Venerdì, 24 Febbraio 2006 Notizie

Totò li classificava così: "Uomini, uomminicchi e quaquaraqua"

Quando non si ha il coraggio dell'assunzione delle proprie responsabilità

Pensierino del giorno. Il coraggio delle proprie azioni. E' quello che manca a chi scrive "pezzi" facendoli passare come lettere aperte o interventi elaborati da suoi "amici" che, poverini, a volte si sono dichiarati di essere all'oscuro di quanto pubblicato su di un foglietto locale. Quando non si ha coraggio di assumersi la piena responsabilità di quello che si pensa e si scrive degli altri, non si può pretendere di essere definito "uomo". Totò faceva ricorso alla classificazione del genere umano parlando di "uomini, uomminicchi e quaquaraqua". A quale categoria appartenga il "nostro" è facilmente intuibile.