Martedì, 26 Novembre 2024 Abruzzo

In Regione una task force del Presidente, più poteri al Dipartimento

I Direttori Generali delle quattro ASL posti sotto tutela

Una task force che risponderà direttamente alla presidenza della Regione, e all’assessore alla Salute, con la  giunta regionale “in caso di accertata o persistente inerzia o inadempimento da parte degli organi delle Aziende Sanitarie abruzzesi nel compimento di atti o provvedimenti obbligatori”, può esercitare il potere sostitutivo previo invito a provvedere entro un congruo termine”. Di fatto un commissariamento dei direttori generali delle Asl, da parte di Emanuela Grimaldi, direttore del dipartimento Sanità, che sarà notevolmente potenziato.

Questo il cuore della norma “Disposizioni urgenti in materia sanitaria”, una di quelle più pesati della omnibus approvata questa sera  in consiglio regionale, fortemente voluta dal presidente della Regione Marco Marsilio, di Fdi  e dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì. Misura che Che ha registrato la contrarietà delle opposizioni centrosinistra e M5s, che hanno parlato della “certificazione del fallimento nella politica sanitaria del centrodestra, e un atto di sfiducia nei confronti degli stessi manager da loro nominati”. Perplessità anche da parte di ambienti sanitari, per i quali un commissariamento affidato di fatto al dipartimento sanità della Regione è di dubbia legittimità.

Di fatto si tratta di un accentramento del potere nelle mani dell0 stesso Marsilio, e dell’assessore alla Sanità Nicoletta Verì sui quattro direttori generali Ferdinando Romano per la Asl provinciale dell’Aquila, Thomas Shael per la Asl provinciale di Chieti, Vero Michitelli per l’Asl di Pescara e Maurizio Di Giosia per la Asl di Teramo, nominati e confermati dallo stesso centrodestra, impegnati con i piani di rientro approvati a fine agosto per tagliare i costi per contenere il deficit intorno al 100 milioni di euro, in base ai nuovi calcoli, ed evitare che esso schizzi ai 200 milioni tendenziali.

Una misura che va nella direzione di quanto stabilito il documento congiunto delle commissioni Bilancio, presidente Vincenzo D’Incecco, della Lega, e Sanità presidente Paolo Gatti, di Fdi che hanno invitato la giunta a prendere provvedimenti, in linea di principio anche il commissariamento, in caso i quattro dg avessero sforati i loro obiettivi di risanamento del 20%.

Ha commentato dunque Gatti, “La cabina di regia avrà un ruolo di coordinamento e monitoraggio e non ci saranno più piani di  razionalizzazione in emergenza, ma piani triennali  e piani operativi annuale, che coinvolgeranno le commissioni e il consiglio, si potenzia il ruolo del dipartimento sanità,  colmando un vulnus, e l’unico obiettivo è migliorare i servizi sanitari, tenendo in ordine i conti, fuori dalle demagogia, nell’interesse esclusivo dei cittadini”.

 

Entrando nel dettaglio della norma si legge che “al fine di migliorare l’erogazione dei servizi sanitari regionali e di razionalizzare le spese sostenute dalle aziende sanitarie sono individuati i seguenti obiettivi fondamentali di sviluppo e qualificazione per il servizio sanitario regionale: mantenimento dell’equilibrio economico; miglioramento della qualità dell’assistenza; equità, omogeneità, garanzia dell’accesso alle cure; informatizzazione e costruzione delle reti assistenziali; ammodernamento tecnologico ed edilizio; reclutamento e formazione continua del personale; riduzione della mobilità passiva e riduzione delle liste di attesa”.

Al fine di garantire il conseguimento di tali obiettivi sono adottati, quali strumenti di programmazione e gestione del sistema sanitario regionale, specifici Programmi triennali articolati in Piani operativi annuali.

Ma soprattutto, il Dipartimento Sanità svolge, in particolare, “la verifica dell’osservanza dei Programmi e Piani, predisposti dalle aziende sanitarie locali indirizzando, qualora necessario, i Direttori generali al rispetto degli obiettivi e delle tempistiche ivi previsti;  monitoraggio e controllo nell’impiego di risorse umane, finanziarie e strumentali, da parte delle aziende sanitarie locali, rispetto al perseguimento degli obiettivi quantitativi e qualitativi stabiliti nonché nelle attività svolte dai Direttori generali per l’attuazione e il raggiungimento degli standard fissati
nella programmazione sanitaria regionale; formulazione alla Giunta regionale di proposte, di progetti normativi e/o amministrativi, nonché adozione di modelli gestionali e strumenti innovativi”

La mancata adozione da parte del Direttore della ASL degli atti necessari all’attuazione dei Programmi e Piani previsti dagli articoli 2 e 2-bis tale da comportare l’impossibilità per l’ASL di conseguire uno o più obiettivi fondamentali di cui rispettivamente agli articoli 2 e 2-bis, comma 1, consente alla Giunta regionale l’esercizio del potere sostitutivo attraverso la nomina del
Direttore del Dipartimento Sanità quale commissario ad acta”.

E vista la delicatezza del compito, il direttore del Dipartimento Sanità ed al Dirigente del
Servizio che supporta il Dipartimento nella funzione di monitoraggio  avranno un incremento, in misura non superiore rispettivamente al 50 e 20 per cento, della retribuzione di posizione.

Si prevede poi il potenziamento del Dipartimento Sanità, con un incremento di personale.

 

E arriviamo all’istituzione della Task force, istituita presso la Presidenza della Regione Abruzzo una Task force, che risponde direttamente al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore con
delega in materia di Sanità, che avrà una durata temporanea “connessa alle contingenze e alle
situazioni che ne determinano l’istituzione e, comunque, non può superare la durata della dodicesima legislatura”.

Compiti della Task force sono la “verifica e monitora la realizzazione dei risultati previsti sia nei Piani di razionalizzazione”,  il coordina il monitoraggio dei dati di analisi relativi al controllo di gestione e all’erogazione dei livelli essenziali di assistenza”,  “monitora e controlla l’impiego di risorse umane, finanziarie e strumentali, da parte delle aziende sanitarie locali, rispetto al perseguimento degli obiettivi prefissati nei documenti di programmazione e nei Piani di
razionalizzazione”, “formula indirizzi e proposte di soluzioni operative in favore delle Aziende
Sanitarie locali”,  fornisce impulso per l’effettiva attuazione delle attività connesse alla
Missione 6 del PNRR nelle materie di competenza della Struttura Tecnica di Missione”.

La task force supporta altresì l’Unità centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa, in raccordo con l’Agenzia Sanitaria Regionale ed in collaborazione con i Direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali.

La task force è presieduta dal Presidente della Giunta Regionale con il ruolo di coordinatore istituzionale mentre l’Assessore alla Sanità svolge il ruolo di vice-coordinatore. E’ composta, inoltre, dai Direttore del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, con il ruolo di coordinatore tecnico, dal Direttore dell’Agenzia Sanitaria Regionale, dai Direttori generali delle Aziende Sanitarie locali abruzzesi, dal dirigente preposto al servizio di programmazione Economico finanziaria del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, dai direttori delle UOC Bilancio e controllo di gestione delle Aziende Sanitarie Locali. Possono partecipare ai lavori della Task force i Presidenti della I e della V

La partecipazione alla Task force è a titolo gratuito ed ai componenti non sono corrisposti gettoni, compensi o altri emolumenti comunque denominati.

Presso la Direzione Sanità sarà istituita una cabina di coordinamento degli acquisti del sistema sanitario regionale,  con una cabina di coordinamento di cui fa parte anche Donato Cavallo, direttore Areacom,  per la definizione dei piani di acquisto annuali e pluriennali delle ASL abruzzesi secondo i bisogni delle aziende sanitarie, ferme restando le funzioni di centrale di committenza unica svolte dall’Areacom. La cabina di coordinamento, inoltre, monitora e controlla le gare uniche delle 4 ASL e si riunisce ogni 15 giorni.