Giovedì, 27 Febbraio 2025 San SalvoNon si placa la polemica sulle transenne fisse in centro, Tascone: “Metodo medievale”Il consigliere comunale del PD: “Le scelte vanno fatte per i cittadini”Riceviamo e pubblichiamo:
Ringrazio il Comandante Persich per la delucidazione tecnica e mi fa piacere che a seguito del mio intervento in Aula si sia aperto un dibattito costruttivo per la nostra Città. Resta tuttavia un punto poco chiaro nel momento in cui si parla di"area pedonale" e di "orari di carico e scarico". L'Art.3 del Codice della Strada definisce un'area pedonale come "zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di persone con limitate e impedite capacità motorie". Quindi, sulla base della legge, un'area pedonale è una zona in cui il carico e lo scarico non sono proprio consentiti, così come non è consentito ai residenti in quella zona di rientrare nella propria abitazione. Per capirci, la Villa Comunale è un esempio di area pedonale. Non è questo il caso della zona oggetto di discussione, attualmente delimitata da transenne fisse, perché in quella zona ci sono delle attività commerciali (e quindi dev'essere possibile il carico e scarico) e ci sono delle abitazioni (quindi dev'essere previsto il poter rientrarvi). Una zona come quella di cui stiamo parlando dovrebbe a mio avviso essere trasformata dal Comune (e questa sarebbe una scelta politica, che dovrebbe fare l'Amministrazione se davvero volesse rispettare chi vive e lavora in centro e non solo riempirsi la bocca di parole astratte come "riqualificare il centro storico") in una Z.T.L., in cui appunto sono possibili carico e scarico, i residenti possono rientrare nelle loro case, non ci sono transenne con un lucchetto arcaico dal momento che siamo nel 2025 bensì dissuasori mobili che rilevano le targhe e si alzano e abbassano a seconda di se è permesso o no quel passaggio. Questa sarebbe una soluzione semplice e rispettosa delle esigenze di tutti, anche di chi coraggiosamente risiede e lavora nel centro storico, e soprattutto garantirebbe davvero la sicurezza! Perché pensare che con un codice rosso un'ambulanza proveniente ad esempio da Gissi debba mettersi dapprima a trovare la chiave (che poi, i lucchetti sono tutti diversi, deve anche trovare la chiave giusta!) oltre a trattarsi di un metodo medievale rappresenta anche un forte rallentamento per le operazioni di soccorso. Le scelte si possono fare, chiaramente non può farle il Comandante dei Vigili che è stato già molto gentile ad offrire la sua professionalità spiegandoci meglio le regole: deve farli il Sindaco o l'Assessore preposto. Le scelte si fanno per i cittadini e soprattutto dopo aver consultato chi in un luogo ci vive e ci lavora, non si impongono dall'alto in modo dispotico e duro come il materiale di una transenna. Spero che questo mio comunicato, unitamente alle tante segnalazioni che stanno arrivando da chi vive in Centro, possa scuotere questa Amministrazione ormai troppo concentrata sui suoi forti conflitti interni per affrontare i problemi veri della Città. Sono scettica, dal momento che in aula il Sindaco mi ha risposto che parlare delle transenne riguardo il centro storico è un discorso "riduttivo"-sarebbe a dire poco importante- ma la speranza è l'ultima a morire! Per concludere, non mi risulta che il porfido attualmente sia introvabile, ma se così fosse oltre all'asfalto ci sono tanti altri materiali esteticamente più decorosi da utilizzare, suggerisco ad esempio la pietra di luserna blu. Emanuela Tascone, Capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Comunale di San Salvo |