Mercoledì, 20 Settembre 2023 Abruzzo

Lettera aperta della sorella di Giuliana Tamburro vittima del sisma

Il Comune dell'Aquila vuole intestare lo scalo a Silvio Berlusconi

“L’aeroporto dell’Aquila resti intitolato a mia sorella Giuliana Tamburro, merita di portare il nome di una donna abruzzese.”

Lo chiede in una lettera aperta al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, Fabiola Tamburro (ndr: apprezzato medico che lavora da anni nell'Ospedale San Pio di Vasto), in merito alll’odg approvato dal Consiglio comunale dell’Aquila di intitolare un luogo della città a Silvio Berlusconi. Tra le proposte trapelate vi è quella di intitolargli l’aeroporto dei Parchi di Preturo, magari affiancando il nome a quello di Giuliana Tamburro, sorella di  Fabiola Tamburro, ingegnere elettronico aquilana, morta la notte del terremoto, abbracciata al suo bambino che si chiamava Stefano Antonini di nove anni. Domenica sera, dopo la prima scossa, Giuliana aveva parlato al telefono con il suo ex marito, cardiologo all’ospedale San Salvatore dell’Aquila perché aveva deciso di lasciare l’appartamento di via Fortebraccio e di andare a dormire con il figlio dai genitori di lei in via Gabriele D’Annunzio. Si sentiva più  tranquilla. Non poteva sapere che casa sua sarebbe rimasta in piedi mentre quella dei genitori sarebbe crollata su se stessa. Assieme a loro è morto anche il padre di Giuliana e nonno di Stefano, Marino Tamburro.

LA LETTERA

La proposta, in linea di principio, non vede contrari noi famigliari, anche se non potremmo non esprimere il nostro rammarico se la cosa andasse in porto,  perché sicuramente il nome di Silvio Berlusconi finirebbe per oscurare quello di Giuliana.

Ma, al di là della naturale nostra “debolezza umana”, vorremmo fare un ragionamento circa l’opportunità di intitolare ad un uomo di levatura internazionale un piccolo aeroporto. Già.

Forse chi ha avanzato la proposta ignora che il 21 giugno scorso la Regione Lombardia ha approvato un Odg, presentato dal consigliere Manfredi Palmeri, che ha avviato l’iter per intitolare al padre di Forza Italia l’aeroporto di Milano-Malpensa, aeroporto non solo di interesse nazionale, ma strategico ed hub internazionale.

Dato che non ci risulta che ci siano in Italia due aeroporti intitolati alla stessa persona, se la proposta di dedicare un luogo aquilano a Berlusconi ricadesse sull’aeroporto “Giuliana Tamburro” forse potrebbe precludergli l’intitolazione di un aeroporto di tutt’altro livello e prestigio.

Così se il Consiglio comunale Dell’Aquila ha ritenuto di dover intitolare un luogo cittadino significativo a Silvio Berlusconi potremmo suggerire di intitolargli, al momento dell’inaugurazione, il palazzo Margherita d’Austria, sede del Comune che, completamente ristrutturato dopo i gravi danneggiamenti derivati dal sisma del 2009, diventerebbe il simbolo del riconoscimento del popolo aquilano a colui che, da Presidente del Consiglio, coordinò la difficile ricostruzione riuscendo a salvare dal gelido inverno migliaia di cittadini consegnando loro, in tempi record, altrettante abitazioni.

Prima però di passare a ricordare le motivazioni che spinsero l’Enac, su richiesta del Comune Dell’Aquila, a intitolare l’aeroporto di Preturo a mia sorella, ci permetta, Signor Sindaco, di evidenziare che tale intitolazione era derivata anche dal fatto che Giuliana, come evidenziò subito Miriam Mafai in un articolo su “Repubblica” all’indomani del tragico terremoto (“La mia amica Giuliana, morta con il suo bambino”) , era “Il simbolo di una nuova generazione di donne abruzzesi, la cui intelligenza sarebbe stata messa non solo al servizio della propria carriera e della propria famiglia ma al servizio del nostro Paese”.

In altre parole la scrittrice evidenziava come, nel giro di una sola generazione, le donne abruzzesi avevano dimostrato di essere capaci di passare da una condizione di diffuso analfabetismo a rappresentare l’Italia in consessi internazionali.

Forse, Signor Sindaco, anche per questo l’aeroporto del capoluogo regionale d’Abruzzo merita di portare il nome di una donna abruzzese. La Ringrazio per l’attenzione.

Fabiola Tamburro