Lunedì, 30 Giugno 2014 Abruzzo

L'avezzanese Giuseppe Di Pancrazio nuovo presidente del Consiglio Regionale

Ha ottenuto al primo scrutinio ben 25 voti

Giuseppe Di Pangrazio, 55 anni di Avezzano, eletto nelle liste del PD, è il nuovo Presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo. E' stato eletto al primo scrutinio con 25 voti favorevoli. Le schede bianche sono state 6.

Di seguito il testo integrale del discorso pronunciato dal Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, subito dopo la sua elezione:

"Nell'assumere la Presidenza di questa prestigiosa Assemblea, desidero rivolgere a Voi tutti, con emozione, un sincero ringraziamento per l'onore che mi avete conferito chiamandomi alla guida del Consiglio Regionale. Rivolgo un pensiero rispettoso, proprio in questo momento, a tutti i miei predecessori che hanno caratterizzato la lunga storia di questo Consiglio Regionale, a cominciare dal Collega Nazario Pagano, ed in modo particolare a due figure luminose di indiscusso prestigio: il prof. Emilio Mattucci, primo Presidente del Consiglio, e il prof. Giuseppe Bolino di cui quest'anno ricorre il 30esimo anniversario della sua prematura scomparsa. Il loro insegnamento e il loro esempio, spero possano essere anche per me guida e riferimento importante. Desidero rivolgere un saluto alla comunità abruzzese , che segue l'avvio della X Legislatura con particolare attenzione, nella convinzione che dal lavoro che riusciremo a compiere, insieme, in questa Aula, attraverso una diversa qualità della produzione legislativa, sapremo trovare risposte puntuali, capaci di riaccendere una speranza in quanti l'hanno smarrita o non sembrano incontrarla più. Mi riferisco ai tanti lavoratori impegnati quotidianamente nella difesa del proprio posto di lavoro, a quanti il lavoro lo hanno perso o non lo hanno ancora trovato, alle migliaia di giovani che aspettano l'opportunità di poter entrare nei circuiti produttivi, e mi riferisco anche a quanti soffrono un disagio, ai malati, a quei cittadini, purtroppo sempre più numerosi , che si muovono nella fascia delle 'nuove povertà'. Saremo interlocutori attenti di quanti vorranno contribuire a costruire il nuovo Abruzzo che tutti sogniamo, anche con l'apporto propositivo dei tantissimi abruzzesi nel mondo, verso i quali questo Consiglio Regionale, necessariamente, guarda con attenzione e profondo rispetto. Per questo, il contributo delle forze sociali, delle forze culturali, del mondo del lavoro, della produzione, dell'università saranno di estrema utilità e potranno contare su un Consiglio regionale pronto a dialogare. In tal senso voglio rassicurare tutti che questa Presidenza si sforzerà di garantire in ogni momento la ricerca di ogni forma di collaborazione utile e costruttiva, così come garantirà la tutela dei diritti e delle prerogative di tutti i consiglieri regionali e dei gruppi politici. La legislatura che ci siamo lasciati alle spalle ha avviato un lavoro che va continuato, intensificato e per tanti aspetti migliorato. In questa Aula abbiamo compiuto scelte importanti, con l'apporto collaborativo di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione, attraverso un confronto serrato, vivace, spesso duro, senza però rinunciare mai ad esaltare il valore della Istituzione Consiglio che rappresenta il luogo più alto della democrazia in questa Regione. Penso che siano necessari alcuni interventi per velocizzare i tempi delle procedure e dei percorsi legislativi; c'è la necessità di potenziare il processo di delegificazione e sburocratizzazione anche attraverso la redazione di testi unici utili ai cittadini su materie importanti quali la pianificazione territoriale, il commercio, l'artigianato, l'agricoltura ma anche il sociale, la cultura, la mobilità. C'è la necessità di riorganizzare il territorio regionale per renderlo più coeso e competitivo, più attento, per affrontare le sfide nazionali ed europee che impongono la valorizzazione territoriale e opportuni cambiamenti. Penso, ad esempio, alla istituzione di un team operativo, interdisciplinare che fornisca assistenza e informazioni per la partecipazione dei Comuni ai bandi comunitari. E' fondamentale sviluppare la partecipazione attiva dei cittadini attraverso lo strumento elettronico e-democracy, attuando un raccordo con il sistema universitario. E' utile la ricerca di relazioni istituzionali con paesi che possano costituire mercato per le nostre aziende e quindi per i cittadini-lavoratori. Insomma, l'intento è quello di continuare e migliorare la tradizione positiva e virtuosa che vanta questa Assemblea, per rendere leggibile e comprensibile il lavoro che l'Assemblea stessa, i Gruppi consiliari e i singoli Consiglieri svolgono in qualità di legislatori nell'interesse generale. Ma noi, in questa legislatura, vogliamo essere protagonisti, come Regione Abruzzo, anche all'interno della Conferenza delle Assemblee legislative regionali dove ben presto si giocheranno, con il Parlamento e con le Commissioni parlamentari, partite decisive. Stiamo vivendo una stagione straordinaria, di grandi riforme che renderanno il ruolo delle Regioni sempre più determinante e al centro della politica del Paese. Sta per concludersi una fase storica imperniata sul Bicameralismo perfetto e sta per aprirsi la stagione del Senato delle Regioni (o Camera delle Autonomie) che impone anche al nostro Consiglio regionale un cambio di marcia rispetto al passato e l'assunzione di responsabilità diverse, capaci di dare una lettura nuova, basata su un moderno regionalismo che si muove verso nuovi modelli di competitività, cooperazione e solidarietà tra le Regioni italiane ed europee. In materia di riforme istituzionali, in atto in questo momento storico, il Consiglio Regionale svolgerà pienamente il ruolo centrale conferitogli, chiedendo, in ogni occasione, la proficua collaborazione del Presidente e della Giunta. Tutto questo in un'Assemblea come la nostra, fortemente rinnovata, che può vantare esperienze di spessore ma anche energie giovani, composta da forze di governo e di opposizione che insieme, nella differenziazione dei ruoli, devono costruire risposte alle domande che la complessa società abruzzese ci pone. Capaci, quindi, di dialogare, ascoltare e rispettarsi pur nella diversità. Ciascuno dovrà assumersi la responsabilità del proprio operato nel Consiglio regionale e negli Uffici , mantenendo un rapporto collaborativo, costituendo una squadra unica che lavora nell'interesse generale della Regione. Su questa strada, credo di poter contare sul Vostro impegno leale e proficuo e sulla Vostra collaborazione, nella certezza che tutti insieme possiamo costruire la nuova Regione al servizio di un Abruzzo profondamente mutato e rinnovato".