Lunedì, 25 Giugno 2012 Vasto

L'ordinazione diaconale di Fra Gian Nicola Paladino

Mons. Forte: "Sii l'annunciatore della fede e l'apostolo della carità"

Questa sera nella Concattedrale di San Giuseppe, Mons. Bruno Forte, alla presenza di tanti fedeli e di Padre Carmine Ranieri, Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini d’Abruzzo, ha consacrato diacono il giovane vastese Fra Gian Nicola Paladino.
Una cerimonia ricca di suggestione spirituale e di fede, inserita nella Celebrazione eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo e concelebrata, oltre che dal parroco di S. Giuseppe e da alcuni sacerdoti di Vasto, soprattutto da molti confratelli cappuccini di Fra Gian Nicola, venuti dalle varie comunità d’Abruzzo.
Una cerimonia intensa, ritmata dai canti in latino del Coro di Stella
Maris e dallo snodarsi del Rito dell’ordinazione nelle sue significative tappe (presentazione ed elezione; impegni dell’eletto; litanie dei Santi; imposizione delle mani e preghiera di ordinazione; vestizione degli abiti diaconali; consegna del libro dei Vangeli e abbraccio di pace).
Incisive le parole di Mons. Forte all’omelia. Il pastore della Diocesi si è rifatto alle letture bibliche (la prima tratta dal secondo libro dei Re, dove l’autore vede la tragedia come una punizione divina per le continue infedeltà di Israele al Dio dell’Alleanza; la seconda, tratta dal Vangelo secondo Matteo, dove è sottolineato che nessuno può ergersi a giudice del proprio fratello) e al salmo 59 in cui è forte nel popolo di Israele la coscienza di essere respinto dal suo Dio.
Due sono i messaggi che è possibile individuare, ha proseguito Mons. Forte: l’emergere della parola salda della fede, dopo l’infedeltà e la crisi (“Dio tornerà a Israele e Israele potrà così tornare a Dio) e l’impegno della carità, evitando la tentazione del giudicare l’altro (“ Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”). Rivolto, quindi, all’ordinando il Vescovo lo ha invitato ad essere
sia “il cantore della bellezza di Dio e l’annunciatore della fede nel nostro tempo”, sia “l’apostolo della carità verso tutti, nessuno escluso, perché tutti crescano nell’amore”.
Un lungo e caloroso applauso ha salutato la conclusione del sacro rito, come testimonianza dei presenti per il dono d’amore, che Fra Gian Nicola Paladino ha fatto, accettando l’ordinazione diaconale, a Dio e ai fratelli. Dono ben sottolineato nella frase (tratta da Filone D’Alessandria) che lo stesso Fra Gian Nicola ha voluto riportare nell’immaginetta ricordo: “La prova certa dell’armonia e del giusto accordo sta nell’aver portato un dono a Dio e cioè nell’aver onorato degnamente l’Essere che veramente è e nell’aver riconosciuto nel modo più esplicito la seguente verità: che questo universo è un suo dono”.
LUIGI MEDEA