Giovedì, 23 Luglio 2020 Abruzzo

Risultati parziali della 10^ edizione del censimento nazionale FAI

In ABRUZZO i luoghi più votati nella classifica provvisoria sono L’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone (AQ), il Castello di Roccascalegna (CH), Borgo Universo (AQ), il Faro di Punta Penna a Vasto (CH) e le Grotte e Cascata di Stiffe (AQ)

A oggi il luogo in Abruzzo al primo posto della classifica provvisoria (classifica provvisoria completa su
www.iluoghidelcuore.it) è l’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone a Sulmona (AQ), luogo di grande valore
spirituale dove, si narra, l’eremita Pietro da Morrone fu raggiunto nel 1294 dai messi papali che gli
annunciarono l’elezione al soglio pontificio come Celestino V, da cui abdicò dopo pochi mesi, con “il gran
rifiuto” citato da Dante nell’Inferno. Ancora oggi si può visitare la grotta che fu rifugio del Santo Eremita e i
devoti, seguendo un rito apotropaico, vi si stendono per guarire i dolori articolari. L’eremo risale al XIII
secolo: dal suo straordinario belvedere la vista domina l’Abbazia di Santo Spirito a Morrone, lo storico campo
di prigionia 78 e l'intera Valle Peligna. L'obiettivo della raccolta voti del comitato “Custodi dell’Eremo di
Celestino V” al censimento, dopo le difficoltà seguite al terremoto del 2009 e al disastroso incendio del Monte
Morrone che lambì l'eremo nel 2017, è quello di restaurare gli affreschi trecenteschi della cappella presente
nella struttura e mettere in sicurezza l'accesso alla grotta nella quale Pietro da Morrone, poi Celestino V e
infine San Pietro Confessore, visse per gran parte della sua permanenza sulla montagna. Il bene rientra nella
classifica speciale “Italia sopra i 600 metri”.
A seguire il Castello di Roccascalegna (CH), che da uno sperone roccioso domina le colline a sud est della
Maiella comprese tra i corsi dei fiumi Sangro e Aventino. Il complesso fortilizio vuole le sue origini nel VII
secolo d.C., a opera dei Longobardi che si insediarono nell’Abruzzo meridionale e in Molise. Dubbia l’origine
del suo nome, che sembra poter derivare da “Rocca scala lignea”, con riferimento alla presenza di una scala di
accesso al luogo, presente ancora nello stemma del paese, anche se il toponimo, più credibilmente, dovrebbe
risalire al termine “Rocca-scarengia”, derivante da “scarenna”, cioè il fianco scosceso di una montagna. Il
comitato “Amici del Castello medievale di Roccascalegna”, composto principalmente dalla Pro Loco, si è
attivato al censimento con l’intento di valorizzare e promuovere questo luogo simbolo per i cittadini roccolani.
Il castello è costeggiato da un percorso panoramico, in stato di abbandono a seguito di una frana: reso
nuovamente agibile nel 2019, necessita di interventi di messa in sicurezza e di manutenzione straordinaria.
Un altro luogo che emerge dalla classifica abruzzese è il Borgo Universo ad Aielli (AQ), “balcone della
Marsica” a 1.030 metri sul livello del mare, dove le pareti degli edifici sono diventate tele e i vicoli si sono
trasformati in una galleria d’arte. Agellum fu vicus romano sorto da un precedente nucleo dell’Età del Ferro;
nel 1347 il Conte dei Marsi Ruggero II dispose la ricostruzione di torri e fortificazioni, attestate dal X secolo, e
dopo il prosciugamento del Lago Fucino a metà Ottocento, la popolazione scese a valle, dando vita al moderno
nucleo di Aielli Stazione, che si sviluppò dopo il terremoto del 1915 e che vanta una chiesa con vetrate di
Galileo Chini. L’idea di trasformare Aielli in un museo a cielo aperto attraverso la street art è nata nel 2017
come progetto di riqualificazione paesaggistica, per dare nuova linfa al paese. Il fulcro di Borgo Universo è la
Torre delle Stelle (del 1356), l’osservatorio astronomico più alto dell’Italia centrale, che comprende un
planetario e un museo. Il comitato “Rinascita Borgo Universo” auspica, attraverso l’attivazione al censimento
FAI il rilancio attraverso un turismo lento, rispettoso dell'ambiente montano e del tessuto del luogo,
fondamentale per la sopravvivenza e lo sviluppo della comunità che resiste allo spopolamento e all'abbandono.
Il borgo rientra nella classifica speciale “Italia sopra i 600 metri”.
Ha superato i mille voti anche il Faro di Punta Penna a Vasto (CH) che il comitato “Insieme per il Faro di
Punta Penna” sta facendo votare per valorizzarlo e promuoverne la conoscenza. Con i suoi 70 metri di altezza,
è il secondo faro più alto d'Italia dopo la Lanterna di Genova. Si trova su un promontorio presso il porto di
Vasto, luogo scelto per la posizione strategica. Quello che vediamo oggi è il risultato di una serie di
ricostruzioni; l’ultima, seguita ai gravi danni dell’ultima guerra mondiale, risale al 1948. Il faro si presenta

come una costruzione in muratura a forma di torre. Una scala a chiocciola di 307 scalini conduce alla sommità
dove la vista spazia dalle montagne più alte dell'Appennino Abruzzese alla costa da Ortona al Gargano.
Sempre nella provincia dell’Aquila hanno raggiunto i mille voti anche le Grotte e Cascata di Stiffe (AQ),
complesso di grotte carsiche all’interno del Parco Naturale Regionale Sirente-Velino che sono tecnicamente
una “risorgenza”, cioè il punto dove un fiume torna alla luce dopo un tratto sotterraneo; nel caso di Stiffe
questo punto si trova all’apice della forra che sovrasta il piccolo paese omonimo. Sono accessibili al pubblico
dal 1991 e costituiscono oggi uno dei principali siti naturalistici del territorio aquilano, facendo registrare
annualmente oltre 40.000 presenze. Il fiume Gamberale fa da guida ai turisti con il suo fragore e si nasconde in
alcuni tratti prima di tornare a esibirsi in una maestosa sala dove, precipitando, offre lo splendido spettacolo
della cascata. Il comitato “Amici delle Grotte e della Cascata di Stiffe” da undici anni si occupa di monitorare
il sito. Sono state attivate anche tre campagne per la pulizia dell'argine del fiume ma resta necessario un nuovo
sistema di monitoraggio ambientale per preservare l’ecosistema del luogo oltre ad altre azioni, come la
sistemazione del viale che dal parcheggio porta alla biglietteria e il rifacimento della cartellonistica, che ne
permetterebbero una più adeguata fruizione. Il bene rientra nella classifica speciale “Italia sopra i 600 metri”.