Giovedì, 9 Gennaio 2025 Abruzzo“Borsa di studio da 24mila euro al figlio del Sindaco di Pescara"Mariani attacca Sospiri e chiede "assegno per tutti"Per il terzo anno consecutivo l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale d’Abruzzo, presieduto dal riconfermato presidente, Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, ha “premiato” con un assegno di ricerca da 24 mila euro da svolgere fino al 31 ottobre del 2025, all’Università D’Annunzio Chieti e Pescara da 24mila euro, l’avvocato Fabio Masci, figlio del sindaco di Pescara, Carlo Masci, anche lui di Forza Italia, anche lui riconfermato al primo turno alle elezioni del giugno scorso. E sia pure con un sensibile ritardo visto che si tratta della quarta delibera di fila, compresa l’approvazione della convenzione del marzo del 2021 con la D’Annunzio, è bufera politica su colui che viene definito il regista della operazione, il presidente forzista Sospiri, uomo forte della politica abruzzese, e in particolare pescarese, ma in difficoltà nella gestione dell’assemblea regionale non solo con le opposizioni ma anche con una parte della sua maggioranza. A segnalare il caso il consigliere regionale dem e presidente della commissione di Vigilanza, Sandro Mariani, con una clamorosa iniziativa andata in scena nella serata del 30 dicembre scorso durante la discussione su Bilancio e Finanziaria. Il 42enne politico teramano, nonostante la giovane età già alla terza legislatura, nella passata legislatura in buoni rapporti con l’azzurro, ha esibito sugli scranni della sala consiliare di palazzo dell’Emiciclo all’Aquila un cartello con la scritta “+ Borse di Studio X Tutti !!” Con questa ultima parola sbarrata con una linea e con una freccia in cui si legge Masci”. Nel corso dell’intervento, a tratti ironico, Mariani ha parlato di un omonimo del figlio dei sindaco di Pescara. Ma le carte che Abruzzoweb ha rintracciato e che sicuramente sono caratterizzate da un corretto percorso amministrativo e di legittimità, attestata dalle firme dei dirigenti, parlano chiaro: il beneficiario della borsa di studio, a cominciare con la Convenzione nel marzo del 2021, tra Consiglio Regionale e Università d’Annunzio, e per tre volte rinnovata, a settembre 2022, ad agosto 2023 e poi a luglio 2024, è l’avvocato Fabio Masci, figlio del primo cittadino di Pescara, ex assessore regionale al Bilancio e il proponente dei quattro documenti è Sospiri, e in tre delibere compare il nome di Fabio Masci. Inoltre, emergono una astensione nella prima delibera di rinnovo, e voti contrari nelle due successive. A inoltrare regolare richiesta del rinnovo della convenzione, ad aprile scorso, una nota del direttore del dipartimento di scienze giuridiche, Federico Briolini e del segretario Adalgisa Burracchio, inviata al servizio segreteria del presidente, presieduta al tempo Paola Oddi, che poi ad agosto è tornata alla Asl provinciale dell’Aquila, da cui era “comandata” in consiglio, allo stesso Sospiri e per conoscenza a Sonia Rocci dell’Ufficio affari generali del Servizio Affari Generali Stampa e comunicazione. Allegando soprattutto una nota del professore ordinario di Diritto amministrativo e pubblico, Stefano Civitarese Matteucci, in cui si chiede esplicitamente la conferma della borsa di studio per Fabio Masci. L’ultima delibera di rinnovo è arrivata in Ufficio di presidenza il 23 luglio scorso, che però è passata per il rotto della cuffia: a votare a favore per la maggioranza di centrodestra, oltre ovviamente al presidente, il vicepresidente vicario Marianna Scoccia, di Noi moderati, mentre a votare contro sono stati i due di opposizione, il vicepresidente Antonio Blasioli del Partito democratico, ed il consigliere segretario Erika Alessandrini del Movimento 5 stelle. Anche se i due pescaresi, come spesso capita alla opposizione di centrosinistra, non hanno poi mostrato pubblicamente il loro dissenso. Ed ancora a palesare perplessità, a sorpresa, con il voto di astensione, è stato il consigliere segretario Luca De Renzis di Fratelli d’Italia. Il provvedimento è passato lo stesso perché nel regolamento dell’Ufficio di presidenza, in caso di parità di voti, prevale il voto del presidente Sospiri, il quale però, da quanto si è appreso, è andato comunque su tutte le furie. Lo stesso De Renzis è ai ferri corti con Sospiri per la vicenda la Fondazione Consiglio Regionale Eventi, il Crea, il nuovo “regista” dell’Emiciclo per le politiche culturali, istituito con la legge di stabilità il 29 dicembre dell’anno scorso, fortemente voluto, non a caso dai poi riconfermati Sospiri e dall’assessore Roberto Santangelo, nella passata legislatura rispettivamente sempre presidente, e vicepresidente del Consiglio. De Renzis solo dopo aver sbattuto i pugni sul tavolo, ha ottenuto la nomina al posto della dimissionaria consigliera Maria Paola Lupo, di Incoronata D’Amico, da lui indicata, ma che incide poco sulle scelte, prese di fatto dal presidente del Crea, Bruno De Felice, capo dell’Ufficio di segreteria particolare del presidente Sospiri, e da Stefano Cappetti, responsabile dell’ufficio segreteria dell’assessore Santangelo. De Renzis per la vicenda della borsa di studio, avrebbe espresso, con la sua astensione, il dissenso nei confronti del provvedimento, condiviso con altri esponenti di maggioranza, motivato dal fatto che in materia dovrebbe esserci maggiore terzietà da parte del Consiglio rispetto al beneficiario, per di più figlio di esponente di spicco del centrodestra, e sindaco della città più grande d’Abruzzo. Trattasi del resto del secondo rinnovo, questa volta fino al 31 ottobre del 2025, dopo un primo rinnovo dell’anno scorso fino al 30 ottobre di quest’anno, di un percorso di ricerca iniziato nel 2022, in virtù di una convenzione stipulata a marzo del 2021 con l’Università D’Annunzio, sottoscritta dal presidente Sospiri e dell’allora rettore della D’Annunzio, Liborio Stuppia. Segnatamente Fabio Masci, per conto del dipartimento delle Scienze giuridiche della D’Annunzio, dovrà svolgere uno studio sul tema delle autonomie locali, dei livelli essenziali di prestazioni sociali, i Leps, e sull’istituzione della nuova Pescara, e sulla conseguente riorganizzazione delle prestazioni in favore delle persone con disabilità. Facendo un salto all’indietro, il primo atto è stata la deliberazione dell’Ufficio di presidenza 155 del 3 dicembre 2020, approvato all’unanimità, dall’allora presidente Sospiri, dal vice presidente vicario Santangelo, allora di Azione Politica, da Sabrina Bocchino della Lega, e Dino Pepe del Partito democratico, consiglieri segretario, e dal vicepresidente del consiglio Domenico Pettinari ai tempi del Movimento 5 stelle. Una delibera che ha deciso il “contributo alle spese per studenti e docenti in visita alla sede del Consiglio regionale per attività di partecipazione ed informazione sul funzionamento degli organi regionali”, da parte dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti – Pescara, dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali sul tema “Autonomie locali e livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps)”firmato da Francesca Di Muro a capo della Direzione Affari della Presidenza e Legislativi e dal presidente Sospiri, con l’approvazione dello schema di convenzione. La convenzione con l’Università degli Studi “G. D’Annunzio”, è stata così stipulata il 12 marzo del 2021, stabilendo l’oggetto della ricerca, da cui anche l’ente regionale avrebbe tratto beneficio, in termini di conoscenza e approfondimento giuridico, in particolare sui Leps, sulla riforma della autonomia differenziata e sui trasferimenti delle varie competenze dallo Stato centrale delle Regioni. In questo primo step non viene indicato il nome del beneficiario, con la scelta affidata all’Università, poi caduta su Masci. C’è stata poi la deliberazione 129 del 6 settembre 2022, con Pettinari astenuto, contenente il rinnovo della borsa di studio di 24.000 euro, preso atto “della deliberazione dell’avvenuta valutazione positiva dell’operato del borsista avv. Fabio Masci”. Delibera che reca la firma di Sospiri e Di Muro. A seguire la deliberazione 142 del 3 agosto 2023 che con stesse motivazioni ha rinnovato la borsa di studio per “consentire il completamento nell’anno 2023 ed il prosieguo fino al 31 ottobre 2o24, anche qui prendendo atto della valutazione positiva dell’operato di Fabio Masci. E si arrivati dunque al 23 luglio scorso, alla delibera 107, che ha ulteriormente rinnovato la borsa di studio per la terza volta, dal 31 ottobre scorso fino al 31 ottobre 2025. Nella delibera viene citata la nota del professor Stefano Civitarese Matteucci che espone le ragioni della necessità del rinnovo. “L’armonizzazione della legislazione regionale sui livelli essenziali delle prestazioni e lo studio sulla previsione di un eventuale normativa di raccordo, – si legge nel documento -, passano attraverso la definitiva approvazione del disegno di legge di iniziativa governativa sull’attuazione dell’autonomia differenziata”, e questa “tempistica differita rende impossibile completare il lavoro del dottor Masci entro questa annualità di ricerca”. E ancora “la redazione del codice sulla disabilità della Regione Abruzzo del quale Masci sarà l’estensore, non può prescindere dai contenuti dei decreti legislativi che attuano la legge delega 227/2021, ad oggi però tali decreti legislativi sono stati adottati soltanto in parte e questo rallenta inevitabilmente l’attività di scrittura del testo normativo”. E allo stesso modo “l’aggiornamento della disciplina comunale in materia di livello essenziali delle prestazioni e l’ambito del nuovo comune di Pescara, esige anch’esso la previa definitiva approvazione il disegno di legge sull’attuazione l’autonomia differenziata”. Per tutte queste ragioni “si chiede che l’assegno del dottor Fabio Masci sia rinnovato almeno sino al 31 ottobre 2025”. |