Lunedì, 23 Settembre 2024 Abruzzo

Operatori sanitari: "Inaccettabili altri tagli a personale e servizi, e accorpamenti

“Ulteriori tagli ai servizi sanitari, già fortemente penalizzati per il mancato abbattimento delle liste di attesa e per il sovraffollamento nei Pronto Soccorso ospedalieri, non sarebbero accettati dai cittadini che hanno il diritto di curarsi senza ulteriori aggravi a loro carico. Noi riteniamo che i piani di razionalizzazione non possano e non debbano prevedere tagli di personale, blocco di processi di stabilizzazione, accorpamenti di reparti ospedalieri o riduzione di lavoratori delle aziende in appalto di servizi e complementari”.

L’Intersindacale Sanitaria Abruzzese chiede l’audizione audizione in commissione sanità degli operatori sanitari dipendenti e convenzionati per valutazione Piani razionalizzazione della spesa delle Asl abruzzesi. A seguire la nota inviata al presidente della commissione sanità, Paolo Gatti, di Fdi.

LA NOTA

Egregio Presidente,

ci rivolgiamo anche a Lei, dopo aver inviato richiesta di audizione il 16 settembre   al Presidente della Quinta Commissione dottor Paolo Gatti, per essere auditi dopo aver letto sui quotidiani locali la convocazione congiunta di CGIL, CISL, UIL e UGL per il 23 settembre  al fine di poter dare una nostra valutazione ai Piani razionalizzazione sanitaria presentati dalle AA.SS.LL. abruzzesi.

Provvedimenti predisposti dopo la promulgazione della legge regionale n° 9 del 23 maggio, resasi necessaria per la copertura del disavanzo del Servizio Sanitario Abruzzese del quarto trimestre 2023, da approvare entro 30 giorni dalla entrata in vigore della legge suddetta.

La Giunta Regionale ha dato mandato ai Direttori Generali della Asl abruzzesi di predisporre piani di razionalizzazione a livello aziendale senza dare indicazioni specifiche al riguardo che potrebbero rischiare, per la variegata organizzazione interna delle stesse, di partorire documenti che metterebbero a rischio la sostenibilità e la già diversificata offerta regionale dei servizi sanitari.

Ed infatti, mentre la ASL di Pescara con il comunicato stampa del 6 luglio dichiara che non dovrebbe al momento adottare provvedimenti per la farmaceutica convenzionata sul territorio essendo la stessa al 6,7% con un tetto nazionale fissato a livello nazionale al 7% per l’anno 2023, la Asl di Lanciano-Vasto-Chieti ha adottato, con la spesa aziendale per la farmaceutica convenzionata al 7,02%, provvedimenti che “obbligherebbero” i medici prescrittori a prescrivere una sola confezione di farmaco per pazienti con patologia cronica utilizzando confezioni di farmaci aventi 30 compresse piuttosto che 28 compresse per scatola pensando così di recuperare i 49 milioni di euro di disavanzo accumulato.

Razionalizzazione della spesa sanitaria che nella ASL di Avezzano-Sulmona-L’Aquila e nella ASL di Teramo, da quanto ci è dato sapere, non avrebbe attenzionato la spesa farmaceutica convenzionata territoriale evitando di “penalizzare” ingiustamente i cittadini.

Razionalizzazione della spesa farmaceutica ospedaliera e territoriale sicuramente indispensabile per rimanere entro i tetti stabiliti dalle normative nazionali “invitando” tutti medici prescrittori, dipendenti e convenzionati, ad usare farmaci con criteri di appropriatezza già noti e richiamati anche dalla delibera di Giunta Regionale n° 401 dell’8 luglio u.s. dopo che l’Assessorato alla Sanità però, ci si augura, applicherà integralmente anche i provvedimenti sull’appropriatezza prescrittiva farmaceutica adottati nel periodo del Commissariamento della Sanità abruzzese fino al 2016.

Provvedimenti che noi condividemmo. E’ superfluo ricordare che ulteriori tagli ai servizi sanitari, già fortemente penalizzati per il mancato abbattimento delle liste di attesa e per il sovraffollamento nei Pronto Soccorso ospedalieri, non sarebbero accettati dai cittadini che hanno il diritto di curarsi senza ulteriori aggravi a loro carico.

Noi riteniamo che i piani di razionalizzazione non possano e non debbano prevedere tagli di personale, blocco di processi di stabilizzazione, accorpamenti di reparti ospedalieri o riduzione di lavoratori delle aziende in appalto di servizi e complementari, in quanto andrebbero ulteriormente ad aggravare una condizione lavorativa di per sé già molto complessa e complicata, a partire dagli elevati carichi di lavoro, che rischiano di impattare su una corretta e puntuale assistenza.

Noi riteniamo che i piani di razionalizzazione debbano prevedere in primis il contenimento di altri capitoli di bilancio delle AA.SS.LL. quali, tanto per citarne alcuni, le spese per l’eccessivo parco auto aziendali, le spese per i numerosi contenziosi legali che hanno visto spesso soccombenti alcune delle stesse e le altre spese inserite nei Beni e servizi di cui non si quantificano bene i costi.

Le chiediamo per le motivazioni su esposte di essere auditi dalla Commissione da Lei presieduta. Certi dell’accoglimento della nostra richiesta, inviamo distinti saluti.