Domenica, 17 Novembre 2019 AbruzzoPaolucci: Il Ministero boccerà il Piano sanitario della Regione AbruzzoInviato un documento politico senza allegati per farlo bocciare e accusare Governo giallo rossoUn documento, quello del Piano sanitario regionale inviato al Ministero, che "sembra fatto apposta per farselo bocciare", parificabile ad un "desiderata politico". Piatto forte del Piano, e assai indigesto per le resistenze dei vari territori, è il riordino della rete ospedaliera. La Regione, da quanto è trapelato - il documento non è pubblico, e neanche Paolucci ne è in possesso - ha proposto quello che per anni era considerato impossibile, ovvero la previsione di quattro hub di secondo livello, ovvero di ospedali con tutte le eccellenze, a L’Aquila, Chieti, Teramo, Pescara. Nelle more della Lorenzin, in base ai bacino di utenza, l'ipotesi sarebbe per Abruzzo, al massimo, e con qualche forzatura interpretativa, solo di due hub interconnessi, Teramo e L'aquila, e Pescara e Chieti. Previsti poi, come ospedali di primo livello, un gradino più in basso, quelli Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto. Infine come ospedali sede di pronto soccorso quelli di Popoli, Penne, Giulianova, Atri, Sant’Omero, e come ospedali di area disagiata quelli di Castel di Sangro e Atessa. Per Paolucci, infatti, "esiste un parere dell'ufficio legislativo, rilasciato nella precedente legislatura, richiesto dall'allora vicepresidente del consiglio regionale Paolo Gatti di Forza Italia, in cui si chiedeva una valutazione dei vari poteri che restano in capo al consiglio regionale e alla Giunta, una volta conclusa la procedura commissariale. Ebbene: in quel parere l'ufficio legislativo l'ufficio legislativo che è lo stesso di oggi, ha sostenuto con chiarezza che il consiglio regionale deve potersi esprimersi sul piano sanitario, come del resto avvenuto prima del commissariamento, nel 2008". Per Paolucci, a causa dell'immobilismo della Regione, e della mancata approvazione del Piano sanitario, restano così congelati "gli oltre 400 milioni di euro per i nuovi ospedali, che ci sono, e vanno semplicemente amministrati, E nonostante i 143 milioni assegnati per cassa dai governi del Partito democratico, a cui si aggiungono i 94 collegati al sisma". La Verì ha replicato piccata che "questo assessorato e l'intero governo regionale non perderà alcun finanziamento per l'edilizia sanitaria". Incolpando "il funzionario ministeriale che avrebbe dovuto firmare l'accordo di programma per i nuovi ospedali nel febbraio 2018, e che è ancora in missione intergovernativa all'estero". Accusando Paolucci di essere stato lui a non essere riuscito a chiudere la partita, e mettendo anche in discussione la sostenibilità economica per la Regione dei project financing, per cui è necessaria " è necessario effettuare una nuova verifica, sia sulla coerenza generale dell'iniziativa e sia dal punto di vista economico". "Le chiacchiere stanno a zero - torna a incalzare sulla vicenda Paolucci - se noi non avremo la rete ospedaliera approvata, e loro non hanno inviato un atto valutabile, le risorse per gli investimenti restano bloccate, con il rischio anche di perderle. In una regione, l'Abruzzo, che ha una grande problema, quello di ospedali vecchi e pericolosi da punto di vista sismico. Ma non solo, restano bloccate anche le risorse per le assunzioni, che noi, e non loro abbiamo conquistato con tanto sforzo. La verità è che in questi 9 mesi di nuovo governo regionale non è stato compiuto assolutamente nulla: non c’è una nota, una delibera, un atto, un’interlocuzione di segno positivo sull’argomento, solo ipotesi e giustificazioni per non decidere e galleggiare". Torna infine a difendere lo strumento del project financing. Per realizzare tutta quella mole di investimenti, per rinnovare la nostra rete ospedaliera, o hai tutti i soldi pubblici necessari e quindi trasferiti dallo Stato, oppure devi fare metà e metà con il privato, in un modo, come è stato dimostrato, sostenibile e vantaggioso per la Regione. Ma risorse pubbliche non ci sono a sufficienza, ammenochè non si voglia rinunciare a parte di investimenti, e anche in questo caso ci dovrebbe dire quali saranno gli interventi che saranno esclusi". |