Domenica, 22 Dicembre 2024 AbruzzoDA L’AQUILA A PESCARA SOLO PER UNA RICETTAODISSEA DI UN ANZIANO A CUI ASL NEGA DOCUMENTI MAILCostretto ad andare dall’Aquila a Pescara solo per un piano terapeutico e una ricetta, cioè due fogli di carta, per ottenere il raro e costosissimo medicinale che deve assumere da circa due anni dopo essere stato colpito da un’ischemia cerebrale. È l’odissea di un aquilano che dopo quel malore si è visto diagnosticare l’amiloidosi, una rara malattia che può causare persino la morte per disfunzioni o insufficienze d’organo. L’uomo, di 79 anni, da quando è stato colpito dall’ictus non è più in grado di guidare, così a compiere la “commissione” è la moglie, altrettanto anziana, talvolta accompagnata dalla figlia. È stato il reparto di cardiologia dell’ospedale di Pescara – unico centro specializzato in Abruzzo al quale si è dovuto rivolgere dopo le dimissioni dal nosocomio aquilano – a prescrivere il costoso medicinale, che è possibile ritirare alla farmacia ospedaliera dell’Aquila che, però, pretende copia originale sia del piano terapeutico che della ricetta. La digitalizzazione, insomma, nelle due Asl ancora non sembra essere arrivata. “Inizialmente il piano terapeutico valeva tre mesi e ci veniva inviato via email”, racconta il paziente, “mensilmente, poi, era il nostro medico di base a fare la ricetta. Nonostante il piano duri tre mesi, le confezioni di medicinale vengono date una alla volta, ogni mese”. “Da settembre”, prosegue l’anziano incredulo del fatto che sia cambiata qualche ‘regola’ interna alle Asl, “bisogna invece andare di persona in reparto, a Pescara, solo per ritirare piano e prescrizione. Questo perché alla farmacia del San Salvatore pretendono la ricetta originale”. L’uomo si appella alle istituzioni, alle aziende sanitarie in primis ma anche alla Regione, affinché prevalga il buon senso e si possano ricevere – nell’era del digitale in cui qualsiasi operazione, persino finanziaria, si svolge tramite firme elettroniche e app – ricetta e piano terapeutico via email. |