Domenica, 24 Ottobre 2010 Abruzzo

Spadaccini, in due studi i centri d’affari

La maxi evasione da 90 milioni, a Pescara e Madeira la gestione delle società fittizie

Pubblicato su "Il Centro"

di Gian Paolo Coppola

PESCARA. A Pescara, in piazza Alessandrini, operava lo studio “L&M Associati snc” di Leonardo Valenti. Nell’isola portoghese di Madeira, zona franca fiscale, tutto ruotava intorno alla “Francesco Valentini & Savino Associados Lda”. Due esperti fiscali per società con sede legale all’estero, delocalizzate per non pagare le tasse in Italia e non risalire al beneficiario finale e gestore di fatto, Giuseppe Spadaccini, l’i mprenditore dei Canadair. Da giovedì, il re degli aerei è in carcere, accusato di associazione per delinquere, per una maxi evasione da 90 milioni di euro per la quale sono ora indagate 24 persone. Anche Valentini e Valenti sono stati arrestati.

VALENTINI. Avvocato e titolare dell’omonimo studio di Madeira-Funchal, è socio e membro del cda di Aircrew, socio-rappresentante delle società Sontax Lda, Icams Lda e Kintale S.A., anch’esse socie della Aircrew.

E’ la persona a cui Spadaccini si rivolge per la collocazione della società a Madeira e con il quale stipula il “contratto di management”, indispensabile affinché la società appaia “terza” e occulti il vero proprietario.

Valentini non si limita a fornire alla società un formale recapito a Madeira, ma entra nel merito delle problematiche aziendali, di fatturazione. Dalle intercettazioni telefoniche, emerge che Valentini si attiva per risolvere i problemi legati alle irregolarità contrattuali di piloti e tecnici manutentori mediante aggiustamenti contabili ed extracontabili. Dal materiale sequestrato nello studio pescarese L.&M., salta fuori che è Valentini a proporre a Valenti e ad Angela Fabrizio soluzioni “posticce” alla confusa o assente situazione contrattuale del personale di volo. «In verità», sostiene l’accusa, «anche gli aggiustamenti fittizi adottati non trovano corrispondenza nella fatturazione tra Aircrew e Sorem in quanto i contratti tra il personale piloti e la Aircrew hanno quale oggetto standard la “Consulenza aeronautica”, mentre le fatture emesse da Aircrew nei confronti di Sorem consistono nel “Prestito del medesimo personale piloti”».

L’ACCUSA «Ciò evidentemente», scrive il gip Guido Campli nell’ordinanza di arresto, «costituisce una contraddizione grossolana». Secondo l’accusa, in base al materiale sequestrato in via del Lavatore a Roma, Valentini ha contributo alla realizzazione non solo della formale collocazione all’estero della Aircrew, ma anche dell’attuazione del progetto-evasione e ha eseguito i pagamenti estero su estero dei dividendi derivanti dalla gestione della Aircrew a favore di Spadaccini. La finanza avrebbe scoperto che a Madeira, nello studio Valentini-Savino, è attivo un mero ufficio di riordino e conservazione della contabilità e, diversamente da quanto appare formalmente, Aircrew non svolge alcuna consulenza aeronautica.

Valentini risulta firmatario del contratto di management con Spadaccini; indica soluzioni per supportare le operazioni tra l’e stero e l’Italia sin dal 2001, a dimostrazione di una collaborazione con l’imprenditore datata nel tempo; utilizza le diverse società Sontax Lda, Icams Lda, Cefanik S.A. e Dike Madeira Lda, costituite a Madeira, e Kintale Finance S.A., costituita a Panama, per schermare il reale beneficiario (Spadaccini) degli utili-dividendi prodotti dalle società estere dell’imprenditore. Il contratto di management prevedeva, tra gli incarichi affidati alla società rappresentata da Valentini, di costituire e acquisire la proprietà delle quote di diverse società tra cui proprio la Aircrew; e come rappresentante della Aircrew, dice l’accusa, Valentini «sigla improbabili contratti con Sorem per fantomatici studi di fattibilità». Inoltre, «è pienamente partecipe della falsa fatturazione tra Aircrew e Tai per inesistenti servizi di consulenza forniti dalla società portoghese per 1,5 milioni di euro».

VALENTI. E’ dottore commercialista dello studio “L.&M. Associati Snc”, che secondo l’accusa «costituisce il “centro decisionale” della società portoghese Aircrew, in tutto e per tutto gestita in Italia, come si evince dalle conversazioni telefoniche intercettate». Inoltre, ha rivestito la carica di consigliere Sorem dall’11 aprile 2005 e quella di procuratore-rappresentante fiscale in Italia delle società portoghesi Bytols e Petillant.