Martedì, 20 Agosto 2024 Abruzzo

Lavoro: mancano gli autisti dei Tir

Anche in Abruzzo è sempre più difficile trovarli

 Stress, impegno fisico e orario di lavoro che si distribuisce lungo la gran parte della giornata hanno reso la professione meno attrattiva di un tempo, tanto che in Italia si stima siano almeno 22mila i camionisti che non si trovano sul mercato del lavoro.

La stessa situazione si registra anche in Abruzzo, con centinaia di richieste e camionisti passati dai 2.067  del 2013 ai 1.661 del 2023, una perdita di 406 figure, pari al – 19,64%.

Un problema che non riguarda solo il nostro Paese: in tutta Europa trovare autisti da mettere alla guida di un Tir è diventata un’impresa quasi proibitiva.

Non solo, permane ancora una forte barriera all’ingresso; per mettersi alla guida di un Tir è necessario, per legge, conseguire la patente di guida professionale (CQC) che ha un costo di migliaia e migliaia di euro che scoraggia, in particolare i giovani, a intraprendere questo mestiere. A fronte di queste criticità, non sono poche le aziende di autotrasporto che da qualche anno si stanno facendo carico di questo costo per facilitare le assunzioni.

Nonostante ciò, trovare camionisti è diventato sempre più difficile. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA.

• Negli ultimi 5 anni persi quasi 410 mila patentati (-35%). Entro 10 anni la metà degli autisti andrà in pensione

Rispetto al 2019 il numero dei titolari della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) di merci è diminuito di quasi 410mila unità. Cinque anni fa erano poco meno di 1,2 milioni, ora sfiorano quota 770 mila. Se la coorte dei giovanissimi (con meno di 25 anni) è in aumento del 65,9 per cento (anche se in valore assoluto registriamo un modesto +2.855), le fasce demografiche tra i 30 e i 54 anni hanno subito un vero e proprio crollo (mediamente del 45/50 per cento). E’ importante segnalare che rispetto allo stock attuale, gli over 50 sono poco più di 412 mila, pari al 53,7 per cento del totale. Pertanto, è prevedibile ritenere che fra 10 anni la stragrande maggioranza di questi lavoratori uscirà dal mercato del lavoro per raggiunti limiti di età. Insomma, un autista su 2 lascerà definitivamente la guida professionale. Ebbene, chi sostituirà queste persone se non riusciremo a invertire il trend in atto?

• In 10 anni perse 21.248 ditte di autotrasporto. Situazione critica in Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Lazio

Negli ultimi 10 anni lo stock complessivo delle imprese di autotrasporto presenti in Italia è diminuito di 21.248 unità. Se nel 2013 erano 101.935, nel 2023 sono scese a 80.687 (-20,8 per cento). A livello regionale le situazioni più critiche si sono verificate in Valle d’Aosta con una contrazione del 33,7 per cento (in valore assoluto pari a -33), in Friuli Venezia Giulia del 32,3 per cento (-573), nel Lazio del 30,7 per cento (-2.733), in Liguria del 30 per cento (-773) e in Piemonte del 29,9 per cento (-2.907).

Sicuramente le crisi economiche che si sono succedute in questo periodo4 hanno contribuito in misura determinante a ridurre la platea delle imprese di questo settore. Senza contare che soprattutto nel Nord si è fatta sentire la concorrenza dei vettori stranieri, in particolare quelli provenienti dai paesi dell’Europa dell’est.

Tuttavia, un contributo importante a questo ridimensionamento è ascrivibile anche all’elevato numero di aggregazioni e acquisizioni che si sono verificate in questo ultimo decennio, provocando, in particolare, una forte decurtazione del numero delle imprese monoveicolari. Grazie agli effetti delle crisi e a questi processi di unione aziendale, la dimensione media delle imprese è aumentata e, conseguentemente, è cresciuto anche il livello di produttività del nostro sistema logistico.

• A Roma, Napoli e Milano il maggior numero di Tir in circolazione

Sebbene l’ultimo dato aggiornato a livello provinciale sia riferito a inizio 2021, la realtà dove si registrava il maggior numero di imprese del settore dell’autotrasporto era Roma con 6.199 ditte presenti. Seguono Napoli con 4.502, Milano con 4.000, Torino con 2.962 e Palermo con 2.494. In queste cinque realtà scorgiamo oltre il 20 per cento del totale delle attività di autotrasporto presenti in Italia che oltre tre anni fa toccava complessivamente le 98.517 unità.