Grattacieli di 22 piani a San Salvo Marina

Domenica, 20 Aprile 2025 San Salvo

Cinque sodalizi del territorio si oppongono

Rivedere la destinazione d’uso della particella 18 da strutture ricettive e residenziali ad area complementare al vicino Biotopo Costiero;  tutelare l’area  come testimonianza sul territorio di quello che un tempo era la Marina di San Salvo; restaurare la vecchia masseria destinandola a Centro visite; rimuovere il terreno di riporto e quant’altro depositato; operare un intervento di restauro paesaggistico-ambientale; realizzare strutture per la fruizione guidata dell’area. Sono le richieste contenute nella istanza del Comitato civico ambientalista di San Salvo, una delle cinque osservazioni presentate contro la realizzazione di grattacieli di 22 piani, fronte mare, prevista nella variante semplificata al piano regolatore.

Oltre al Comitato civico ambientalista hanno deciso di opporsi Wwf, Italia Nostra-Gruppo Fratino del Vastese, Soa (Stazione ornitologica abruzzese) e circolo Avanti di San Salvo. Il termine per la presentazione  delle osservazioni è scaduto ieri. La questione tiene banco da settimane a San Salvo, dove il centrosinistra ha deciso di affidarsi ad altre iniziative per dire no ai grattacieli sul mare, optando per una petizione popolare. 

Le ragioni del no sono da ricondurre, in generale,  alle peculiarità ambientali e paesaggistiche di quell’area che conta la presenza di specie floristiche e vegetazionali   rarissime. 

“Dal punto di vista botanico e naturalistico in generale, in questo ultimo lembo di ambiente umido retrodunale, finora scampato alla distruzione circondato com’è da palazzi e strade, sono state rinvenute nel recente passato tre diverse specie floristiche rarissime: Baldellia ranunculoides, Oenanthe lachenalii e Claudium mariscus”, si legge nel documento presentato dal Comitato civico ambientalista, “il sito inoltre ospita, nelle varie stagioni, diverse specie di uccelli ed anfibi. Tale sistema è ormai molto raro in tutta la penisola, ed in particolare, proprio la formazione geomorfologica ospitata sul terreno in oggetto, ossia la depressione retro ed interdunale con la vegetazione a Cladium mariscus, è del tutto scomparsa, oltre che dal litorale sansalvese, dai litorali dei comuni vicini. Queste caratteristiche consentono di affermare che, senza dubbio, la ex particella 18, essendo potenzialmente in grado di ospitare habitat, ecostistemi e specie rare, è meritevole di tutela e valorizzazione”. 

Anna Bontempo (Il Centro)