L’imprenditore abruzzese Sbraccia arrestato per tentata estorsione

Mercoledì, 16 Aprile 2025 Abruzzo

L’ipotesi di reato nei suoi confronti è di tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso

In cella l’imprenditore Lorenzo Sbraccia, 57 anni, di Roma, ma con radici nel Chietino e, in più in generale, in Abruzzo, dove continua ad avere numerosi interessi economici e forti legami.

L’ipotesi di reato nei suoi confronti è di tentata estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso: aveva deciso di interrompere i pagamenti a una ditta che lavorava in appalto e poi si era rivolto agli “spioni” di Equalize per trovare un “mediatore” che spingesse la controparte ad accettare una cifra molto inferiore al dovuto. E la banda di via Pattari aveva contattato persone legate alla ‘ndrangheta in Lombardia.

Sbraccia è ora rinchiuso nel carcere di Civitavecchia per effetto dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice di Milano, che ha disposto gli arresti per 9 persone nell’ambito di un nuovo filone d’indagine sulle cyber-spie che vendevano i segreti di imprenditori, politici e vip ed erano capaci persino di hackerare un indirizzo di posta elettronica del presidente della Repubblica.

Sbraccia – tra i principali clienti di Equalize, la premiata ditta delle schedature abusive – è accusato di essersi rivolto nel 2023 al superpoliziotto Carmine Gallo, la mente della banda (morto per infarto ai domiciliari il 9 marzo scorso), e all’hacker Salvatore Calamucci per una “mediazione”. Non voleva pagare 22 milioni a un imprenditore milanese ma molto meno.

Sbraccia potrà contestare le accuse tutte da provare in occasione dell’interrogatorio di garanzia.

L’imprenditore – si legge sul Centro – ha un forte legame con la sua regione d’origine, l’Abruzzo: a Casalincontrada c’è una grande tenuta della sua famiglia; a Chieti, invece, è presidente del consiglio di amministrazione di  una  società completamente estranea alle attuali contestazioni con presso Brecciarola.