Giovedì, 17 Aprile 2025 Abruzzo

Donna travolta e uccisa sulle strisce pedonali a Pescara

La famiglia della vittima protesta per la condanna mite

“E’ l’epilogo giudiziario che non avremmo voluto, ci aspettavamo che l’istanza di patteggiamento venisse respinta, invece ci troviamo di fronte a una sentenza inappellabile”.

Così l’avvocato del Foro di Isernia Sandro Cutone commenta la decisione del Gup di Pescara che ha condannato il 22enne Ionut Laurentiu Costantinescu a tre anni e 6 mesi di reclusione, con tre anni di sospensione della patente, per la morte di Maria Luisa Di Fiore, travolta da un’auto sul lungomare di Pescara mentre attraversava sulle strisce pedonali. Alla guida c’era il 22enne che si costituì il giorno dopo l’incidente, avvenuto la sera del 24 ottobre 2024. Cutone ha rappresentato la famiglia della vittima, cinquantenne di Scapoli (Isernia) che quel giorno era andata a trovare le figlie studentesse a Pescara.

“La famiglia è piena di dolore – ha detto l’avvocato all’ANSA – Erano presenti alla lettura della sentenza, hanno protestato e sono stati allontanati”. Il 22enne è stato condannato per omicidio stradale e fuga: “Non sono state riconosciute le aggravanti quale l’alta velocità, a fronte di un limite di 30 km orari su quel tratto di strada – ha sottolineato l’avvocato – e neppure l’omissione di soccorso. Inoltre, il Pm non ha chiesto l’incidente probatorio e non ha nominato un tecnico per ricostruire la dinamica del sinistro. Non sono stati fatti esami quali il drug test per verificare se fosse sotto effetto di droga o alcol. E’ stata applicata la pena minima ridotta a un terzo con il patteggiamento. Tra qualche anno – ha concluso – potrà nuovamente guidare l’auto”.