Lunedì, 4 Novembre 2024 VastoVasto ha reso onore ai Caduti e alle Forze ArmateUna partecipata cerimonia in piazza Caprioli e via AdriaticaLa ricorrenza del 4 Novembre, festa delle Forze Armate e della fine del primo conflitto mondiale, è stata solennemente celebrata questa mattina a anche a Vasto con una sentita e partecipata cerimonia. Presenti le massime Autorità istituzionali della città, delle forze dell’ordine, delle associazioni combattentistiche e d’arma, nonché una rappresentanza delle scolaresche vastesi con una classe della scuola media Paolucci. In Piazza Caprioli, dinanzi al Monumento eretto in ricordo di tutte le vittime di guerra della nostra città, ha avuto luogo la cerimonia ufficiale. Dopo la benedizione di una corona di alloro da parte di Don Luca Corazzari, parroco della concattedrale di Sam Giuseppe, si è svolta la cerimonia dell'alza bandiera. Quindi, il Sindaco, Francesco Menna, accompagnato dalla massime autorità militari presenti, ha deposto la corona ai piedi del Monumento. Quindi uno studentessa della Paolucci ha letto un breve messaggio. Il Sindaco della Città, nel prendere la parola, ha tra l'altro affermato: “Un doveroso ringraziamento va alle nostre Forze Armate, i cui uomini e le cui donne sono diventati messaggeri dei valori della nostra Costituzione, anche oltre i confini nazionali a difesa dei diritti umani e della democrazia. La ricorrenza odierna deve divenire occasione di studio, di riflessione, di confronto, affinché il passato ci aiuti a comprendere il significato del presente e del nostro ruolo di adulti, di giovani, di politici, di educatori, di responsabili dell'oggi. Ricordare questi eventi non è semplice retorica, al contrario significa ricordare il sacrificio di migliaia di uomini che caddero in combattimento. Uomini che si sono battuti e sacrificati affinché il nostro Paese potesse costituirsi in Repubblica Unitaria. Il prezzo della vittoria fu di oltre 4 milioni di soldati mobilitati di cui 250.000 giovani appena diciottenni, 600.000 morti e 1.500.000 feriti, 400.000 civili che avevano abbandonato le proprie case sulla linea del fronte. Un messaggio forte e chiaro ci giunge dalla Costituzione italiana. L'art. 11 reca, infatti, il seguente tenore letterale: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Ripudiare la guerra vuol dire vincere l'egoismo umano, sempre pronto a dichiarare nuove guerre per smania di potenza, con la lotta all'ignoranza e al disimpegno civico; la conquista della libertà e della pace non sono state acquisite una volta per tutte ma sono, invece, conquiste che si consolidano ogni giorno”. Si quindi ricostituito il corteo che ha raggiunto via Adriatica dove si è svolta la cerimonia della deposizione di un omaggio floreale al Monumento che ricorda tutti i Caduti del Mare. |