dal capitano degli azzurri, Fabio Cannavaro in quella indimenticabile notte.
Qui di seguito la storia della Coppa:
Dal 1930 al 1970, i vincitori del mondiale venivano premiati con la Coppa Rimet. Inizialmente, questo trofeo, era conosciuto come Coppa della Vittoria (Victory Cup) o semplicemente Vittoria, ma nel 1946 fu rinominata con il nome del presidente della FIFA Jules Rimet che ebbe l'idea di organizzare il primo campionato del mondo. Nel 1970, il Brasile vinse per la terza volta il torneo e, come stabilito dal regolamento, le fu permesso di entrare definitivamente in possesso del trofeo. Tuttavia, la coppa fu rubata nel 1983, e non è stata più ritrovata facendo credere che ormai sia andata persa, probabilmente fusa dai ladri[2]. E' da notare che questo non fu l'unico furto della coppa. Prima dell'inzio del 1966 in Inghilterra la Coppa, lì trasportata dal Brasile detentore in occasione del torneo, venne rubata e riapparve solo dopo alcuni giorni, trovata (a quanto si disse) da un cane lungo la strada.
Dopo il 1970 fu istituito un nuovo trofeo in sostituzione della Coppa Rimet, la Coppa del mondo FIFA. Gli esperti della federazione mondiale, visitarono sette nazioni, valutando 53 modelli differenti, alla fine fu scelto il lavoro del designer italiano Silvio Gazzaniga. La nuova coppa è alta 36 cm, fatta di oro 18 carati e pesante 6.175 grammi. La base contiene due fasce di malachite (una pietra semi-preziosa) e nella parte inferiore sono incisi i nomi e l'anno delle nazionali che si sono imposte nel campionato dal 1974. Gazzaniga descrisse la sua creazione così: "Le linee nascono dalla base, risalendo in spirali, fino a stringere il mondo. Le figure rappresentate sono due atleti che esultano nel momento della vittoria".