Martedì, 24 Settembre 2024 Abruzzo"Con la Dussmann Service difficili condizioni di lavoro"Domani 25 sit-in dell'USB fuori dalla sede della ASL di Pescara“Nel 2014 la Dussmann Service rilevò l’appalto delle pulizie del presidio ospedaliero Santo Spirito di Pescara riducendo gli orari di lavoro settimanale a un numero consistente del personale, ovvero a tutti coloro che avessero un contratto part time superiore a 24 ore. All’epoca vi furono rassicurazioni che, dopo un periodo di assestamento, tali decurtazioni di orario contrattuale sarebbero state ripristinate ai lavoratori coinvolti, in parte o totalmente, se le esigenze organizzative del servizio lo avessero richiesto. Da allora l’azienda ha fatto ricorso costantemente a ore di lavoro supplementari o di lavoro in regime di straordinario in quantità considerevole senza mai implementare gli orari contrattuali dei dipendenti”. Con queste motivazioni dei sindacati di base Usb Lavoro privato, Usb Pubblico impiego e Usb Federazione Abruzzo e Molise annunciano per domani 25 settembre un sit-in di protesta dalle ore 10,30 alle ore 14,30 presso la sede Asl di Pescara di Via Renato Paolini, con la partecipazione dei dipendenti dell’appalto Dussmann dell’ospedale di Pescara e degli operatori socio sanitari delle graduatorie del concorso, che la Asl di Pescara £ignora preferendo ricorrere ad assunzioni temporanee attraverso agenzie interinali invece di attingere alle stesse”, protesta Usb. Sotto accusa il colosso Dusmann che ha il appalto la pulizia degli ospedali abruzzesi. Importantissima commessa per la quale Areacom, la stazione appaltante della Regione, sta ancora lavorando per affidare una gara di 130 milioni di euro per cinque anni, a cui concorre anche l’uscente Dusmann. “L’Usb ha cercato di portare avanti un discorso in tal senso con l’azienda senza sostanziali cambiamenti e pertanto ha dichiarato lo stato di agitazione nella Dussmann di Pescara per rivendicare contratti giusti e dignitosi, per eliminare l’eccessivo ricorso a personale somministrato e per ottenere il riconoscimento e la retribuzione del tempo di vestizione e svestizione – protestano i sindacati -. Lo stato di agitazione è stato proclamato anche per altre motivazioni che incidono sulla qualità dei servizi all’utenza, ovvero la mancata e adeguata fornitura di materiale e prodotti per la pulizia dei reparti. Abbiamo anche chiesto un incontro urgente al DG della Asl Pescara Vero Michitelli e al Direttore Sanitario ma ad oggi nessuna convocazione ci è giunta”. “A fronte di tale indifferenza ci vediamo costretti a mettere in campo altre iniziative di lotta per far finalmente emergere una situazione che perdura da un decennio perché la nostra organizzazione non si ferma mai di fronte agli ostacoli. In vista della scadenza dell’appalto che avverrà nella prossima primavera, i lavoratori, contrattualizzati con il contratto nazionale multiservizi che prevede retribuzioni molto basse, hanno almeno il diritto di vedersi riconosciuti i loro sacrifici prodotti negli anni, anche quelli che li ha pesantemente coinvolti nel periodo di pandemia Covid. La Asl deve smettere di generare tali situazioni e di ignorare chi legittimamente rappresenta i lavoratori come fa la nostra Organizzazione Sindacale. L’Usb è pronta ad intraprendere un percorso rivendicativo che possa portare benefici ai lavoratori e soprattutto ai cittadini che hanno diritto ad una assistenza sanitaria, servizi all’altezza delle imposte pagate e secondo i dettami della Costituzione e delle leggi”. |