Lunedì, 9 Maggio 2016 Vastese

Gianfranco Basterebbe nuovo presidente del Cda della SASI

E' stato eletto all'unanimità dai sindaci del frentano e del vastese

Questa sera, al termine dell'assemblea generale degli azionisti della SASI  Spa i sindaci dei Comuni del frentano e del vastese hanno eletto con 58 voti favorevoli e 3 sole astensioni Gianfranco Basterebbe, di San Vito Chietino, presidente della Società che gestisce acquedotti, depurazione e fognature per i 92 Comuni della Provincia di Cheti ricompresi nel territorio dell’A.T.O. 6 Chietino.

Del nuovo Consiglio di Amministrazione sono entrate a far parte Patrizia De Santis, ex Sindaco di Castel Frentano, e Paola Tosti di Vasto. Il nuovo Consiglio di Amministrazione rimarrà in carica per 3 anni. I tre nuovi eletti succedono a Domenico Scutti, presidente, ed ai consiglieri Vincenzo Marcello ed Enzo Menna che hanno gestito la Società negli ultimi anni.

Prima delle operazioni di voto, che hanno portato alla riconferma anche dei componenti del Collegio Sindacale (composto da Simona Fossaceca, Presidente, Guido Berardi e Simona Fontana. sindaci revisori), l'Assemblea aveva proceduto all'approvazione del bilancio della Società che ha un giro di affari di circa 26 milioni di euro annui. La società, che vanta circa 150 dipendenti, ha chiuso la gestione con un utile di esercizio di poco superiore ai 4mila euro. Dopo tanti anni la SASI ha ottenuto l'accesso al credito da parte di alcuni Istituti bancari. Molti i giudizi positivi espressi dai Sindaci intervenuti nel corso del dibattito. Scutti, presidente uscente, ha ringraziato i dipendenti ed i sindaci che lo hanno sostenuto nel corso di 6 importanti anni di gestione della Società

La SASI è il punto di riferimento di circa 150.000 utenti: dall’attivazione dei servizi fino alle emergenze guasti ed al pagamento delle bollette.

L’azienda nasce a dicembre 2002; la costituzione della Società rientra nella più generale riorganizzazione del servizio idrico integrato nel territorio regionale prevista dalla Legge Regionale 2/97 in esecuzione della più generale Legge 36/94 di riferimento (legge Galli). Con tali normative, il legislatore ha inteso superare l’eccessiva frammentazione delle gestioni e integrare le fasi del servizio (acquedotto, fognatura e depurazione) per favorire la razionalizzazione dell’uso dell’acqua e il raggiungimento di standard di qualità, efficienza ed efficacia confrontabili con quelli dei più evoluti paesi dell’Unione Europea.