Venerdì, 6 Settembre 2024 San SalvoOggi a San Salvo la posa della prima pietra dell'Ospedale e Casa ComunitàUna realizzazione finanziata con fondi del PNRR per complessivi 3 milioni 600mila euroIl presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, e l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, sono intervenuti, questa mattina, a San Salvo, affiancati dal direttore generale della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, Thomas Schael, per la posa della prima pietra della Casa e dell’Ospedale di Comunità che vedranno la luce entro l’estate del 2026. Una realizzazione finanziata con fondi del PNRR per complessivi 3 milioni 600mila euro. “Parte finalmente in concreto, attraverso l’apertura di cantieri operativi, – ha commentato Marsilio – il piano del PNRR dedicato alla costruzione di questa rete di Case e di Ospedali di Comunità che serve a decongestionare gli ospedali, ad avvicinare la sanità ai cittadini, a rendere il territorio protagonista dell’offerta sanitaria. Questo progetto – ha proseguito il Presidente- insieme a quello delle farmacie dei servizi, che sta partendo proprio in questi giorni con la massima soddisfazione sia da parte dei farmacisti che degli utenti, contribuisce ad evitare che si finisca tutti nell’imbuto dei pronto soccorso o comunque delle corsie e dei servizi ospedalieri. Uno stato di cose – ha aggiunto- che renderebbe difficile erogare sanità di qualità mentre resta fondamentale che gli ospedali si specializzino in quello per cui sono nati”. La struttura prevista a San Salvo, molto attesa dal territorio, è l’unica opera della rete delle Case e degli Ospedali di Comunità di nuova costruzione. Alla posa della prima pietra sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, il consigliere regionale Francesco Prospero, ed il sindaco di San Salvo, Emanuela De Nicolis. Marsilio, inoltre, ha spiegato che “poi gli ospedali di comunità, le case di comunità a San Salvo, a Casalbordino, a Gissi e nel resto del territorio sono funzionali proprio a rendere più efficiente l’ospedale di riferimento del territorio che ha sede a Vasto ma è al servizio dell’intero comprensorio. In sostanza, – ha concluso – si tratta di strutture che andranno a spalmare sul territorio le richieste di prestazioni che possono essere gestite senza bisogno di ospedalizzazione”. |