Pubblichiamo il commento di Nicola D'Adamo, Direttore di NoiVastesi, in merito all'intervento del Direttore di questa testata, Giuseppe Forte, in relazione all'ipotesi di Variante alla Statale Adriatica 15.
“Sostenere l'ipotesi di Variante alla 16 sulle fondo Valli Cena e Treste è un suicidio”, la frase apparsa su PiazzaRossetti è di Giuseppe Forte consigliere del PD e già Presidente del Consiglio e Assessore della nostra città.
A far perdere la pazienza a Forte la presa di posizione del vice Sindaco Licia Fioravante in una riunione con Anas in cui sembra sia “stato proposto una sorta di scambio”: "Potremmo assentire alla realizzazione della variante ad impatto zero (che si ferma sotto Montevecchio ndr) laddove ci viene garantita la realizzazione della strada Valle Cena, cioè un arteria che andrebbe a collegare tutti i paesi dell'interno, permettendo una deviazione del traffico veicolare pesante dal casello autostradale”.
Dopo le dettagliate puntualizzazioni, Forte invita il Sindaco “a convocare con urgenza una riunione della maggioranza e del Consiglio Comunale per affrontare questo spinoso problema che, inevitabilmente dopo i dinieghi espressi negli anni passati dovrà tornare per forza di cose in Consiglio Comunale”.
Per capire di cosa stiamo parlando pubblichiamo una cartina:
con la “vera” variante di Vasto così come concepita in origine appena oltre San Lorenzo e pubblicata sul sito del Ministero delle Infrastrutture (poi sostituita da Anas con il tracciato breve che passa sulla costa);
e con l’altra variante, quella larga che piace tanto alla Provincia, da tutti ormai chiamata “la Variande di Sande Bbune” che passa per Val Sinello, Valle Cena, Treste e fondo Valle Trigno. Dalla cartina emerge chiaramente che il tracciato di quest’ultima è il doppio dell’altra. Quindi non è la “vera” variante di Vasto, è solo una strada utile per collegare i centri dell’interno.
Nicola D'Adamo