Martedì, 26 Novembre 2024 AbruzzoIn Consiglio regionale battaglia sulla legge omnibusIn arrivo 10 milioni di euro da distribuire a pioggia agli "amici"E’ già battaglia, e si prevedono le ore piccole in consiglio regionale d’Abruzzo, sul progetto di legge omnibus portato in aula dal centrodestra di Marco Marsilio, di Fdi, che prevede una ampia ventagliata di misure in tema sociale, economico, sanitario e culturale. Tra cui l’istituzionale della cabina di regia che risponde al presidente con possibilità di commissariare in caso di gravi inadempienze i quattro direttori generali delle Asl, le case popolari in via preferenziale per famiglie di appartenenti alla Polizia Locale, alle forze armate e ai vigili del fuoco, oltre 2,8 milioni di euro per il commercio ambulante, 100.00o euro per il Festival dannunziano di Pescara e 50.000 euro per la promozione e valorizzazione del patrimonio medievale della regione Abruzzo. E ancora 2 milioni di euro nel biennio per il teatro Marrucino, l’Istituzione sinfonica abruzzese e il Teatro stabile d’Abruzzo. Motivo principale dell0 scontro, e dell’indignazione dell’opposizione delle opposizioni del centrosinistra e del Movimento 5 stelle, è però una legge mancia che arriverà all’ultimo momento come un ulteriore emendamento, da 10 milioni di euro, per dare copertura al maxi emendamento approvato nella manovra di bilancio del dicembre dello scorso anno. Vincolato, per gli effettivi pagamenti, al reperimento delle coperture, che solo in parte si sono però verificate tra minore uscite e maggiori entrate fiscali. Dunque la misura avrà un importo più basso, di “soli” 10 milioni di euro rispetto ai 21 milioni che erano stati promessi a piene mani, senza bandi e criteri, da tutti i consiglieri e assessori, a beneficio di Comuni e associazioni amiche, nei rispettivi collegi elettorali. Secondo quanto si è appreso, per far quadrare i conti, ci sarà la esclusione delle opposizioni dalla fetta, ed anche delle misure fatte approvare dai consiglieri di centrodestra non rieletti a marzo. Le opposizioni di centrosinistra e Movimento 5 stelle sono subito partite alla carica: “Basta con le omnibus al buio, il progetto di legge doveva essere altro. Vogliamo vedere gli emendamenti, non abbiamo avuto modo di comprenderli, non è possibile abbassare ed alzare la mano senza sapere quello che si sta votando, abbiamo il diritto di comprendere”, così Francesco Taglieri capogruppo di M5s, che ha presentato oltre 300 emendamenti, che si rifiuta di definire però ostruzionistici e campeggiano sulla sua postazione. Duro anche Silvio Paolucci, capogruppo del Pd, “in prima commissione sono stati ritenti intrusi e fatti decadere emendamenti , e poi invece lo stesso Sospiri approverà altri emendamenti altrettanto intrusi, due pesi e due misure, a seconda del colore politico del proponente. c’è un emendamento presidente Sospiri diventa una sorta di Festival bar, un festival di Sanremo”. Per poi incalzare sulla task force e ipotesi di commissariamento dei dg delle Asl, uno dei piatti forti del provvedimento: “la task force che voi introducete è la certificazione del vostro fallimento nella sanità, stiamo messi che sembra una buona notizia se il disavanzo sarà solo di 100 milioni, e la contraddizione è che ci sono meno servizi, tagli a prestazioni, più liste di attesa, e ma al contempo più deficit” Carla Mannetti della Lega ha ribattuto, “questa norma la conosciamo benissimo, ci lavoriamo da un mese, basta banalizzare, questo è un insulto al lavoro del consiglio”. E difende a spada tratta la norma sanitaria: “con la cabina di regia, su cui siamo tutti d’accordo, si interviene anche nella razionalizzazione della spesa, sul fronte degli acquisti e delle forniture, l’unico obiettivo è migliorare i servizi sanitari”. Durissima dall’altra parte Erika Alessandrini del M5s: “da una parte aumentate i fondi per le istituzioni culturali e gli spettacoli, dall’altro togliete risorse alla spesa sociale, infanzia, asili nido e anziani” Prende la parola Paolo Gatti, presidente commissione sanità, di Fdi: “ve lo abbiamo spiegato, e lo sapevate, la legge 30 è un working in progress, non siamo una caserma, ci sono diverse sensibilità la nostra è una coesione dialettica, e possiamo qui in aula emendarlo e migliorarlo” Il consiglio si è così sciolto, per convocare una riunione dei capigruppo per fare ordine sugli emendamenti e definire un testo da portare in aula
COSA PREVEDE LA LEGGE 30 A tenere banco in questo provvedimento è stato per ora prevalentemente quanto previsto nel capo VI, ovvero le “Disposizioni urgenti in materia sanitaria”, già ridenominata norma “taglia manager”, che prevede che “la Giunta Regionale esercita nei confronti delle Aziende Sanitarie le funzioni di indirizzo e coordinamento, direttiva e vigilanza compresa la verifica dei risultati aziendali conseguiti dai Direttori Generali”, e in caso “di accertata o persistente inerzia o inadempimento da parte degli organi delle Aziende Sanitarie abruzzesi nel compimento di atti o provvedimenti obbligatori esercita il potere sostitutivo”. Una misura che va nella direzione di quanto stabilito il documento congiunto delle commissioni Bilancio e Sanità che hanno invitato la giunta a prendere provvedimenti, in linea di principio anche il commissariamento, in caso i quattro dg avessero sforati i loro obiettivi di risanamento del 20%. Il commissariamento si legge ancora nella norma “avverrà con il potere sostitutivo del direttore del dipartimento sanità”, che è Emanuela Grimaldi. E all’uopo si conferma la costituzione di una task force a supporto del servizio sanitario regionale che risponde direttamente a Marsilio e all’assessore alla Salute, Nicoletta Verì. Tra le altre misure spicca una modifica alla legge regionale 40 del 2010, il “Testo unico delle norme sul trattamento economico spettante ai Consiglieri regionali e sulle spese generali di funzionamento dei gruppi consiliari”, con la quale si chiarisce che “l’indennità di fine mandato spettante ai consiglieri regionali, può essere liquidata alla cessazione di ciascun mandato anche in Il riferimento è alla disciplina che ha sostituito in vituperato vitalizio, abolito nel 2011, sostituito con la molto più sobria possibilità da parte di ciascun consigliere può decidere di versare ogni mese di tasca sua circa 470 euro, durante i 5 anni di mandato, per poi decidere di ritirarli subito, o farli valere come versamento pensionistico che darà diritto dopo i 65 anni ad una “pensioncina” di circa 500 euro. Ora dunque un consigliere riconfermato, può decidere di ritirare subito i versamenti del primo mandato, senza aspettare la fine del successivo. In secondo luogo, la modifica consente ai consiglieri regionali, che abbiano rinunciato Viene modificata poi la legge 96 della 25 ottobre 1996, che disciplina le assegnazioni di alloggi nei Comuni capoluogo di provincia per i nuclei familiari degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, ricomprendendo fra i suoi destinatari, anche gli appartenenti alla Polizia Locale, alle Forze Armate e ai Vigili del Fuoco. Nel capitolo cultura, in attesa della pioggia di finanziamenti della legge mancia, vengono rifinanziati con 100mila euro il Festival dannunziano e con 50.000 euro la promozione e valorizzazione del patrimonio medievale della regione Abruzzo, in entrambi i casi a valere sul 2024. Non solo, con un emendamento accolto nella norma, la Regione Abruzzo riconosce “i caratteri della storicità e della particolare notorietà” della Deputazione Teatrale Teatro Marrucino di Chieti, dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese e dell’Ente Teatrale Regionale Teatro Stabile d’Abruzzo, e a al fine “di garantire il mantenimento, nel tempo, del patrimonio culturale espresso dalle istituzioni è istituito un apposito Fondo finalizzato al finanziamento esclusivo delle stesse”. Stabilendo come copertura finanziaria un 1.000.000 sia per il 2024 che per il 2025. Con un altro emendamento vengono stanziati 60.00o euro per Castelli “Città della Ceramica artigianale Abruzzese”, per la valorizzazione e promozione dei Musei Paparella Treccia di Pescara, della Collezione “G. Acerbo” di Loreto Aprutino e per il Museo Costantino Barbella di Chieti.
Passando alle politiche sociali, c’è poi la modifica della legge regionale 57 del novembre 2012, che interviene sulle misure a favorire la vita indipendente a persone con disabilità grave e gravissima, facendo chiarezza sull’assenza di limitazione dell’autonomia personale non derivante da patologie strettamente connesse ai processi di invecchiamento, dal momento che possono presentare istanza anche soggetti in età avanzatissima. Si argomenta che “l’eliminazione della limitazione del requisito dell’età ha comportato l’incremento annuale delle istanze di contributo da parte degli utenti, che dalle 184 pervenute nel 2019 sono diventate 522 nel 2023 e 704 nel 2024”. Per le persone anziane non autosufficienti si ricorda che ci sono ora “strumenti innovativi destinati proprio al target anziani, per il quale si rendono opportuni a questo punto interventi legislativi mirati e specifici”. Altra norma riguarda poi le funzioni di assistenza scolastica di ciechi e sordi, e si stabilisce che la gestione dei servizi deve essere svolta in maniera associata dagli Ambiti Distrettuali Sociali anziché dai Comuni singoli. Una altra modifica alla legge regionale 2 del 2005 introduce un regolamento attuativo per la gestione dei servizi residenziali e semiresidenziali per i minorenni, che definisce le modalità per il rilascio dell’autorizzazione comunale all’esercizio dei servizi per il successivo accreditamento. Per quanto riguarda l’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità Tra le disposizioni in materia di attività produttive vengono destinati 2.815.515 euro al supporto degli investimenti diretti a favorire l’ammodernamento delle dotazioni delle imprese operanti nel settore del commercio ambulante attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto. Inoltre vengono destinate 1.000.ooo di euro a sostegno delle attività di promozione sul mercato globale dei prodotti e dei servizi di ogni filiera e dei distretti industriali abruzzesi, nonché al miglioramento dei servizi per l’internazionalizzazione del sistema d’impresa e della struttura fieristica, curandone la diffusione e l’informazione. A parziale compensazione del mancato introito dei canoni di locazione dovuto all’inagibilità degli alloggi causata dal sisma del 2016, all’Ater di Teramo è concesso per l’anno 2024, per la copertura delle spese di funzionamento, un contributo straordinario pari ad euro 400.000,00 Per garantire il funzionamento dei Centri per uomini autori di violenza (Cuav) è autorizzata per l’esercizio finanziario 2024 una spesa complessiva pari ad euro 40.000 euro. |