Mercoledì, 22 Aprile 2009 AbruzzoUn cavo elettrico ha salvato la vita al rettore della Basilica di S. BerardinoIl racconto del terremoto fatto da padre Quintino SalomoneFonte AGI
Prega un uomo di chiesa quando teme per la sua vita, come ad esempio durante il terremoto? Certo, una preghiera muta e dice: 'Signore, se mi vuoi io sono qui'. Padre Quirino Salomone, rettore della basilica di San Bernardino, colpita con durezza dal sisma del 6 aprile, racconta i dettagli di quella notte che certo non dimentichera'. E anche una sorta di premonizione: 'da un mese - dice - avevo avuto come un segnale, mi dicevo che se le scosse fossero continuate, il campanile sarebbe crollato. E cosi' e' stato'. Infatti, spiega il frate, il campanile della chiesa e' crollato sul convento con un fragore devastante. E ha sfondato le stanze di due frati che casualmente, in quel momento, non erano all'Aquila. Dopo la scossa ho cercato una via di fuga, racconta ancora, mi sono liberato delle porte che ostruivano i corridoi e ho aperto una finestra, quindi ho legato un grosso cavo elettrico ad un termosifone, ho scavalcato e mi sono appeso al cavo che ricoperto di polvere mi ha consentito solo una paio di metri, poi sono precipitato a terra. Meno male che ero al primo piano. Di corsa sono entrato in chiesa, ho preso il Tabernacolo e sono fuggito. Quando mi hanno chiesto in che condizioni era la chiesa non ho saputo rispondere. Ho visto solo polvere, i candelabri a terra e una gran confusione. Ancora non so in che condizioni e' la pala d'altare in terracotta di Andrea della Robbia, forse l'opera d'arte piu' famosa della chiesa. Ora ho una sorta di rifiuto psicologico, quando penso a quei momenti mi viene ancora la pelle d'oca. La buona notizia e' che il campanile, cadendo, ha distrutto il tetto del convento, ma non ha intaccato il tetto della chiesa perche' le pietre si sono fermate nel controsoffitto ed hanno salvato l'abside. La Basilica di San Bernardino fu costruita nel 1454 per volere dei Santi Giovanni da Capestrano e Giovanni della Marca, discepoli del santo senese. La facciata, tipicamente rinascimentale, venne realizzata da Nicola Filottesio detto Cola dell'Amatrice, e si articola in tre livelli, in ognuno del quali si inseriscono quattro coppie di colonne, rispettivamente di ordine dorico, ionico e corinzio. Il tempio presenta una pianta a croce latina, con tre navate sulle quali si aprono cappelle laterali con cupole ottagonali. Lo stile che caratterizza l'interno e' quello ricco del barocco, rappresentato esemplarmente dal soffitto in legno policromo e dorato, opera di Ferdinando Mosca da Pescocostanzo, al quale e' attribuito anche l'organo monumentale. Ed e' proprio il soffitto di legno che preoccupa maggiormente il frate, 'e' un capolavoro assoluto', dice padre Quirino, 'speriemo non abbia subito danni'. |