Martedì, 19 Novembre 2024 Chieti

323 donne si sono rivolte a Centro Alpha di Chieti

Il Sindaco Ferrara: "stiamo vicini alla parte più vulnerabile della città"

Sono 323, da novembre 2023 a novembre 2024, le donne che si sono rivolte al centro antiviolenza di Chieti per avere informazioni, consulenza psicologica e legale: 187 le richieste di informazioni, 68 le consulenze legali, 185 le prese in carico.

Sono i dati di sintesi del Centro Antiviolenza donna Alpha di Chieti, ufficializzati in occasione della presentazione delle iniziative, in sinergia con l'Amministrazione comunale di Chieti, per la 'Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne', a Chieti il 25 e il 28 novembre al museo La Civitella e all'auditorium Cianfarani dove sono previsti laboratori didattici con i ragazzi.
"L'obiettivo che un'Amministrazione comunale e le associazioni devono costruire insieme è dare risultati concreti e devo dire che il Centro Antiviolenza e il neonato Centro per Uomini Autori di Violenza sono concentrati su questo: sono realtà operanti concretamente per cambiare in meglio la situazione - ha detto il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, in conferenza stampa - La loro azione si è ben coniugata con la nostra missione di mandato che è stare vicini alla parte più vulnerabile della città e continuerà".
Nei laboratori con i ragazzi, ha detto Marialaura Di Loreto, coordinatrice del Centro antiviolenza, "ragioneremo su cinque grandi temi, a cominciare dal consenso perché ai ragazzi non è molto chiaro come concetto, passando a parlare del corpo, dello stereotipo di genere, poi della violenza assistita e il concetto generale di violenza.

Dopo aver lavorato, ogni gruppo condividerà con gli altri gruppi e gli insegnanti riflessioni e conclusioni. Abbiamo pensato a un approccio operativo per coinvolgerli direttamente, anche a fronte dei dati che riassumono un anno di lavoro. La violenza sessuale è aumentata nelle giovani generazioni, le vittime hanno anche 16/18 anni e subiscono violenza sessuale dai compagni, da persone più grandi di loro, anche con avvio alla prostituzione e porn revenge e ci sembrava importante parlarne, perché è un fenomeno pari al 9% del totale. La violenza più praticata è quella psicologica, che è costante in tutte le violenze e annichilisce le donne, intersecandosi con quella economica. Altro dato importante è l'operatività del Cuav, voluto perché tutte le parti colpite da violenza siano al corrente del processo in atto, perché i percorsi procedano indipendentemente. C'è poi la grande sinergia fra Comune e centro antiviolenza, perché alcune storie vengono rilevate dall'azione dei servizi sociali e dalle forze dell'ordine e i dati in aumento sono il segno che sempre più donne denunciano".