Martedì, 10 Gennaio 2012 AbruzzoRoberto Straccia, il corpo a Bari per le correnti e i venti invernaliLa sorella: "Sono cerca che non si è tolto la vita"Se il corpo di Roberto Straccia fosse finito in acqua a Pescara a portarlo fino a Bari ci avrebbero pensato le correnti adriatiche, che nei mesi di dicembre e gennaio sono dirette verso sud, così come i venti. «In Adriatico», spiega lo skipper Marco Bovani del circolo nautico La scuffia, «c'è una corrente superficliale che viaggia parallela alla costa. Se qualcosa arriva a 15-20 miglia dalla costa poi viene trasportata da questa corrente, che viaggia circa a una velocità di mezzo nodo l'ora. Quando c'è vento da nord o nord ovest, cioè maestrale e tramontana, la velocità della corrente può arrivare a un nodo, un nodo e mezzo. Ma può anche esserci vento da sud che rallenta tutto. Con una media di mezzo nodo un qualcosa che va alla deriva può fare dodici miglia al giorno, quindi considerando che da Pescara a Bari di miglia ce ne sono 140 è possibile anche ipotizzare che il corpo si sia fermato o incagliato e poi il mare lo abbia mosso di nuovo».
Intanto la famiglia, domani a Bari per l'autopsia, continua non credere all'ipotesi del suicidio e chiede la verità. «Ormai mi pare abbastanza chiaro che il corpo ritrovato a Bari è quello di Roberto. Ma non è stato un suicidio. Mi metterei a strillarlo al mondo intero se servisse a qualcosa». È rassegnata all'idea che il fratello sia morto ma non a quella che si sia tolto la vita Lorena Straccia, la sorella dello studente scomparso il 14 dicembre da Pescara. Sabato scorso Lorena, il padre Mario e la madre Rita sono corsi a Bari dove sul lungomare era apparso un corpo vestito esattamente come il loro ragazzo. La famiglia di Roberto Straccia, studente di Lingue di 24 anni, ha riconosciuto gli abiti trovati addosso al cadavere, ma non il volto, deformato dopo la lunga permanenza in mare. A dare la certezza formale che il corpo trovato sugli scogli del lungomare Massaro è proprio quello di Roberto sarà solo l'esame del Dna, in programma per domani a Bari. Sempre domani il medico legale Giancarlo Divella, incaricato dal pm della Procura di Bari Baldo Pisani eseguirà l'autopsia sul corpo. A Divella la Procura ha chiesto di accertare se quello ritrovato a Bari è il cadavere di Roberto Straccia e quali sono state le cause che l'hanno portato alla morte. La famiglia, però, prima ancora di conoscere i risultati dell'esame autoptico, esclude l'ipotesi suicidio. «Io cosa sia successo a Roberto non lo so», dice Lorena, «so solo che lui non l'avrebbe mai fatto. Per fare una cosa del genere uno deve avere dei motivi e lui non ne aveva. Ne sono certa al mille per mille e se servisse mi metterei a strillarlo al mondo intero. Se qualcuno sa qualcosa si metta la mano sul cuore e parli». L'autopsia di domani dovrebbe chiarire, oltre alle cause, anche il tempo di permanenza in mare del cadavere. Il medico legale probabilmente non riuscirà a stabilire con precisione qual è il giorno in cui il corpo è finito in acqua, ma potrebbe riuscire a capire approssimativamente per quanto tempo ci è rimasto. |