Mercoledì, 31 Luglio 2024 Abruzzo

La FIALS denucia: "Al Pronto Soccorso di Pescara attese infine e carenza di personale"

La situazione sanitaria è precaria in tutta la nostra Regione

“Il Pronto soccorso di Pescara non riesce a smaltire i pazienti, ha grosse problematiche, le attese sono enormi. Questo avviene da anni e sono cose veramente incredibili visto che, attualmente, sono in carico al Pronto soccorso 72 circa infermieri, circa 40 oss, circa 30 medici più la logistica. Sono numeri da brivido”.

A denunciare la situazione, in una nota, il segretario regionale Fials, Gabriele Pasqualone, che osserva: “Che questa azienda non riesca a far funzionare il Pronto soccorso di Pescara è una cosa assurda in tutti i sensi e soprattutto con questi numeri di addetti, è una cosa gravissima”.

“Ma se andiamo indietro nel tempo – aggiunge -, da anni come Fials, affermiamo che non si risolve ristrutturando solo le mura dei Pronto soccorso, perché non sono le mura non curano i pazienti! Lo affermammo anche come Fials in un consiglio comunale straordinario presso il comune di Pescara segnalando che il problema del Pronto soccorso era principalmente un problema organizzativo. Tutti sanno – fuorché a chi compete l’organizzazione dell’assistenza – che solo Pescara e Montesilvano nel periodo estivo arrivano a superare i 200.000 residenti. Se aggiungiamo che poi a Pescara vengono al Pronto soccorso anche cittadini da paesi limitrofi, addirittura in provincia di Teramo, è facile capire come a tutto questo non può rispondere un solo Pronto soccorso”.

“Da tempo – continua Pasqualone –  sosteniamo inascoltati, che il problema maggiore è che nelle periferie, a livello territoriale di Penne e Popoli, non funzionano come dovrebbero funzionare i Pronto soccorso. Perché se un paziente viene soccorso a Caramanico o a Civitella Casanova non è corretto che il paziente arrivi all’ospedale di Pescara. Perché questo avviene?  Perché Popoli e Penne non funzionano come dovrebbe funzionare. Perché, ad esempio, a Penne non c’è il radiologo la notte, non ci sono i neurologi, non c’è l’urologo e quindi nel momento in cui c’è una criticità, anche una piccola criticità, il paziente viene portato a Pescara e allora anche lui va a congestionare il Pronto soccorso di Pescara… Fino a quando innanzitutto non si potenzieranno con le opportune figure i Pronto soccorso ‘periferici’, i pazienti continueranno ad essere portati a Pescara”.

“È urgente mettere un punto di primo soccorso a Montesilvano e in altre zone strategiche territorialmente, per ‘fermare’ il flusso per Pescara almeno delle piccole problematiche che potrebbero essere risolte L’altro problema poi è oggi con 36 euro un semplice cittadino va al Pronto soccorso se ha un problema e con 36 euro gli vengono fatti tutti gli esami possibili. Ormai i cittadini lo hanno capito e sanno quale è il problema: andare in pronto soccorso vuol dire evitare di andare dal medico curante, poi andare a prenotare l’esame, poi attendere anche mesi e mesi – se non anni – per farlo e quindi si rivolge al Pronto soccorso e lì ha tutte le risposte. Certo a volte attende anche una giornata in sala d’attesa, ma poi ha tutto. Questa è l’assurdità. La Fials lo sta dicendo da molto tempo: abbassare le liste di attesa; far funzionare gli ospedali periferici e i Pronto soccorso periferici. Non ci vuole molto a comprendere che qualora si attivassero le figure e le diagnostiche mancanti non ci sarebbero ‘viaggi’ sino a Pescara. Viaggi con costi di ambulanza, benzina, personale che guida e personale che assiste”.

“Come Fials lo stiamo dicendo oramai da anni! Basta ad esempio leggere cosa dichiaravamo esattamente dodici mesi fa (leggilo su https://www.fialspescara.it/penne-situazione-drammatica-nellospedale/). Non si capisce se sia incapacità a programmare e fare o ci sia altro che guida questa situazione. Si continua a sperperare denaro a danno dei cittadini che hanno bisogno di assistenza sanitaria. È una cosa gravissima. E non parliamo di come l’Asl gestisce il personale. La gestione del personale del comparto è una cosa assurda, fuori da ogni regola”, conclude.