Venerdì, 18 Ottobre 2024 VasteseCIVETA: una riflessione ad alta voce di Camillo D'AmicoGuerra fratricida nel centrodestra ma a sinistra mancano dialogo e confrontoRiceviamo e pubblichiamo la seguente nota: In questi mesi, dopo le elezioni comunali degli scorsi 8 e 9 Giugno, ho deciso di tacere ed assistere volutamente silente agli eventi. A Cupello sono stato io, con il pieno consenso della famiglia, a decidere di rimanere fuori dalla contesa amministrativa locale e l’ho fatto per dare contezza e concretezza al necessario rinnovamento generazionale tanto, da altri, decantato ma per nulla praticato. Ho dato vita in prima persona ad ‘Officina Cupello’, essendone il primo capogruppo consiliare, nella piena convinzione che riunificare le anime migliori civiche, di centro e sinistra era l’unica strada possibile per ridare a Cupello un periodo di buon governo dopo i disastrosi anni di guida del centro destra che hanno ridotto la cittadina con un bilancio in pre – dissesto, tasse e tributi al massimo, ridotta in uno stato di totale abbandono, ritardi colossali nella presentazione del nuovo PRG, isolata politicamente dal resto del territorio e governata da una classe dirigente autoreferenziale che amministra una comunità profondamente divisa sul principio arrogante del ‘nu sam nu’ dove, la ragioni altrui, sono solo, per loro, elementi di divisione e rancore. Le elezioni hanno avuto un esito diverso da come speravamo ed i cittadini ci declamavano. Dario Leone è stato un ottima sintesi e la squadra allestita la migliore possibile; poco è mancato per l’auspicata vittoria I fatti conseguenti confermano e non smentiscono questa mia analisi anzi, chi doveva aiutare a rafforzare la sintesi faticosamente trovata non ha umilmente e con spirito di servizio aiutato a ricompattare ma ha contribuito a dividere. Se ci fosse stato un aiuto disinteressato ad unire e non preservare i potenti e prepotenti interessi trasversali del ‘partito dei compari’ oggi, il centro sinistra, sarebbe classe di governo e non ancor di opposizione. Ricordare questi fatti sono la giusta premessa per commentare anche i recenti e correnti relativi al consorzio CIVETA. I fatti recenti sono a dir poco raccapriccianti: non solo una frettolosa marcia indietro circa la figura giuridica (da SRL pubblica nuovamente a Consorzio) per difendere i promessi fondi del PNRR ma la scelta di inserire un ennesima figura dirigenziale come quella, inutile e costosa, del Direttore Generale. Fortunatamente la nostra posizione è sempre stata chiara e senza alcun riferimento alle persone ossia riteniamo la stessa per nulla necessaria in quanto le competenze tecniche e professionali sono già insite nell’organico attuale del consorzio CIVETA tanto che, i progetti approvati e finanziati con i fondi del PNRR, sono da questi stati redatti. Evidenzio però tre semplici aspetti al riguardo: In questo caso non mi pare questa sintesi riflessiva sia stata presa in considerazione. Sono stato capogruppo consiliare di minoranza per dieci lunghi anni a Cupello, tesserato al PD ma MAI ho avuto il piacere di poter condividere una discussione di merito sul CIVETA di qualsiasi natura salvo poi leggere comunicati stampa e decisioni di merito assunti da altri ed altrove. Veramente, verrebbe da dire, chi è senza peccato scagli la prima pietra!! Camillo D’Amico |