Domenica, 27 Aprile 2025 Abruzzo

BUCO SANITÀ: DIFFIDE REGIONE CONTRO ASSUNZIONI

LA ASL DI TERAMO SI ADEGUA, LA ASL DI PESCARA RESISTE

Tensioni alle stelle tra le aziende sanitarie e i vertici politici e burocratici della sanità abruzzese, impegnata nella non facile impresa di contrastare il pesante deficit.

L’ultimo scontro è andato in scena in seguito alle bacchettate contenute in due diffide inviate dal dipartimento Sanità il 18 aprile scorso alla Asl di Teramo e alla Asl di Pescara, volte chiedere un passo indietro, o comunque da dare esaudienti spiegazioni, riguardo all’assunzione di un dirigente, a Teramo, e di dieci amministrativi, a Pescara, dribblando in ogni caso, in zona Cesarini, lo stop imposto dalla Regione con la legge approvata il 4 aprile.

La Asl di Teramo, diretta da Maurizio Di Giosia si è adeguata, pur contestando il diktat, annullando l’assunzione, la Asl di Pescara diretta da Vero Michitelli invece ha scelto di non dar seguito all’invito, convinta della legittimità dell’atto, argomentata in una relazione tecnico giuridica..

Intanto, la questione sarà all’esame nella riunione urgente di domani in consiglio regionale della commissione di Vigilanza guidata dal consigliere regionale del Pd Sandro Mariani. E c’è da giurarci che voleranno gli stracci.

Nelle due perentorie note di “richiesta di chiarimenti e determinazioni”, a firma direttore di Dipartimento Sanità, Emanuela Grimaldi, e della dirigente del servizio Risorse umane, Marina Febo, si chiede “una relazione dettagliata che certifichi la legittimità, la regolarità e la correttezza amministrativa”, entro il 24 aprile scorso.

In merito, per quel che riguarda al Asl di Pescara, all’assunzione di 10 amministrativi, di cui 5 per l’area economico finanziaria. e 5 per l’area giuridica, avvenuta con delibera del 10 aprile a firma del dg  Michitelli. Per quel che riguarda la Asl di Teramo, sull’assunzione di un dirigente amministrativo, avvenuta il 17 aprile con delibera a firma del dg Di Giosia.

Nelle missiva si ribadisce che” le determinazioni assunte risultano non in linea con le disposizioni, adottate per far fronte alla grave situazione economico finanziaria in cui versa il sistema sanitario regionale”. Ovvero rispetto all’articolo 9 della regionale approvata il 3 aprile, quella che ha aumentato l’addizionale Irpef,  al fine di “assicurare la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale”. Legge a cui ha fatto seguito la nota inviata alle quattro Asl dal  in cui si invitavano le Aziende sanitarie locali “in via cautelativa, a sospendere l’avvio di procedure di reclutamento di personale amministrativo”, in attesa “dell’adozione delle misure esecutive per il contenimento della spesa sanitaria cui tutto il sistema sanitario regionale deve concorrere”.

Sempre Grimaldi e Febo chiedono dunque “senza indugio” e comunque entro giovedì 24 aprile”, “una relazione dettagliata che certifichi la legittimità, la regolarità e la correttezza amministrativa di tali provvedimenti che dispongono le citate assunzioni previste in un Piano adottato dalla Azienda, ma non ancora approvato dalla Regione che ha il compito di vagliare, inter alia, la compatibilità economico – finanziaria dello stesso”, e la “trasmissione dei pareri di regolarità amministrativo – contabile dei Direttori delle U.O.C. interessate”.

Emerge dunque da fonti interne alla maggioranza di centrodestra, che il perentorio invito è stato accolto, sia pure con poco entusiasmo, dalla Asl di Teramo, e Maurizio Di Giosia avrebbe dato mandato di annullare la assunzione, nel ruolo di dirigente amministrativo a tempo indeterminato, di Valerio Pelusi, che è già è dipendente della Asl, in qualità di collaboratore amministrativo professionale. Anche qui senza bando, ma scorrendo una graduatoria del maggio del 2024, di un concorso indetto dall’Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) dell’Abruzzo e del Molise. Assunzione da un costo aggiuntivo di  29.576 euro l’anno.

Mentre il diretto generale della Asl di Pescara non si è allineata rimanendo ferma nella propria  nella propria posizione nella convinzione che il percorso è corretto e quindi inattaccabile.

Restano valide dunque le 10 assunzioni, senza nuovi concorsi, ma scorrendo per i 5 amministrativi di area economico finanziaria, una graduatoria ancora aperta con 31 idonei approvata con la delibera 1956 il 28 dicembre 2023, relativa ad un bando di concorso indetto a maggio del 2021, con scorrimento ulteriore dal 20esimo al 24esimo posto.  Dove si sono piazzati, Simone D’Angelo, consigliere comunale di Forza Italia di Pescara, nella maggioranza del sindaco di Fi, Carlo Masci e a seguire Sara Fantini, Desy Vendemmiale, Vanessa Tortora e Simonetta Pincione.

Mentre per quel che riguarda i cinque ammnistrativi di area giuridica, è si fatto ricorso allo “scorrimento” di una graduatoria approvata il 22 febbraio del 2024, a sua volta relativa ad un concorso indetto il 10 maggio del 2021. Dal 19esimo al 23esimo posto sono dunque risultati idonei all’assunzione Mattia D’Ercole, Federica D’Aurelio, Fabrizio De Pascale, Manola Barone e Valeria Mazzatenta. Il costo delle dieci assunzioni è stato calcolato in 369.288 euro l’anno.

Sempre da fonti regionali si apprende che l’azienda teramana prima dell’annullamento aveva cancellato la delibera del 17 febbraio che conteneva un passaggio a dir poco dubbio.

Nelle premesse si era utilizzato, a conferma della piena legittimità dell’assunzione, non una  norma dello Stato, bensì “un ulteriore chiarimento formulato a mezzo stampa in data 15.4.2025 dal consigliere regionale capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale d’Abruzzo”, ovvero Massimo Verrecchia, il quale ha precisato che: “la sospensione temporanea delle nuove procedure di reclutamento di personale amministrativo non riguarda le procedure già avviate, che proseguiranno regolarmente”.

Su entrambe le vicende il centrosinistra e il sindacato ha duramente atttaccato il centrodestra del presidente Marco Marsilio, di Fdi e dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì. che però ha scelto di non replicare, ma ha comunque agito per stoppare le assunzioni.