Venerdì, 21 Febbraio 2025 VasteseInchiesta DDA di Campobasso: rifiuti pericolosi illecitamente trasferiti a Vasto, Monteodorisio e San SalvoContestati i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di rifiuti, estorsioni e turbativa d’asta tra Molise, Puglia e Abruzzodi Alessio Di Florio Sono 47 tra persone legate a precedenti operazioni anti-mafia, funzionari pubblici molisani, imprenditori e altri gli indagati a cui è stata notificata la conclusione di chiusura indagine dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Campobasso. Una maxi inchiesta in cui vengono contestati, a vario titolo, i reati di estorsione, associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico illecito di rifiuti, turbativa d’asta, usura, spaccio di stupefacenti, riciclaggio e corruzione per fatti avvenuti tra il 2013 e il 2018. «Nelle oltre 100 pagine del dispositivo, il procuratore Nicola D'Angelo ricostruisce una fitta rete di rapporti estorsivi legati al mancato pagamento di sostanze stupefacenti, al traffico illecito di materiali speciali e pericolosi - tra cui l'amianto - da parte di aziende dislocate lungo la costa molisana, riuscite a ottenere profitti in assenza di autorizzazioni e con false attestazioni» riporta Ansa Molise. «La falsificazione dei formulari di identificazione dei rifiuti conferiti da alcune imprese ad altre aziende del Basso Molise, la gestione illecita di materiali speciali per incassare maggiori profitti, ma anche la turbativa di aste giudiziarie, oltre all'estorsione, al traffico di droga e alla pratica del "cavallo di ritorno" ai danni di titolari di attività del Basso Molise» sono al centro dell’inchiesta dei magistrati molisani che ha coinvolto anche il vastese. Due società, presenti nella zona industriale di Termoli, sono accusate di aver trattato senza autorizzazione rifiuti speciali, simulato attività di riciclo e poi trasferiti i rifiuti in impianti tra Monteodorisio, San Salvo e Vasto. Pubblicato su Hisotnium.net |