Thomas Christopher Luciani ucciso per un debito di 250 euro
Lunedì, 24 Giugno 2024 Abruzzo
I due giovani indatai per l'omicidio non hanno mostrato alcun pentimento
I presunti omicidi, i due ragazzi fermati per l’omicidio del Parco Baden Powell a Pescara, dove è stato assassinato il 16enne Thomas Christopher Luciani, sono liceali figli di buona famiglia, inseriti socialmente.
Da fonti vicine al Tribunale per i minorenni dell’Aquila, emerge che alla base del delitto ci sarebbe un probabile debito di “stupefacente di cui fanno uso ragazzi di quella età” che i due avrebbero dovuto alla vittima per cessioni precedenti: si parla di circa 250 euro.
Viene definito “fondamentalmente di persone apparentemente normali” il contesto sociale che contraddistingue sia la vittima che i due presunti omicidi, di un anno più piccoli, tutti e tre cittadini italiani. I due ragazzi sono in stato di fermo in un centro di prima accoglienza: entro quattro giorni ci sarà l’udienza di convalida.
Non avrebbero tradito emozioni durante il primo interrogatorio: al momento non ci sono state reazioni particolari, in sostanza c’è stata assenza di empatia emotiva o pentimento, questo al momento, nei prossimi giorni si vedrà se a determinare questo stato è lo choc e ci saranno cambiamenti emotivi.
Lo si apprende da fonti investigative.
Le indagini sono coordinate da ieri sera, dal capo della Procura per i minorenni dell’Aquila, David Mancini, e dal sostituto Angela D’Egidio, che ieri hanno fatto un sopralluogo nella zona dove è maturato l’omicidio.