Martedì, 8 Ottobre 2024 VastoMedici in fuga dal Presidio Sanitario "San Pio" di VastoA fine anno il Pronto Soccorso ne perderàben treDa qualche giorno negli ambienti ospedalieri di Vasto gira con insistenza la voce secondo la quale a fine anno ben tre medici in servizio presso il Pronto Soccorso del "S.Pio" lasceranno il servizio. Si tratta di professionisti esperti e motivati il cui contemporaneo abbandono creerebbe non pochi problemi ad un reparto così importante per una struttura ospedaliera. Qualcuno dovrebbe porre il quesito del perché questo avviene. Nessuno parla mai della incapacità tecnica e organizzativa e della assoluta assenza di capacità relazionale umana di chi dovrebbe gestire un servizio di così fondamentale importanza. Se le voci diventeranno atti concreti le conseguenze saranno terribili con medici dei reparti che dovranno fare i turni in Pronto Soccorso con riduzione di assistenza nei reparti stessi e probabile ulteriore esodo verso altre situazioni lavorative. Che pena questo ospedale e che paura se dovremo averne bisogno. Solo poche isole di umanità e competenza rimangono. Per il resto, nonostante i proclami di Marsilio e di qualche fedelissima assistente spirituale, il San Pio continua a perdere credibilità. Un ospedale dove si scoprono insetti nei pasti "freddi" serviti che arrivano da un'altra città, perché il "S.Pio" non dispone di una cucina, non ha futuro. Un ospedale che viene baipassato da quei pazienti che hanno la possibilità di farsi curare altrove non da sicurezza. Un ospedale dove i malati oncologici vengono ammassati in un corridoio per attendere i farmaci chemioterapici che giungono ogni giorno a bordo di un furgone dall'Ospedale di Chieti, non ha prospettive. Un ospedale all'interno del quale non si riesce a dare dignità nemmeno alla morte non può essere definito tale. Ed è ammirevole la passione che una donna, una sola, continua a mettere in campo ogni giorno dinanzi all'ingresso di questo "lazzaretto" sperando nell'ascolto, finora negato, da parte di Marsilio, Verì e Schael. Il nuovo Ospedale programmato alle porte di San Salvo continua ad essere solo un sogno e forse tale resterà per molti di noi. M.M.
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