Lunedì, 16 Settembre 2024 Abruzzo

D'Amario litiga con Marsilio e la Verì e lascia la direzione del Dipartimento Salute

Il divorzio, improvviso e inatteso, è maturato nelle ultime settimane per divergenze di vedutee per molti dissidi

Finisce l’importante era del manager pubblico della sanità, il 66enne pescarese Claudio D’Amario, da quattro anni direttore del Dipartimento Salute, e con un contratto fino al marzo del 2026: secondo quanto si è appreso, il divorzio, improvviso e inatteso, è maturato nelle ultime settimane per divergenze di vedute, per molti dissidi veri e propri che hanno portato a frizioni a tratti tese, con il presidente della Regione, Marco Marsilio, di FdI, e l’assessore al ramo Nicoletta Verì, ex Lega passata poco prima delle elezioni del 10 marzo e non eletta nella Lista del presidente, sulla prospettiva futura di un settore che in questi primi sei mesi di legislatura è stata la vera grande emergenza.

Con la litigiosa riconfermata maggioranza di centrodestra che è alle prese con un pesante disavanzo, dopo quello del 2023 anche nel 2024 corre il rischio commissariamento ed aumento delle tasse, e con una qualità dei servizi e delle prestazioni spesso al centro di forti critiche, ha deciso di rinunciare all’esperto e titolato professionista nonostante la grave incertezza sulla strategia per uscire dalle sabbie mobili del deficit e dell’assistenza alla gente.

Il direttore, personaggio di respiro nazionale, tra l’altro ex direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute nel drammatico momento della pandemia, pur avendo un’ intesa in scadenza nel marzo del 2026 e l’autorizzazione a restare nella Pubblica Amministrazione fino all’età di 70 anni, lascerà il delicato e complesso incarico il prossimo 23 settembre.

Infatti, D’Amario, in comando dalla Asl di Teramo, è andato in pensione dimettendosi dal ruolo di primario medico di Patologia Clinica dell’azienda sanitaria teramana e chiudendo la carriera pubblica dopo 44 anni con il massimo dell’anzianità contributiva e di servizio.

Tutto ciò mentre Marsilio e Verì, secondo quanto si è appreso a sua insaputa, con un provvedimento della Giunta regionale, hanno dato il la alla pubblicazione di un bando per la scelta del nuovo direttore, in scadenza il prossimo 23 settembre, con il requisito che a partecipare possano essere solo dirigenti di ruolo della Giunta abruzzese, quindi non D’Amario. Perciò, al di là delle argomentazioni di facciata, si tratta di un benservito.

“Avevo espresso da tempo all’assessore il desiderio di tornare ad occuparmi, dopo 5 anni, di aspetti professionali più strettamente connessi a tematiche assistenziali, consulenziali, sulla valutazione di performance aziendali e di ricerca clinica applicata”, ha spiegato ad Abruzzoweb l’ormai ex direttore il quale ha sottolineato con i vertici politici il clima sereno ed i rapporti cordiali chiudendo ogni spiraglio di polemica.

D’Amario era tornato in Abruzzo lasciando il posto di prestigio di direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, il primo maggio del 2020, in piena pandemia, dopo essere stato nominato dal presidente Marsilio nel dicembre del 2019 essendo stato scelto tra quanti hanno partecipato all’apposito bando: in Abruzzo è arrivato con quattro mesi di ritardo perché trattenuto a Roma fino al 30 aprile 2020 nei momenti drammatici dell’inizio della pandemia causata dal covid, in seguito al decreto dell’allora  presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. 

Si apre la difficile fase della successione per Marsilio e Verì, confermata nel ruolo di assessore come esterno nonostante non sia stata eletta alle elezioni del 10 marzo scorso quando il centrodestra ha conquistato un secondo, storico, mandato.

L’unica cosa trapelata è che il manager pubblico, già consulente di aziende sanitarie pubbliche nazionali, lavorerà tra le altre cose nella sanità privata extra regionale, non potendo per i prossimi tre anni operare in Abruzzo.

D’Amario, in passato manager della Asl di Pescara, è stato commissario di Governo per il piano di rientro della Sanità della Regione Campania e commissario straordinario dell’Ospedale Israelitico di Roma, oltre ad aver ricoperto numerosi incarichi in comitati nazionali tecnici e scientifici, come AIFA ed altri. (b.s.)

Fonte AbruzzoWeb