Martedì, 12 Novembre 2024 Abruzzo

SOVRAFFOLLAMENTO AL PRONTO SOCCORSO

LA PROCURA DI PESCARA INDAGA I VERTICI ASL

La Procura della Repubblica di Pescara indaga sul sovraffollamento del Pronto soccorso dell’ospedale e invia degli avvisi di garanzia ai vertici Asl. Lo riporta il Centro precisando che gli indagati, con accuse da dimostrare, sono il manager Vero Michitelli, il suo predecessore, Vincenzo Ciamponi, l’ex diretttore sanitario, Angelo Caponetti, ora in pensione, il dirigente ospedaliero Valerio Fortunato e l’attuale direttore sanitario Rossano Di Luzio.

I reati contestati sono omissioni di atti di ufficio, interruzione di pubbico servizio e abbandono di persone incapaci. Il tutto, dunque, riferito alle lunghe attese al pronto soccorso con persone abbandonate per ore sulle barelle. L’indagine segue una serie di proteste ed esposti dei pazienti sulla situazione in ospedale con inevitabili polemiche.

La Procura ha stilato un capo di imputazione dettagliato, facendo sue anche le molteplici criticità segnalate nel tempo dalla responsabile del pronto soccorso, la dottoressa Tiziana Ferrara. Per la Procura gli indagati, ognuno nel proprio ruolo, avrebbero mantenuto una “completa inerzia”, “rifiutavano il compimento dei doverosi atti del loro ufficio, da adottarsi senza ritardo per ragioni di sanità pubblica”. Nell’ambito delle indagini sono stati individuati singoli casi di pazienti lasciati ad attendere sulle barelle per giorni prima di essere ricoverati nel reparto di competenza; attese che hanno raggiunto i nove giorni.