Lunedì, 26 Novembre 2012 VastoOggi parte l’Atlantic Rally for Cruising 2012: c’è My Way di Michele Cassano e Angelo D’UgoL'imbarcazione vastese presente alla importante regata oceanicadi Giuseppe F. Pollutri
La ventisettesima edizione dell’ARC (regata oceanica) parte oggi da Las Palmas de Gran Canaria. Ai nastri di partenza la barca che ormai ben conosciamo, “My Way 60”, che ha nel binomio Michele Cassano e Angelo D’Ugoi suoi principali ispiratori, organizzatori e naviganti. L’equipaggio di My Way La partecipazione degli equipaggi italiani all’annuale ARC quest’anno è nutrita, ce ne saranno ben 14, ma My Way 60 e l’unica nella sua categoria Open - Invitation Cruising. La rotta sarà la stessa che Cristoforo Colombo percorse nella sua spedizione alla scoperta delle Americhe. Non a caso D’Ugo, fattivo ed entusiasta primo collaboratore di Miche Cassano (in un simpatico e recente colloquio sul “Come è andata la prima parte del Viaggio” del viaggio, che pubblicizzeremo quanto prima), ci ha detto di sentirsi in questa avventura “un piccolo Colombo”. Leggiamo, sui siti specializzati, che abitualmente la navigazione è condotta in andatura portanti, al caldo vento di Aliseo. Lo skipper Michele Cassano Cassano, primo skipper di My Way, ci ha riferito di una sperimentata e perfetta tenuta in linea del suo natante anche a 40 nodi di spinta sulle vele. Il percorso richiederà circa 20 giorni su 2.700 miglia nautiche. Ricordiamo che la ‘nostra’ imbarcazione (lunga mt 18,70, larga 5,26 di albero e 500 mq di dotazione velica) è partita da Vasto-Porto di Punta Penna il 9 settembre, per portarsi al molo di partenza della regata, con una prima mavigazione di circa 3000 miglia marine, conclusa felicemente (seppur con qualche difficoltà esterna) il 15 ottobre. Nei giorni scorsi il natante era stato sottoposto dall’attenta e scrupolosa Safety inglese a verifica dei requisiti necessari all’impresa, sia in termini tecnici che di equipaggiamento, indispensabili per assicurare una navigazione, per quanto possibile e preventivabile, sicura e non aleatoria. Sappiamo che la qualità costruttiva della barca vastese e lo scrupoloso quanto competente lavoro di preparazione del suo armatore hanno perfettamente rassicurato gli organizzatori sulla sua capacità di affrontare adeguatamente l’oceano. “Mi hanno detto – annota Michele in Rete – che poche barche erano preparate come My Way 60”. L’imbarcazione My Way La destinazione della regata è la Rodney Bay sull’isola Caraibica di Santa Lucia, nelle Piccole Antille. Ancora e sempre, in una sorta di ideale saluto a distanza, qui da Vasto, non resta che augurare ai nostri due marinai e agli quattro membri dell’equipaggio: Buon Vento e che … Nettuno non vi sia ostile come – a dire e canto di Omero – volle esserlo per Ulisse, accecatore di Polifemo. Di cuore ed anche con un pizzico di invidia e ammirazione da parte di chi ama il mare e la felicità di solcarlo, soprattutto in punta di chiglia e con gonfia e alata vela. |