Domenica, 6 Ottobre 2024 Abruzzo

Costa dei Trabocchi: Taglieri, "Flop della via Verde"

"Di Campli si lamenti con il 'suo' centrodestra"

“Allo stato attuale la Via Verde è un’incompiuta nell’ambito di una inattuata strategia di rilancio turistico della Costa dei Trabocchi, e i dati della stagione appena conclusa, oltre a confermarlo, scattano una impietosa fotografia della mancanza di investimenti, di visione e programmazione, a cui si aggiungono i costi eccessivi, esplosi a causa di una comunicazione sbagliata, e le reti colabrodo che hanno lasciato strutture e turisti senz’acqua in piena estate. In questo contesto stupisce che un imprenditore come Donato Di Campli, esponente dello stesso centrodestra che governa la Regione, dipinga un quadro ancora più desolante”.

A dirlo, ad AbruzzoWeb, è Francesco Taglieri, capogruppo del M5S al Consiglio regionale d’Abruzzo, intervenendo a seguito dell’intervista rilasciata a questo giornale dall’imprenditore Donato Di Campli, proprietario del Supporter, con diverse strutture ricettive a Fossacesia (Chieti), nonché candidato con la Lega alle regionali dello scorso 10 marzo.

Tracciando un primo bilancio, Di Campli ha parlato di una stagione turistica negativa che ha visto allontanarsi tanti turisti, registrando perdite consistenti, intorno al 50% in meno rispetto allo scorso anno (Qui il link)

“Mi hanno molto colpito le parole dello stesso Di Campli, già candidato con il centrodestra, nonché esponente della Lega, che non avendo ufficialità dei dati, da imprenditore del territorio, ha fatto osservazioni con previsioni ancora più nefaste rispetto a quelle preventivate”, sottolinea Taglieri.

E, in riferimento alle dichiarazioni del sottosegretario con delega al Turismo, Daniele D’Amario, che nel corso della conferenza stampa sulla presentazione dello stand Abruzzo al TTG di Rimini, ha parlato di un incremento tendenziale delle presenze del +3%: “Qual è il periodo di riferimento? – chiede Taglieri – Lo scorso anno? Pre o post-pandemia? Ricordo a D’Amario che la maggioranza ha investito circa 10 milioni di euro per il Giro d’Italia, credendo nel rilancio in mondovisione, e invece oggi raccogliamo risultati decisamente insoddisfacenti. Non descriverei uno scenario catastrofico come fa Di Campli, ma neanche così roseo come D’Amario”.

“Oggi ci troviamo a pagare il conto della mancata programmazione per la Via Verde, una vetrina vuota, senza servizi – rimarca Taglieri –  Chi viene sulla costa non trova nulla, a parte la possibilità di fare una passeggiata con varie interruzioni, sia dal lato di Ortona verso Francavilla che da quello di Torino di Sangro in direzione di una delle spiagge più belle d’Italia, Punta Aderci. Una  Famiglia di 4 persone che arriva a Torino di Sangro e si ritrova costretta a passare sulla statale 16, difficilmente farà una bella pubblicità al ritorno a casa. Immagino il dramma di chi si trova a pedalare su una statale perché è franato un tratto della pista”.

“Se aggiungiamo che la Via Verde fa parte del progetto ‘Bike to coast’, che prevedeva la possibilità di aggiungere varie tappe lungo l’Adriatico, come il tratto dal Teramano verso le Marche, ci rendiamo conto di quanto poco concretamente sia stato fatto in questi anni. Per non parlare dell’inesistente collegamento, pure a lungo annunciato, dalla costa verso le aree interne. Tra dissesto idrogeologico, bagni, parcheggi, incapacità di essere attrattiviti, mezzi e strutture ricettive praticamente inesistenti, è chiaro che il progetto non può essere considerato un successo”.

“La prima cosa da fare – osserva Taglieri – sarebbe quella di completare i 42 km di pista, sanando le criticità attuali, coinvolgendo gli imprendtiori di settore per studiare una migliore offerta. Non basta una bicicletta, non si può pensare di spellare chi arriva a pedalare in Abruzzo solo perché, a tratti, abbiamo la fortuna di avere una costa meravigliosa che però deve essere valorizzata e in linea con i servizi delle altre regioni”.

“A completare questo scenario la continua emergenza idrica, un dramma allucinante per le imprese – sottolinea ancora Taglieri – La nostra regione produce tanta acqua ma non siamo in grado di mandarla nelle case dei cittadini e delle attività. Una follia pensare che chi arriva in una struttura, o in un ristorante, non trovi l’acqua, non so neanche come si possa lavorare con questo disagio”.

“Questa è oggi la situazione, ma chi governa la Regione Abruzzo ormai da quasi 6 anni? Per la prima volta nella storia c’è stata una riconferma, il centrodestra è al suo secondo mandato. Di Campli prima di arrivare a constatare questa ‘sconfitta’, avrebbe potuto cercare soluzioni con i legisaltori della sua parte politica ma non c’è stata volontà. Il fallimento nei dati che certificheranno una perdita importante ha nome e cognome che sono legati al presidente Marco Marsilio e alle scelte della stessa Giunta che non ha avuto la capacità in questi anni di completare e ottimizzare quantità di soldi importanti, arrivati per numerosi motivi, pre e post pandemia”, conclude Taglieri.