Sabato, 26 Aprile 2025 Vastese

Auto sulla folla a Lanciano: indagini per omicidio stradale

La vittima è l'ex Carabiniere 81enne Gabriele Mastrangelo

Un fascicolo sarà aperto in Procura per il reato di omicidio stradale e vedrà iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto, il 79enne conducente della Lancia Musa, Umberto Miscia, 79 anni, ex sindacalista Uil ed ex direttore provinciale dell’Inps, che ieri mattina nei pressi del parcheggio della Pietrosa a Lanciano, ha travolto, uccidendolo, l’81enne Gabriele Mastrangelo, ex carabiniere in pensione e volontario Auser, e ferendo altre due persone.

Questo mentre si celebrava la festa della Liberazione, con il corteo dell’Anpi per il 25 aprile, quando a conclusione della manifestazione al monumento agli Eroi Ottobrini, quasi tutti i partecipanti si stavano dirigendo, a piedi, verso Piazza Plebiscito per continuare le commemorazioni.

Gabriele Mastrangelo lascia la moglie Fernanda, le due figlie e i nipoti. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Chieti, a disposizione dell’autorità giudiziaria, per l’autopsia.

Buone notizie arrivano intanto per le condizioni dei feriti, non preoccupanti, tra cui lo stesso Umberto Miscia, in osservazione breve al pronto soccorso con un trauma toracico, mentre la consigliera comunale Marusca Miscia, sbalzata a terra ha riportato un trauma a una gamba, già dimessa dall’ospedale Renzetti. Non ha riportato traumi Rita Rapino, 67 anni, ex dietista dell’ospedale.

In base alle prime ricostruzioni, l’auto di Miscia ha subito una improvvisa accelerata e si è andata a scontrare contro un’altra auto in sosta, travolgendo la vittima Gabriele Mastrangelo, Rapino e Marusca Miscia. Avrebbe perso il controllo dell’auto, forse per un malore. Come riferito dal sindaco Filippo Paolini, “a detta dei presenti, con cui ho parlato, ha perso il controllo della macchina. È diabetico, hanno ipotizzato che avesse avuto un calo ipoglicemico”. Ma c’è anche l’ipotesi del guasto meccanico.

Lo accerteranno le indagini coordinate dal sostituto della Procura frentana, Miriana Greco.

“Lo stesso conducente – ha spiegato la Asl -, molto provato per l’accaduto, non ricorda nulla dei momenti che hanno preceduto l’urto violento, se non di aver ripreso l’auto dopo aver preso parte anch’egli al momento celebrativo che si era svolto poco prima davanti al monumento agli Eroi Ottobrini”.