Martedì, 8 Aprile 2025 Abruzzo

Taglieri, “Disastro del centrodestra, si dimetta D’Incecco”

Gli uomini di Marsilio non provano un briciolo di vergogna per quanto hanno fatto

 “Ogni giorno un rappresentante del centrodestra abruzzese si alza e spara una dichiarazione utile solo a distogliere l’attenzione dai disastri che loro stessi hanno causato. È la solita strategia, identica a quella del governo Meloni: mentre buttano miliardi nel riarmo europeo, provano a distrarre parlando del manifesto di Ventotene. In Abruzzo, invece, cercano di coprire l’aumento delle tasse e il collasso dei servizi pubblici con dichiarazioni roboanti e grottesche”.

Lo dichiara Francesco Taglieri, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, in risposta alle affermazioni del coordinatore della Lega e presidente della Commissione Bilancio, Vincenzo D’Incecco.

“Chi governa oggi in Abruzzo ha imposto l’aumento dell’addizionale IRPEF. La norma nazionale prevede un’aliquota base dell’1,23%: tutto ciò che è in più è una decisione politica della Regione. Ed è una scelta gravissima. Nel 2011 il centrodestra aumentò le tasse di 0,50 punti percentuali. Oggi, con la stessa faccia tosta, hanno nuovamente aumentato le tasse. E per coprire il disastro, sbandierano un finto taglio dello 0,06% solo sul primo scaglione: una briciola che non cambia la vita a nessuno. Una manovra inutile e dannosa, perché i conti non tornano lo stesso. Nonostante il prelievo forzoso nelle tasche dei contribuenti abruzzesi mancano altri 20 milioni di euro per coprire il disastro realizzato nei bilanci della sanità pubblica e la Regione è già pronta a tagliare ancora. Verranno colpiti tutti i dipartimenti, indistintamente, in un altro taglio lineare che impoverirà ulteriormente i servizi”.

“E i numeri certificano il fallimento: La mobilità passiva è salita a oltre 108 milioni di euro l’anno: sempre più abruzzesi si curano fuori regione; Le liste d’attesa sono infinite: oltre 100 giorni per alcune visite specialistiche;
L’Abruzzo è tra le regioni con la più alta incidenza di povertà relativa: oltre il 18% delle famiglie è in difficoltà economica;
La disoccupazione giovanile è al 31%, ben sopra la media nazionale”.

“I pronto soccorso sono al collasso, gli ospedali in affanno, e i medici fuggono. Ma il fatto più grave è ciò che è accaduto durante il Consiglio regionale. Una maggioranza davvero responsabile, davanti a un’aula consiliare occupata pacificamente da cittadini e comitati, avrebbe dovuto sospendere i lavori e rinviare ad oltranza la seduta, attendendo che la protesta si concludesse. Potevano aggiornare anche alle tre di notte del giorno dopo. Ma non lo hanno fatto per un motivo preciso: se si fosse superata la mezzanotte, l’opposizione avrebbe avuto la possibilità di continuare la discussione generale presentando centinaia di emendamenti. E questo li avrebbe costretti ad applicare nuovamente la ghigliottina, mettendo nero su bianco l’imbarazzante rifiuto del confronto democratico”.

“Questa è la verità che vogliono nascondere con attacchi scomposti e bugie: hanno paura del confronto, della piazza, della voce dei cittadini. E trovo indegno che a invocare dimissioni dell’opposizione sia proprio chi, come Vincenzo D’Incecco, siede contemporaneamente da coordinatore di partito e da presidente della Commissione Bilancio. Chi mente ai cittadini e distorce i fatti per coprire la propria incapacità, dovrebbe essere il primo a lasciare l’incarico. D’Incecco si dimetta. E con lui un’intera classe dirigente che ha dimostrato di non sapere governare. Ai cittadini che stanno tornando a manifestare, diciamo: non fermatevi. La partecipazione è il più grande atto democratico. Le piazze che si riempiono di persone diverse per storie, idee e origini, ma unite dallo stesso disagio, fanno più paura a chi governa di mille post o slogan. Perché chi ha spirito critico, oggi, non si beve più le favole!”, conclude il capogruppo Taglieri.