Sabato, 2 Novembre 2013 Chieti

Al Bernabeo di Ortona declassata anche la Senologia

Lettera al professor Cianchetti: «Lei non è più primario ma responsabile»

di Katia Giammaria

Come il Laboratorio analisi al policlinico di Colle dell’Ara anche la Senologia dell’ospedale Bernabeo di Ortona è stata declassata a struttura semplice. E il professor Ettore Cianchetti non ha più la qualifica di primario ma di responsabile di un non meglio spiegato Programma operativo di chirurgia senologica. Quello che rappresenta il Centro di riferimento regionale per la cura del cancro al seno, infatti, secondo l’atto aziendale firmato Francesco Zavattaro, esperto esecutore di un progetto di tagli e accorpamenti che trova la sua fonte primaria nelle direttive della Regione, non è più una Unità complessa e dovrà fare riferimento, come struttura semplice, al direttore della Chirurgia generale.

É di qualche giorno fa la lettera che il professor Cianchetti, che opera in regime di convenzione università-Asl, ha ricevuto a firma del manager Zavattaro e del rettore della d’Annunzio Carmine Di Ilio, nella quale gli viene comunicato che non essendo la Senologia più unità complessa, lui non è più primario ma responsabile del Programma operativo di chirurgia senologica. Di complesso è rimasta solo la nuova dicitura.

Un fulmine a ciel sereno per il docente universitario con 7mila e 500 pazienti visitate e oltre mille interventi chirurgici l’anno che già sapeva delle intenzioni della Asl di declassare la Senologia ma solo quando lui fosse andato in pensione. Invece l’esigenza di depotenziare con un colpo di spugna un centro di riferimento regionale che richiama poco meno del 50 per cento delle donne abruzzesi, con il 55 per cento di mobilità attiva, è stata anticipata. Ma al di là del caso personale di un chirurgo molto stimato che ha fatto del suo reparto un reale riferimento per le donne ammalate di cancro al seno, e dell’aspetto tecnico-burocratico di un declassamento per ora solo su carta, c’è il rischio che anche tutte le attività connesse al Centro di senologia, vengano depotenziate, e che avevano fatto del Bernabeo l’ospedale della donna, con il Punto nascite e il centro di procreazione assistita. É di appena un anno fa l’iniziativa annunciata dalla Asl di Chieti di aver istituito nella Senologia ortonese la Breast Unit, equipe multispecialistica sulla patologia oncologica mammaria, che aveva fatto annunciare anche la richiesta della certificazione Eusoma (qualità dei centri di senologia attestati dalla società europea di mastologia).

In una unità senza primario, il responsabile sarà costretto a bussare alla porta del collega di chirurgia generale anche per una semplice richiesta di un ecografo o altro strumento diagnostico, con inevitabili ripercussioni sui pazienti.

«La Regione vede solo la priorità del bilancio», commenta Mario Frittelli, del sindacato unitario di base che sta conducendo una battaglia sul declassamento del Laboratorio analisi del policlinico, la cui direzione è stata affidata a un primario del Renzetti di Lanciano, «con questa azione di depauperamento delle attività specialistiche», osserva Frittelli, «si vuole infierire un ulteriore colpo alla sanità pubblica. Senza contare le conseguenze organizzative che ne conseguono. Al Laboratorio analisi, che oggi non ha più un primario, si sta andando incontro a sommovimenti interni che sfociano in uno sfacelo organizzativo che inevitabilmente si ripercuotono sui pazienti. Si pensi che ultimamente ci sono stati tre ordini di servizio diversi fatti da tre persone diverse».

C’è la necessità di ridurre i costi di gestione, di sanare i debiti di una Regione tra quelle definite (per quel che concerne la sanità) «canaglia«, la prima, dicono al palazzo dall’emiciclo, che è uscita da quella condizione di dissesto.

L’operazione è tecnicamente riuscita. Ma è come tagliare le ali a uno dei pochi casi della sanità pubblica abruzzese che attira pazienti anche da fuori regione. Non è una contraddizione?