Lunedì, 14 Settembre 2009 L'avvocato informa

L’ANATOCISMO

Finalmente anche le Banche condannate ridare i soldi

(A cura dell’Avv. Sergio Lapenna, Foro di Vasto)
Nel 1999, tre sentenze della Corte di Cassazione fecero tremare, con effetti ancora visibili, l’intero mondo finanziario nazionale. Sembrava impossibile, e ancora oggi, ad un decennio dal quel “terremoto”, molti restano scettici… ma, toccare per credere, era tutto vero: le banche avevano ‘sbagliato’ e dovevano ridare indietro i soldi ai propri clienti.
Di che si tratta? Del famigerato “anatocismo”, parola ostica, forse, ma pertinente a tutti, piccoli e grandi, pubblici e privati, giacché chi non ha avuto o non ha un conto corrente con un banca?
L’argomento odierno riguarda proprio chi ha intrattenuto o intrattiene ancora, un conto corrente presso una qualsiasi banca ed ha pagato interessi passivi.
Mi spiego meglio.
Come è noto, da sempre, le banche hanno addebitato gli interessi c.d. passivi (che il correntista paga quando il conto è in rosso) trimestralmente, così determinando una lievitazione degli interessi quattro volte l’anno invece che una.
Ebbene, nonostante la legge non ammetteva assolutamente una regola del genere, anzi la vietava, per tanti anni, le banche hanno addebitato trimestralmente gli interessi senza nessunostacolo!
Si era creduto, fino al 1999, che esistesse un uso che legittimasse tale prassi, ma, a conti fatti, nessuno si era mai preso la briga di andare a controllare se un uso del genere esistesse davvero o fosse solo un mito.
Ebbene, la grande rivoluzione delle tre sentenze richiamate, fù proprio quella di andare a verificare presso, tutte le camere di commercio italiane, se fosse mai stato registrato un uso che legittimasse la banche ad addebitare trimestralmente gli interessi passivi e sapete cosa è venuto fuori: che la storia dei tre mesi era tutta un’invenzione della banche stesse a cui tutti avevano creduto!!!
Condannato l’uso di addebitare ogni tre mesi gli interessi passivi di conto corrente, la logica conseguenza è stata quella di poter richiedere indietro i soldi indebitamente trattenuti dalle banche.
Non di tutti gli interessi, ovviamente, ma di una buon parte di essi.
E non è tutto, in quanto, oltre alla quota parte degli interessi passivi addebitati indebitamente, gli istituti di credito dovranno restituire anche la commissioni di massimo scoperto e le spese di chiusura trimestrale.
Immaginate chi aveva enormi somme a debito e per anni ha pagato ingenti cifre di interessi!
Si è scatenata una valanga di richieste giudiziarie, ovviamente tutte accolte dai giudici italiani.
E non si tratta di una storia vecchia.
Ancora oggi, anche a distanza di un decennio dalle famose sentenze della cassazione, è possibile richiedere indietro i propri soldi. E' sufficiente avere il proprio conto ancora in corso, anche se di vecchia data (anzi più è vecchio, più soldi saranno restituiti).

Avv. Sergio Lapenna