Martedì, 3 Novembre 2015 Vasto

Da Londra a Vasto l’amore per Dante della famiglia Rossetti

Il 19 e il 20 novembre un convegno a Palazzo D’Avalos sul rapporto fra i poeti e pittori di origine abruzzese e l’autore della Commedia

di Giuliano Di Tanna

 

La Beata Beatrix è un dipinto di Dante Gabriel Rossetti completato nel 1872, un'allegoria sull'amore in cui l'artista ritrae la scena della morte di Beatrice Portinari così come descritta nella “Vita nuova” di Dante Alighieri. L'artista raffigura Beatrice con le sembianze della propria moglie, Elizabeth Siddal, morta suicida nel 1862.

I rapporti fra Dante Gabriel Rossetti (e la sua famiglia) e Dante non si fermano a questo dipinto del 1872, conservato al Tate di Londra. Su quei rapporti fra l’autore della Divina Commedia e il pittore e poeta inglese (1828-1882) di origini vastesi indagherà un convegno internazionale che si svolgerà, il 19 e il 20 novembre, a Vasto nel Palazzo D’Avalos.

Il convegno è intitolato “Dantis Amor: i Rossetti e Dante”, dedicato al rapporto tra i membri della famiglia Rossetti e Dante Alighieri, in occasione del 750esimo anniversario della nascita del poeta fiorentino. A organizzarlo è stato il Centro europeo di studi rossettiani in collaborazione con l’università d’Annunzio di Chieti-Pescara e Comune di Vasto . La direzione scientifica del convegno è di Gianni Oliva, docente della d’Annunzio, e Mirko Menna. Del comitato scientifico fanno parte le università di Gottingen, di Caen, la Yale Univesrity e l’ateneo Federico II di Napoli. In programma, nelle serate del convegno, due Lecturae Dantis tenute da Gianni Oliva e Pietro Gibellini dell’università Ca’ Foscari di Venezia.

«L’obiettivo del convegno», spiegano gli organizzatori, «sarà quello di ricostruire ed analizzare questo dialogo intimo e appassionato con il poeta, presenza viva e costante a casa Rossetti, perno dell’universo intellettuale di quelle menti geniali e stravaganti ma anche per questo, enigma inquietante».

La famiglia Rossetti, aggiungono gli organizzatori, «ha segnato la storia del dantismo mondiale, divulgando pittoricamente e letterariamente il verbo dantesco nel mondo, attraverso letture e interpretazioni personali, controverse, qualche volta fra loro contrastanti, ma sicuramente notevoli e importanti per la diffusione e per la conoscenza della nostra cultura in Inghilterra. Le poesie, le traduzioni gli scritti critici di Gabriele e della sua progenie rappresentano un elemento imprescindibile per chi voglia accostarsi alla poesia medievale».

Gabriele Rossetti, padre di Dante Gabriel, e nato a Vasto, spiegano ancora gli organizzatori del convegno, «è ricordato molto spesso nelle bibliografie, più che come poeta, quale interprete e primo commentatore di stampo esoterico-allegorico della Divina Commedia. I suoi scritti danteschi, (La Divina Commedia di Dante Alighieri con Comento analitico di Gabriele Rossetti in 6 volumi,1826-27; La Beatrice di Dante, 1842), che inizialmente destarono scalpore in Europa a causa della novità e della bizzarria delle sue idee, aprirono tuttavia un filone di studi che annovera tra le sue fila intellettuali e uomini di cultura del calibro di Giovanni Pascoli, René Guenon, Francesco Perez. Si ricordi anche il ciclo pittorico dedicato alla Vita Nuova di Dante da Dante Gabriel Rossetti, conservato nella Tate Gallery di Londra, che raccoglie opere famosissime quali la Beata Beatrix, Il sogno di Dante alla morte di Beatrice, Dantis Amor, ma anche le illustrazioni della Divina Commedia, come la notissima Paolo e Francesca da Rimini. Dante Gabriel, inoltre, fu anche poeta e commentatore dei primi poeti italiani». Ci sono poi l’apporto di Christina, la poetessa sorella di Dante Gabriel, agli studi danteschi in Inghilterra, e la traduzione dell’Inferno ad opera di William Michael Rossetti, fratello di Dante Gabriel, The Hell, in blank verse, del 1865.

«Tema centrale del convegno», concludono gli organizzatori, «sarà dunque

lo studio della proiezione delle suggestioni dantesche nell’immaginario letterario e pittorico dei Rossetti, fiorente filone di studi che si arricchirà di ulteriori indagini e di nuovi percorsi di ricerca che troveranno corrispondenze anche nella contemporaneità».