Venerdì, 25 Aprile 2025 SportFesta della Liberazione, solenne cerimonia a VastoMenna: «Monito per le future generazioni, non dimenticare gli orrori del passatoNella mattinata di oggi, 25 aprile 2025, in tanti hanno partecipato alla cerimonia dell’ottantesimo anniversario della Festa della Liberazione. L’appuntamento si è aperto in Piazza Rossetti con la deposizione dell’omaggio floreale alle vittime del nazifascismo, presso le edicole dedicate al professore Armando Ottaviano, al carabiniere Angelo Cianciosi, all’anarchico Antonio Cieri e all’aviere scernese Leonardo Umile. Il corteo ha raggiunto Piazza Caprioli, il cippo ai caduti del mare in via Adriatica e Piazza Brigata Maiella. «Questa giornata – ha detto nel suo intervento il sindaco di Vasto Francesco Menna – ci ricorda che sono passati ottant’anni dalla liberazione dal nazifascismo e dalla vittoria degli Alleati e dei partigiani, ma è soprattutto un monito per le future generazioni. Il 25 aprile è la fine della dittatura e di un patto scellerato tra Mussolini, Hitler e il Giappone, un accordo che fece vivere il mondo intero nell’angoscia e nel terrore delle camere a gas, dei deportati, dei torturati, dei campi di sterminio, delle stragi. Orrori che non si possono dimenticare». «Siamo onorati di ricordare i cittadini che hanno lottato contro gli orrori del fascismo, difendendo la libertà e la dignità del nostro Paese. Un pensiero particolare va a Leonardo Umile, figlio della nostra Scerni, esempio di coraggio e resistenza. È nostro dovere non perdere la memoria e trasmettere alle future generazioni i valori che il 25 aprile rappresenta», aggiunge il sindaco di Scerni Daniele Carlucci. «La Repubblica italiana e la Costituzione – per il vicepresidente dell’ ANPI Vasto Massimiliano D’Onofrio– sono nate dalla lotta di liberazione partigiana e dalla Resistenza. Senza la scelta di tanti uomini e donne che in quei mesi drammatici di ottanta anni fa decisero di combattere, anche a costo della propria vita, contro la barbarie nazifascista, non ci sarebbe l’Italia di oggi. È un dovere civile e morale trasmettere alle giovani generazioni il significato di quegli eventi, contro il rischio di ogni revisionismo o sottovalutazione. Una responsabilità tanto più forte in questi giorni difficili. Viva la Resistenza. Viva la Costituzione».
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