Mercoledì, 25 Ottobre 2023 Abruzzo

REGIONALI: 5 LISTE, RESSA ASPIRANTI CANDIDATI

IL TOTONOMI AGGIORNATO DEL CENTRODESTRA

di Filippo Tronca

 Manca ancora molto tempo al 9 febbraio, data fissata per la presentazione delle liste alle elezioni regionali del 10 marzo, ma la campagna elettorale è già ai nastri di partenza,  è dunque è già corsa per stabilire, il prima possibile, le squadre dei candidati, non priva di ostacoli, tra gomitate e sgambetti, per le segreterie dei partiti, sia della coalizione del centrodestra, che tornerà davanti agli elettori con il presidente uscente, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, che del centrosinistra, che candida invece il professore dell’Università di Teramo, ed ex presidente della Tua, la società regionali dei trasporti, Luciano D’Amico.

A seguire dunque il totonomi, aggiornato, per quello che riguarda il centrodestra, che punta a centrare lo storico obiettivo di un secondo mandato, mai accaduto da quando nel 1970 è stata istituita la Regione Abruzzo. Le liste saranno cinque: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega la lista del candidato presidente Marsilio, e una costituenda coalizione di centro, che riunisce Noi moderati, Udc, la civica Futur-a, Noi con Italia, Abruzzo Insieme, Movimento delle partite iva unite. infine al lista del candidato presidente Marsilio

Il centrodestra, che governa con la premier Giorgia Meloni anche il Paese, sente il vento in poppa, e gode, ad oggi, del favore dei pronostici. Ma anche per questo decidere i 7 candidati per ciascuno dei collegi di L’Aquila, Teramo e Pescara, e gli 8 per il più grande collegio di Chieti, non è affatto semplice, visto il numero di pretendenti ben superiore, in caso di vittoria, ai 18 seggi disponibili, più i 6 per i “surrogati”, ovvero coloro che prenderanno il posto degli assessori. In caso di sconfitta in vece 8 posti si riducono a 13.

Un puzzle reso ancora più complesso, per via della sacrosanta norma sulle quote rosa, che impone nelle liste non meno del 40% riservati a candidati donne.

 FRATELLI D’ITALIA

Cominciamo dunque con Fratelli d’Italia, il partito del candidato presidente Marsilio, di gran lunga quello più sulla cresta dell’onda, in Italia e in Abruzzo. Alle regionali del marzo 2019 aveva preso appena il 6,4% con 38.894 voti, alle politiche dell’anno scorso ha quasi quintuplicato i voti con  173.153 preferenze, pari al 27,6%. Una percentuale che, se confermata, in caso di vittoria vale dieci consiglieri eletti, più altri “surrogati” degli assessori, tra i primi dei non eletti.

Inevitabile la furibonda ressa per un posto in lista, ed è questo il problema che devono ora affrontare, un po’ in tutti i collegi, il segretario regionale, il senatore Etel Sigismondi, e i due vice coordinatori, il senatore Guido Liris e il deputato Guerino Testa.

Una situazione a dir poco esplosiva in particolare nel territorio aquilano, dove si registra lo scontro per piazzare i propri fedelissimi in lista tra Liris e il sindaco e coordinatore provinciale, Pierluigi Biondi, tanto che da Roma è arrivato a fare da paciare e porre fine ai pericolosi e laceranti conflitti  il senatore e dirigente nazionale Giorgio Salvitti, uomo vicino al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, marito della donna forte di Fdi, Arianna Meloni, sorella del  premier, Giorgia Meloni, con un mandato chiaro: portare “ordine” non solo per la partita delle candidature, ma anche per quella, strettamente connessa, degli imminenti congressi, provinciali e comunali. Il ministro cognato di Meloni è considerato un amico di Biondi che a sua volta ha un rapporto di amicizia con il premier deputato nel collegio L’Aquila-Teramo.

I sei nomi tra cui scegliere per l’Aquilano sono l’ex assessore comunale e avvocato Alessandro Piccinini, appena confermato presidente della Gran Sasso Acqua, la società pubblica del ciclo idrico integrato, l’ingegnere Andrea Di Biase, capogabinetto del sindaco Pierluigi Biondi, nominato nel 2021 presidente della società in house della Regione Abruzzo Engineering, il sindaco di Navelli Paolo Federico, presidente del Gruppo di Azione locale (Gal) Gran Sasso-Velino, commissario della Comunità montana Montagna di L’Aquila, ,  assessore comunale con deleghe tra le altre alle Opere Pubbliche e allo Sport, Vincenzo Uzzeo, ex assessore comunale di Castel di Sangro. Tra le donne, l’assessore comunale dell’Aquila al Turismo, l’avvocato Ersilia Lancia, moglie del segretario regionale e senatore Sigismondi e la consigliera comunale Tiziana Del Beato, che nel 2020 è passata dalla Lega a Fdi.

Nell’area Marsicana, avvantaggiata per il maggio numero di residenti e potenziali elettori, in pole position ci sono l’assessore al Bilancio, Mario Quaglieri, ex sindaco di Trasacco, medico chirurgo marsicano, 4.244 voti nelle regionali del marzo 2019, entrato come surrogato dell’assessore Liris e l’avezzanese Massimo Verrecchia, 2.431 voti nel 2019,  ex parlamentare, dirigente regionale e capo di gabinetto dello staff del presidente Marsilio, entrato a sua volta in consiglio come “surrogato” di Quaglieri divenuto assessore, a gennaio scorso, una volta che Liris è diventato senatore lasciando il posto in giunta, e assumendo anche il ruolo di capogruppo di Fdi.

C’è poi Antonella Buffone, sindaco di Balsorano.

A Sulmona correrà invece l’avvocato Anna Berghella, ex presidente della Dmc dell’Appennino Terre d’Amore in Abruzzo, e moglie del consigliere comunale e candidato sindaco alle ultime elezioni  Vittorio Masci. Ha vinto la concorrenza con Maria Assunta Rossi, ex presidente della Bbc di Pratola Peligna.

Tantissimi i pretendenti anche in provincia di Pescara: pressoché certo Stefano Cardelli, coordinatore provinciale di Fdi, come pure Luca De Renziis, ex Lega, eletto nel 2019 con 4.398 voti, il consigliere regionale e sindacalista pennese Leonardo D’Addazio, presidente della quinta commissione Salute, entrato all’Emiciclo a dicembre 2022 come surrogato di Guerino Testa, divenuto deputato, Valter Cozzi, consigliere comunale a Montesilvano. Non si candiderà invece Alfredo Cremonese assessore Grande eventi al comune di Pescara. E farà passo indietro l’ex sindaco e segretario comunale di Montesilvano Lillo Cordoma, visto che nel suo stesso bacino elettorale si candiderà Cozzi.

Tra le donne circolano i nomi della consigliera comunale di Scafa, Manuela Di Fiore, e della coordinatrice cittadina di Cepagatti,  Liliana D’Innocente.

In provincia di Chieti, sarà tranne sorprese candidato il lancianese assessore regionale all’Energia  e Rifiuti Nicola Campitelli, eletto nel 2019 con la Lega, con ben 8.160 preferenze. I salviniani hanno espresso un secco niet alla ricandidatura del “traditore” Campitelli, ma Fdi sembra voglia fare orecchio da mercante, in quanto l’assessore ha un bagaglio di voti a cui è difficile rinunciare. Anche se va detto, la candidatura, per ovvi motivi, è guardata in cagnesco da altri aspiranti candidati della provincia.

Correrà poi sicuramente il coordinatore provinciale, Antonio Tavani, sindaco di Fara San Martino. Buone possibilità per Francesco Prospero, consigliere comunale di Vasto, figlio Antonio Prospero, componente del cda di Tua, ed ex consigliere regionale, e per il commissario cittadino di Lanciano, nonché assessore comunale, Paolo Bomba.

Tra le donne troviamo l’ex sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, ora presidente del consiglio comunale, che dopo essere stata in Forza Italia, è passata alla Lega, dunque è tornata in Forza Italia, e infine, a giugno, è approdata in Fratelli d’Italia.  Si fanno i nomi poi di Carla Di Biase, consigliere comunale di opposizione a  Chieti, e di Carla Zinni, vicesindaco di Casalbordino.

Infine la provincia di Teramo, che vedrà innanzitutto il ritorno nell’agone politico dell’avvocato Paolo Gatti, ex assessore regionale di Forza Italia, già mister preferenze alle regionali del 2009, con 10.120 voti , e del 2014, con 10.875 voti , leader della civica teramana Futuro in.

C’è poi l’uscente Umberto D’Annuntiis, sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale con delega ai Trasporti, eletto nel 2019 con Forza Italia, e con 5.569 preferenze, e ancora il consigliere regionale Marco Cipolletti, eletto nel 2019 con 2.182, ma nelle file del Movimento 5 stelle. Buone possibilità per l’ex sindaco di Notaresco, ed ex presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura.

Tra le donne il pole position sono Marilena Rossi, coordinatrice provinciale di Teramo, e Mimma Centorame, assessore comunale di Atri.

 FORZA ITALIA

Passiamo a Forza Italia, che nutre grandi aspettative, per essersi potenziato in consiglio regionale, dove dai tre di partenza usciti dalle urne nel 2019, ha ora ben sette consiglieri, compresi i tre federati di Valore Abruzzo, arrivati dalla Lega, e che alle politiche del 25 settembre  al collegio unico del Senato ha preso 75.663 voti salendo al 12,1%, rispetto al 9% delle regionali del  2019, pari a 54.223 voti.

Nel collegio aquilano punto fermo è proprio una delle new entry all’Emiciclo, Roberto Santangelo, eletto nel 2019 con 2.645 voti in lista con Azione politica, vice presidente del consiglio Regionale, e presidente del consiglio comunale dell’Aquila. C’è poi il consigliere regionale federato di Valore Abruzzo, Simone Angelosante, eletto nel 2019 con la Lega con 3.872 voti, ex sindaco di Ovindoli, il consigliere regionale uscente di Sulmona Antonietta La Porta, eletta con la Lega nel 2019  con 3.293 voti, entrata in consiglio al posto del vice presidente di Giunta Emmanuele Imprudente, e che ha poi aderito ai forzisti, l’ex sindaco di San Benedetto dei Marsi, Quirino D’Orazio e il sindaco di Civita D’Antino, Sara Cicchinelli.

Manca una candidata donna, e la scelta, da quanto si apprende sarà ad appannaggio di Roberto Santangelo.

In provincia di Pescara sarà ovviamente della partita il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri, 6.012 voti nel 2019,  uomo forte del partito, forse ancor di più del segretario regionale Nazario Pagano, che in base ad un  accordo sottoscritto prima delle politiche di settembre 2022, avrebbe dovuto lasciargli lo scettro proprio a Sospiri, ma se ne riparlerà, eventualmente dopo il voto.

Assieme a lui ci sarà Luigi Albore Mascia ex sindaco di Pescara e ora assessore comunale,  e l’assessore, sempre al Comune di Pescara, Eugenio Seccia.  Non sarà candidato il vice sindaco di  Montesilvano Paolo Cilli.

Altro nomi sono quelli dell’ex presidente della Provincia di Pescara, Antonio Zaffiri. Partita aperta per le candidate donne, e l’unica certa sembra essere ad oggi Giulia De Lellis, assessore comunale di Manoppello.

In provincia di Teramo sembra essere cosa fatta la candidatura dell’ex leghista Emiliano Di Matteo, ex sindaco di Ancarano, che nel 2019 prese ben 8.477 preferenze.

Tenterà di coronare il suo sogno di entrare in consiglio, il primo dei non eletti di Fi nel 2019, con 4.418 voti, Gabriele Astolfi, ex sindaco di Atri, che è stato più volte ad un passo dall’entrare in consiglio con il meccanismo della surroga. In corsa anche il consigliere comunale di Teramo, Mario Cozzi.

Tra le donne certa sembra essere Rita Ettorre, attuale responsabile regionale di Azzurro Donna in Abruzzo. Ci sarebbe un veto del segretario regionale Pagano sul nome dell’imprenditrice Francesca Persia.

Infine la provincia di Chieti, dove ci sono intanto altri due punti fermi: il capogruppo in consiglio e decano dell’Emiciclo, Mauro Febbo, 5.553 voti nel 2019 e l’assessore alle Attività produttive, Turismo e Cultura, Daniele D’Amario, 2.253 voti nel 2019.

In corsa poi il consigliere regionale Manuele Marcovecchio, oggi in Valore Abruzzo, federato con Fi, altro fuoriuscito dalla Lega, con cui ha preso 4.305 voti nel 2019, e il sindaco di Crecchio, Nicolino Di Paolo.

In corsa ci sarà poi la new entry Sara Marcozzi, passata ad Fi dopo essere stata due volte candidata presidente della Regione per il Movimento 5 stelle, 6.5oo voti nel 2019, presi però nella base elettorale pentastellata, e due assessori donne al comune di Lanciano, Graziella Di Campli e Tonia Paolucci, ma la seconda deve però ancora sciogliere la riserva.

 LEGA

Passiamo alla Lega, in cerca di riscatto, dopo il non facile periodo degli abbandoni, sia in consiglio regionale, dove è passata da 1o consiglieri a 5, e anche negli enti locali. Partito che ha oltremodo patito la fronda interna al risoluto segretario regionale e sottosegretario di Stato all’Agricoltura, Sovranità alimentare alle Foreste e Foreste, Luigi D’Eramo, che però gode della fiducia incondizionata del segretario nazionale e ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini.

La Lega nel 2019 aveva preso ben 165.008 voti, pari al 27,5% eleggendo 10 consiglieri, portando a casa 4 assessori su 6, diventando azionista di maggioranza del centrodestra in Regione. Oggi il partito di Matteo Salvini è dato di poco sopra al 10%, e alle politiche dell’anno scorso in Abruzzo ha preso l’8%.

In Provincia dell’Aquila punto fermo è senz’altro Emanuele Imprudente, vice presidente della Regione, con delega all’Agricoltura,  terzo più votato in assoluto alle regionali del 2019 con 8.794 preferenze. Con lui Antonio Del Boccio, già candidato sindaco civico alle ultime comunali di Avezzano, ex capo della polizia municipale, che ha ufficializzato la corsa e l’adesione alla Lega l’8 ottobre scorso.

Tra le donne nomi pesanti sono quelli di Carla Mannetti, ex dirigente regionale ed ex assessore alla Mobilità al Comune dell’Aquila, ex Fratelli d’Italia e che ora nella Lega è coordinatrice dipartimento Trasporti, Infrastrutture e Lavori pubblici, l’ex consigliere comunale di Sulmona, Roberta Salvati, il consigliere provinciale dell’Aquila, Gabriella Sette, componente del Consiglio comunale di Pizzoli, Infine , presidente dell’Adsu, l’Azienda regionale del diritto allo studio universitario.

In provincia di Pescara sarà candidato di punta, il capogruppo il consiglio  Vincenzo D’Incecco, (6.681 voti nel 2019) e consigliere comunale a Pescara,

Non è scontata invece  la candidatura dell’assessore alla Sanità Nicoletta Verì, (4.934 voti nel 2019), che è rientrata nei ranghi dopo le voci di un suo passaggio a Fdi, ma potrebbe anche non essere della partita, per una terza esperienza all’emiciclo.

Si lavora anche sulle ipotesi di Ricardo Chiavaroli, ex consigliere regionale del Pdl, ora leghista e presidente di Ambiente spa, la società partecipata del Comune di Pescara, di Lino Galante, ex segretario provinciale di Pescara e di Anthony Aliano,  avvocato e già assessore del comune di Montesilvano, segretario della Lega per la sezione  cittadina.

Non ci sarà Carla Ricci, ex componente del cda di Ambiente spa, moglie dell’ex sindaco Sandro Marinelli, si vocifera sui nomi dei consiglieri comunali di Montesilvano Paola Ballarini e Valentina Di Felice.

Nel collegio di Chieti,  tre nomi partono il pole position, oramai certi, Sabrina Bocchino, consigliere regionale di Vasto, segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, imprenditrice, che nel 2019 ha preso 3.777 voti. E c’è poi l’avvocato Donato Di Campli, presidente dell’ente fieristico regionale Lancianofiere, affermato imprenditore del turismo, ed ex agente del calciatore Marco Verratti, da lui portato dal Pescara al Psg. Il terzo nome è quello di Mario Colantonio, capogruppo al consiglio comunale di Chieti.

Altri nomi in lizza sono quelli di Fabrizio Montepara, presidente della prima Commissione Bilancio, 2.917 preferenze nel 2019, entrato in consiglio come surrogato dell’assessore Nicola Campitelli, come detti ora passato a Fdi, e Rocco Paolini, ex presidente del Consiglio comunale di Francavilla e assessore provinciale. Non si candiderà invece il segretario provinciale della Lega di Chieti, Maurizio Bucci.

Anche in provincia di Chieti però solo massimo 5 dei citati pretendenti maschi potranno entrare in lista, visto che serviranno, oltre a Sabrina Bocchino, almeno altri due donne.

Bisognerà infine poi stabilire le candidature in quota del nuovo alleato della Lega, Azione politica di Gianluca Zelli, imprenditore e amministratore unico della Sgb Humangest holding, che opera nel settore della somministrazione lavoro, formazione e consulenza alle imprese. Uno dei possibili candidati è proprio a Chieti: il costruttore e assessore comunale a San Salvo, Tonino Marcello.

In provincia di Teramo, candidato di punta sarà  l’assessore regionale al sociale e Lavoro e istruzione, Pietro Quaresimale, ex sindaco di Campli, secondo più votato in assoluto nel 2019 con 8.838 preferenze.

Non sarà della partita il coordinatore provinciale Jwan Costantini, che si ricandiderà a sindaco di Giulianova, e ci sarà in lista però un candidato di sua fiducia. C’è pressione su di Giacomo D’Ignazio, presidente della Fira, la finanziaria regionale, che però preferirebbe restare a suo posto ,e lo stesso vale per Maria Ceci, presidente dell’Ater provinciale di Teramo. altro nomi  l’ex assessore comunale di Giulianova Paolo Giorgini,  C’è poi Antonio Zennaro, ex deputato del Movimento 5 stelle, poi passato con i leghisti e candidato non eletto alle politiche dell’anno scorso, nominato a marzo vice segretario regionale. E l’avvocato Berardo Rabuffo,  capigruppo in consiglio comunale a Teramo ed ex consigliere regionale, eletto nel listino collegato al presidente Gianni Chiodi. Potrebbe restare al suo posto  l’ex consigliere regionale Benigno D’Orazio, ora amministratore delegato della nuova società che gestisce le terme di Popoli.

Tra le donne, pressoché certa è la consigliera regionale Simona Cardinali,  3.997 preferenze nel 2019, subentrata come prima dei non eletti all’assessore Quaresimale. Circola il nome della neoconsigliere regionale Federica Rompicapo, l’anno scorso, come prima dei non eletti, 3.00o voti nel 2019, al posto di Tony Di Gianvittorio, che si è dimesso per andare a fare il sindaco di Notaresco, e che ancor prima aveva lasciato la Lega, Maria Di Domenico, la nuova responsabile organizzativo della Lega in provincia di Teramo.

COALIZIONE DI CENTRO

C’è poi la coalizione di centro, che dovrebbe unire l’Udc, la civica Futur-a,  Noi con Italia, Abruzzo Insieme, Movimento delle partite iva unite.

A lavorare alla lista è Gianfranco Giuliante, ex assessore regionale di Forza Italia, ex esponente della Lega e presidente della Tua, la società regionale di trasporto pubblico, ora responsabile dell’ufficio elettorale dell’Abruzzo per l’Udc e fondatore del movimento politico Futur-a.

Nel 2019 nella l’Udc assieme a Idea, Noi con l’Italia e Democrazia cristiana  per le autonomie prese 17 308 voti, pari al 2,9%.

La nuova coalizione è però ancora un cantiere e sta cercando di aprirsi, il più possibile a forze civiche e radicate nei territori, in modo trasversale.

In provincia di Teramo, si candiderà, a questo proposito l’ex vicesindaco Dodo Di Sabatino, oggi di Italia viva, appoggiato dal partito teramano schierato nel centrodestra, controcorrente rispetto alla scelta del partito regionale che invece è nella coalizione del centrosinistra. C’è poi Domenico Di Matteo, ex sindaco di Tortoreto.

Altro nome pesante in provincia dell’Aquila: quello di Marianna Scoccia, sindaco di Prezza, moglie dell’ex assessore regionale del centrosinistra, il civico e battitore libero Andrea Gerosolimo, candidato sindaco sconfitto alle ultime elezioni comunali di Sulmona.

Scoccia fu l’unica eletta per l’Udc nel 2019, con ben 5.257 voti. Entrò presto in forte conflitto con la Lega, passando ai banchi dell’opposizione. Ora è pronta a tornare di fatto nella compagine del centrodestra. In provincia dell’Aquila c’è poi Roberto Donatelli, consigliere comunale di Pescocostanzo, ex leghista anche lui come il “regista” Giuliante.

In provincia di Pescara si punta per ora sul commercialista Vincenzo Serraiocco, dirigente nazionale Udc con delega allo Sport, e direttore generale della squadra di basket  Vis Pesaro.

Infine a Chieti dovrebbe essere della partita Valentino Di Carlo, ex dirigente della Dc

LISTA DEL PRESIDENTE

Cantiere aperto per la lista del presidente Marsilio, a cui lavorano a testa bassa Terenzio Rucci, componente della segreteria del presidente e capo del comitato elettorale regionale 2019, e l’avvocato Umberto Di Primio, ex sindaco di Chieti, che non saranno candidati.

Tre per ora i nomi certi e già ufficializzai, sono quelli dell’ex sindaco di Francavilla, Antonio Luciani, ex Pd, e di Alfredo Mascigrande, attuale consigliere comunale di Avezzano, primo dei non eletti in assoluto, candidato con la Lega alle ultime elezioni del 2020, e che poi ha detto addio ai salviniani a dicembre 2021.

Ci solo poi i nomi dell’ex sindaco di San Giovanni Teatino Luciano Marinucci e di Paolo Vasanella, consigliere comunale a Giulianova.

Abruzzoweb